ESPERIENZE
Vergilio Gambosso Pregando il "Padre Nostro"
Signore, come posso chiamarti Padre se non manifesto sentimenti e gesti filiali?
E come posso dire: nostro, se resto chiuso nel mio individualismo e non coltivo sensi e opere di fraternità?
Come posso dire: che sei nei cieli se sono servo delle realtà caduche e alienanti?
Come oso dire: sia santificato il tuo nome, se non ti metto al centro della mia vita?
Come mi permetto di dire: Venga il tuo regno, se non sono innamorato di te, se non ti lascio regnare nella mia vita?
Non permettermi di ripetere: Dacci oggi il nostro pane, se non me lo guadagno con il sudore della fronte.
Hai detto: Non di solo pane vive luomo, chio cerchi ogni giorno il nutrimento spirituale.
Ripeto: Pane nostro, mio e degli altri. Chio non pensi solo a me!
Come posso dire: rimetti a noi i nostri debiti, se, come me credente, come noi-Chiesa, non mi sforzo di comprendere ed essere indulgente?
Tu sei il Padre delle misericordie, fà che ognuno di noi sia largitore di pietà, di generosa indulgenza!
Non mindurre in tentazione, e fà che non vada io stesso in cerca di tentazioni e non vinduca il prossimo!
Ripeterò: Liberaci dal male e io stesso, con la tua grazia, mimpegnerò (pregando, soffrendo, consigliando) a ripulire il mondo dal male, fisico, morale, spirituale.
Dicendo: Liberarci dal male, fà di me uno strumento di esorcismo.
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ultimo aggionamento 25 aprile, 2002