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Il suo nome era Speranza.
Era una donna che sapeva rimboccarsi le maniche e lavorare dalla mattina alla sera. Era una madre, attenta e premurosa con i suoi numerosi figli e figlie, che tanto correggeva perché tanto li amava.
Il suo sguardo di tenerezza ti penetrava il cuore perché nei suoi occhi cera Gesù. Il suo sorriso di gioia ti riscaldava lanima perché era il sorriso dello Spirito. Il suo abbraccio di madre ti consolava perché il suo era labbraccio del Padre.
Era una suora, religiosa consacrata al Signore, che al calar dogni giorno singinocchiava dinanzi a Gesù Amore Misericordioso e lì pregava.
Tutto era per amore, tutto era per la gloria del Signore. Lei era solo una povera religiosa e niente era per lei, così diceva.
Madre mia, quanto hai sofferto, quanto hai gioito, quanto hai pianto, quanto hai sorriso! Tutto è stato per Gesù.
Dal Santuario alle piscine, alla Basilica ogni pietra oggi mi parla di te:
Hija a santificarte! Dar tanta gloria al Señor Jesús mío, no te vayas
Figli e Ancelle dellAmore Misericordioso accorrete, stringetevi per mano e circondate il cuore di questa Madre incendiato dAmore. Siate compatti come una pigna e portate fino allestremità del mondo il grido gioioso di una Misericordia che non tramonterà mai. Animo!
È una madre che ci tiene per mano, è unanima santa che intercede per noi e non ci deluderà mai perché il suo nome è Speranza.
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ultimo aggionamento 03 aprile, 2002