Carissimo,
Abbiamo bisogno di essere
salvati, di essere liberati, di essere guariti dalla disperazione.
Un bisogno che portiamo
dentro di noi, infelici, limitati, peccatori. Un bisogno che ci assale, fuori di noi, che
ci stringe, che ci soffoca, che ci allarma per lorrore, per il dolore di ogni
giorno, delle cronache feroci, disumane, di questi tempi.
Che avviene? In cerca di
una ragione, ci coglie langoscia ancestrale, primordiale, quella che forse provarono
gli uomini primitivi quando, per la prima volta nella creazione, si fece notte sulla
terra.
Il non capire, il trovarsi
di fronte ad un evento indecifrabile. Si parla di ragazzi normali. Ma cosa
cè, oggi, di normale? Il nostro tempo è un orologio bellissimo, disegnato
splendidamente, che portiamo al polso. Il quadrante, le lancette. E però non funziona.
Come chiamarlo normale?
Linsignificanza
della vita, langoscia, la ferocia. Certo, si è sempre ucciso, è vero. Ma il
rapporto vittima-carnefice è diverso. Ad uccidere sono i figli. Ad essere massacrati sono
la mamma, il fratellino, il padre, prima ucciso e poi incendiato.
No, non è umano tutto
questo. È diabolico. Per certi versi è diventato più facile, oggi, credere nel diavolo
(lo si vede, si hanno prove evidenti) che credere in Dio (sempre presente, ma sempre
misterioso).
Sembra lultimo colpo
di coda del dragone. Che fa cadere le stelle dal cielo, come nellApocalisse.
Ci sostenga la forza dello
Spirito, limmensa giovinezza di bene che popola la terra, la fede appesa al braccio
di Cristo risorto. Si, lumanità cammina, nonostante tutto, verso la sua riuscita
definitiva.
Nino Barraco