STUDI |
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Luomo non può
essere uomo senza avere la percezione dei misteri visibili e nascosti delluniverso
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Memori degli errori del passato anche recente, tutti i credenti devono unire i loro sforzi, affinché mai Dio sia fatto ostaggio delle ambizioni degli uomini.* * *
Lodio, il fanatismo ed il terrorismo profanano il nome di Dio e sfigurano lautentica immagine delluomo.
A motivo della loro spiccata connotazione scientifica e tecnica, i modelli culturali dellOccidente appaiono fascinosi ed attraenti, ma rivelano, purtroppo, con sempre maggiore evidenza, un progressivo impoverimento umanistico, spirituale e morale.* * *
Il Papa di Roma è oggi davanti a voi umile e convinto testimone che Cristo è il salvatore del mondo.
1. Ho accolto volentieri linvito a trascorrere qualche momento con voi, per manifestare ancora una volta lattenzione e la fiducia con le quali la Chiesa Cattolica e il Papa guardano agli uomini di cultura. Sono infatti ben consapevole dellinsostituibile contributo che voi potete recare allo stile e ai contenuti della vita dellumanità con la ricerca onesta e lefficace espressione del vero e del bene.
Uomini della cultura, dellarte e della scienza! Il vostro Paese è erede di una storia che vicende complesse e spesso dolorose hanno arricchito di tradizioni diverse, tanto da farne oggi un esempio singolare di società multi-etnica, multi-culturale, multi-confessionale. Siate orgogliosi della vostra Nazione e consapevoli del compito grande che avete nel prepararne il futuro. Penso, in particolare, ai giovani che hanno il diritto di attendere da voi una testimonianza di scienza e di saggezza, trasmessa loro attraverso linsegnamento e soprattutto con lesempio della vita.
2. Il vostro è un grande Paese, che nei secoli ha coltivato una cultura locale viva e ricca di fermenti, grazie anche allapporto di esponenti della cultura russa, qui confinati dal regime totalitario. Quante persone hanno percorso questa vostra Terra! Mi piace ricordare, in particolare, il diario del viaggiatore e commerciante veneziano Marco Polo che, già nel Medioevo, descrisse con ammirazione le qualità morali e la ricchezza delle tradizioni degli uomini e delle donne della steppa. La sconfinata ampiezza delle vostre pianure, il senso dellumana fragilità alimentato dallo scatenarsi delle forze della natura, la percezione del mistero nascosto dietro i fenomeni avvertiti dai sensi, tutto favorisce nel vostro popolo lapertura agli interrogativi fondamentali delluomo e lesplorazione di risposte significative per la cultura universale.Un grande pensatore della vostra Terra, il maestro Abai Kunanbai, li esprimeva così: Luomo non può essere uomo senza avere la percezione dei misteri visibili e nascosti delluniverso, senza cercare una spiegazione per ogni cosa. Colui che ci rinuncia non si distingue in nulla dagli animali. Dio differenzia luomo dallanimale dotandolo di unanima... (I detti di Abai, cap. 7).
3. Come non cogliere la profonda saggezza di queste parole, che sembrano quasi sviluppare un commento alla inquietante domanda posta da Gesù nel Vangelo: Che giova alluomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima? (Mc 8,36). Esistono nel cuore delluomo domande insopprimibili, ignorando le quali luomo non diventa più libero, ma più debole, e finisce spesso in balia della propria istintività, oltre che della prepotenza altrui.Se il cuore non desidera più nulla - dice ancora Abai Kunanbai - / chi può svegliare il pensiero? / ... Se la ragione sabbandona alla voglia, / perde tutta la sua profondità. / ... Un popolo degno di questo nome può fare a meno della ragione? (Poesia 12).
Domande come questa sono di loro natura religiose, nel senso che rinviano a quei valori supremi che hanno in Dio il loro fondamento ultimo. A sua volta la religione non può non misurarsi con questi interrogativi esistenziali sotto pena di perdere contatto con la vita.
4. I cristiani sanno che in Gesù di Nazareth, chiamato il Cristo, è data risposta esauriente agli interrogativi che luomo porta nel cuore. Le parole di Gesù, i suoi gesti e, finalmente, il suo Mistero pasquale lo hanno rivelato come Redentore delluomo e Salvatore del mondo. Di questa notizia, che da duemila anni corre sulle labbra di innumerevoli uomini e donne in ogni parte della terra, il Papa di Roma è oggi davanti a voi umile e convinto testimone, nel pieno rispetto per la ricerca che altre persone di buona volontà stanno compiendo su strade diverse. Chi ha incontrato la verità nello splendore della sua bellezza non può non sentire il bisogno di farne partecipi anche gli altri. Prima che di un obbligo derivante da una norma, per il credente si tratta del bisogno di condividere con tutti il Valore supremo della propria esistenza.Per questo - pur nel contesto di una sana laicità dello Stato, chiamato per sua funzione a garantire ad ogni cittadino, senza differenza di sesso, razza e nazionalità, il fondamentale diritto alla libertà di coscienza - occorre affermare e difendere il diritto del credente a testimoniare pubblicamente la sua fede. Una autentica religiosità non può essere ridotta alla sfera del privato né rinchiusa in spazi ristretti e marginali della società.
5. Gli stessi centri delleducazione e della cultura non potranno che guadagnare dallaprirsi alla conoscenza delle esperienze religiose più vivaci e significative nella storia della Nazione. Nel Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace del 1° gennaio 2001 ho messo in guardia contro la supina omologazione della cultura occidentale, osservando che a motivo della loro spiccata connotazione scientifica e tecnica, i modelli culturali dellOccidente appaiono fascinosi ed attraenti, ma rivelano, purtroppo, con sempre maggiore evidenza, un progressivo impoverimento umanistico, spirituale e morale. La cultura che li genera è segnata dalla drammatica pretesa di voler realizzare il bene delluomo facendo a meno di Dio, Bene sommo (n. 9).
Ascoltiamo ancora il grande maestro Abai Kunanbai: La prova dellesistenza di un Dio unico e onnipotente è che da più millenni gli uomini parlano in lingue differenti di questa esistenza e tutti, qualunque sia la loro religione, attribuiscono a Dio lamore e la giustizia. Allorigine dellumanità ci sono lamore e la giustizia. Colui nel quale dominano i sentimenti dellamore e della giustizia è un vero sapiente (I detti di Abai, cap. 45).
In questo contesto, e proprio qui, in questa Terra, aperta allincontro e al dialogo, e di fronte ad unassemblea così qualificata, desidero riaffermare il rispetto della Chiesa Cattolica per lIslam, lautentico Islam: lIslam che prega, che sa farsi solidale con chi è nel bisogno. Memori degli errori del passato anche recente, tutti i credenti devono unire i loro sforzi, affinché mai Dio sia fatto ostaggio delle ambizioni degli uomini. Lodio, il fanatismo ed il terrorismo profanano il nome di Dio e sfigurano lautentica immagine delluomo.
6. Amo vedere e salutare in voi qui presenti, illustri Signori e Signore, altrettanti ricercatori della verità, impegnati a trasmettere alle nuove generazioni di questo grande Paese i valori sui quali fondare la propria esistenza personale e sociale. Senza un saldo radicamento in tali valori, la vita è come un albero dai rami frondosi, che il vento della prova può facilmente scuotere e divellere.
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ultimo aggionamento 25 novembre, 2001