La lettera

 

Un anno Mariano in Sicilia

Carissimo,

    cinquant'anni dalla lacrimazione della Madonna di Siracusa. Ed è un Anno Mariano speciale in Sicilia, che si concluderà il 1° settembre 2003.
Memoria giubilare e profezia di fede, presenza itinerante del Reliquiario in tutte le Cattedrali dell'isola.
    Ricordi? Siracusa, via degli Orti n. 11. È la mattina del 29 agosto 1953, sono le ore 8.30. Un quadro di gesso, raffigurante il Cuore Immacolato di Maria, versa lacrime. La notizia raggiunge il mondo, ferma la terra. La Madonna piange!
    L'impassibilità della macchina fotografica riprende le sequenze di quel pianto. Una Commissione di medici e di analisti riesce a prelevare più di un centimetro cubico di quel liquido. Dichiara che appartiene alla stessa natura delle lacrime umane.
    I Vescovi delle Chiese di Sicilia, concludendo all'unanimità, testimoniano la realtà della Lacrimazione. Il Papa, Pio XII, in una radiomessaggio indimenticabile, il 17 ottobre 1954, ne parla "non senza viva commozione".
    Verra Giovanni Paolo II, qui, in Sicilia, a Siracusa, a venerare queste lacrime, a dare un senso a queste lacrime.
    Il pianto come definitivo linguaggio di chi non ha più parole. Come significato di tutte le parole dette. Come compassione e forza. Come misericordia e futuro.
    La madonna piange. E il suo pianto - lasciatemi questa convinzione! - no, non è un atto di accusa, non è un avviso di maledizione al mondo. NO!
È un atto di solidarietà con il pianto dei suoi figli, di tutti coloro che soffrono e piangono.
    La Madonna piange. Perché piange la terra. Piange con il volto di tutte le mamme che piangono. Piange nella casa, il "luogo" della sofferenza, del disagio di oggi, di tutti noi. Così come ha pianto in quella casa di Via degli Orti, nel grembo di una mamma che soffriva, che gemeva di dolore.
    La Madonna piange perché siamo infelici. Eppure, eravamo stati fatti per la festa!

Nino Barraco

 

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ultimo aggionamento 24 dicembre, 2002