POESIE

Mi sono smarrito

in un mare di luce;   
sono sprofondato   
nei tuoi occhi, Gesù.   
Astronauta mi sento,   
sperduto   
in un mare di spazio,   
felice ranocchio   
nell’acqua cerulea;   
mi trovo accecato di luce, di Te.   

Dietro mi porto   
da Collevalenza   
una dolce ossessione,   
uno sguardo divino.

Due occhi puntati lassù,
la tua tenerezza,
lo sguardo che al cielo rivolgi,
Gesù.

Di là del tuo sangue,   
oltre il dolore   
dagli occhi   
si affaccia il tuo cuore.

Al Padre che dici di me?   
Non fare l’ingenuo, Gesù;   
lo so quel che faccio,    
lo sai anche Tu.

lo so e me ne pento.   
Né merito la tua sofferenza;
è troppo l’offerta di Te,
Gesù generoso di Collevalenza,
che preghi,
che offri
la vita per me.
Ma accetto in dono
i tuoi occhi.
Li vedi?
Li porto con me.

P. Juan José Argandoña Fam

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ultimo aggionamento 24 giugno, 2001