Carissimo,
sì, è Maria
il cielo femminile.
Segno sulla terra del volto materno di Dio, vergine della gioia
inaspettata, sorella degli uomini, bellezza creata intatta e ritornata al suo Creatore
nella carne purissima che ci ha dato il Figlio.
Tota pulchra... sono 150 anni dalla proclamazione di questo evento
Maria concepita tutta pura. Pensata, amata, voluta da Dio, il femminile del cielo come la
canzone più bella per il cuore del mondo.
Mi ricordo di Giovanni Testori: Da dove viene, da che paese, da
che valle, da che contrada, fuori di te e di me, la luce che ti splende nelle
pupille?.
Maria, il mistero che abita la speranza, che riemerge dal saccheggio,
dalla volgarità, dalla banale insignificanza di questo nostro tempo.
Presenza del cielo, che non ha mai abbandonato la terra, sorella nostra carissima, una di
noi, che ci conosce per nome, che conosce il nostro volto, il nostro cuore, il dolore, le
paure, le solitudini.
Compagna, amica dei nostri sogni, dei nostri affetti, delle nostre
veglie, delle nostre lotte, delle nostre sconfitte, del nostro bisogno.
Lei che ci sorregge nelle ferite, nello smarrimento del dolore, che
rinnova le nostre perdite nella speranza dello spirito, nellinfinita misericordia
del Padre con la quale il suo Figlio ci volle figli suoi.
Maria, madre di tutte le mamme che hanno figli in ostaggio della
guerra, del terrorismo, della fame, della droga, delle solitudini, della disperazione.
Il grido di chi soffre, il rancore dei giovani, linnocenza
calpestata dei bambini, lorrore dei popoli, le prevaricazioni dei potenti. Ha
scritto David Maria Turoldo: Qui ti vogliamo ancora, o Maria, vicini alle nostre
squallide mense, senza vino buono allinizio, e senza alla fine.
Riempici di festa, di resurrezione, di canto, o Maria!
Nino Barraco