DAGLI SCRITTI DI MADRE SPERANZA | |||
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Lettera n° 254
Lettera a varie Ancelle dell’A.M.
Roma, 21 novembre 1942Il vostro distintivo deve essere: amare e soffrire
Tutto per amore!
Care figlie,
finalmente è giunto l’atteso momento di unirvi a Gesù per sempre; siete già sposate, ma sapete con chi? Con un Dio crocifisso, nudo, estremamente povero, perseguitato e calunniato.
È necessario, figlie mie, che vi conformiate a Lui e che rinunciate a tutto, dimenticandovi di voi stesse per essere tutte per Lui come Lui è tutto per voi; non dovete cercare altro fuori di Lui e il vostro distintivo deve essere: amare e soffrire. Figlie mie, ringraziate continuamente Gesù perché si è degnato di scegliervi come sue spose e ditegli molte volte al giorno: Gesù mio, infondi nel mio cuore il tuo santo amore perché mai mi separi da Te.A tutte rivolgo i miei auguri e vi prego, figlie mie, di lavorare per essere caritative, mortificate, abnegate e di compiere i buoni propositi di correre nel cammino della santità. A Gesù chiedo che vi aiuti a proseguire questo cammino senza sosta e alle Superiore di provarvi nell’umiltà, nel sacrificio e nell’esercizio continuo della carità, cosa che facilmente raggiungeranno se nei vostri cuori arde la fiamma dell’amore a Gesù. Voi Superiore vigilate costantemente affinché nelle figlie regni la vera carità, non quella apparente, e perché tutte siano umili di cuore. Se otterrete questo, avrete la consolazione di vedere le figlie ricolme di eccellenti frutti di santità e voi riceverete la ricompensa del buon amministratore.
Chiedo a tutte, figlie mie, di vigilare perché in voi non entri l’egoismo e meno ancora il desiderio di essere servite dalle bambine povere; abbiate sempre presente che siete schiave, non signore, e che non siamo state chiamate nella Congregazione delle Ancelle dell’Amore Misericordioso per essere servite ma per servire noi stesse i poveri.
Pregate, figlie mie, perché questa vostra madre viva sempre molto unita a Gesù e che niente e nessuno la separi mai dall’amore al suo Dio e dalla sua carità. Potete star certe che questo è ciò che chiedo ogni giorno al Signore per le mie figlie.
Voi figlie che avete emesso i voti, ricevute tutte un forte abbraccio insieme ai miei auguri.
M. Speranza di Gesú, eam
El Pan 19 cart, 1411-1418
Concedimi la grazia, Gesù mio, di vivere sempre nel dolore e morire consumata nel tuo amore; le croci che Tu vorrai mandarmi mi servano per amarti di più e per insegnare agli altri che la scienza dell’amore si apprende nel dolore
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25 settembre, 2004