DAL SANTUARIO DI COLLEVALENZA |
Voce del Santuario Novembre 2004
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"e noi vedemmo la sua gloria" (Gv 1, 14) |
Auguro a me e a voi, in occasione del Natale di Gesù 2004, di poter vedere ancora meglio la gloria del Verbo fatto carne, venuto ad abitare in mezzo a noi, pieno di grazia e di verità.
La gloria del Verbo, Unigenito del Padre, è la luce dell’Amore Misericordioso che ha illuminato e continua ad illuminare il mondo.
Dal seno del Padre al seno di Maria. Poi nel cuore della storia umana, nel cuore di ogni uomo che voglia aprirgli le porte.
La storia trova il suo centro in questo Evento: Lui illumina gli uomini venuti prima e quelli che verranno dopo, quelli che l’hanno conosciuto e quelli che non ne hanno mai sentito parlare. Tutti, in un modo o nell’altro, hanno visto e vedranno la Gloria dell’Amore divino che vince definitivamente le tenebre del male.
Gesù è il Dono per eccellenza del Padre. È la nostra Speranza. È la ragione unica della nostra Festa senza fine. Non possiamo non far festa, nonostante tante forme di male continuino a inquietarci. Si tratta semplicemente di aprire gli occhi, saperlo riconoscere, di contemplare la Sua Gloria, di accoglierla, di vivere nella scia luminosa della sua vita raccolta nel Vangelo, di entrare nel suo mistero di Amore più forte dell’egoismo.
Fin da subito Gesù non si è lasciato bloccare dall’inospitalità e dal rifiuto (cf Gv 1,10-11). Lui non si è impaurito, non ci ha maledetto, non è tornato indietro. Egli si è messo a camminare in mezzo a noi, ha lavorato come noi; poi ha predicato il Vangelo, ha guarito i malati, ha cacciato il demonio; infine è morto e risorto. Ma prima di lasciarci ha inventato il modo di rimanere con noi per sempre: l’Eucaristia. Si è offerto in cibo per continuare a farsi carne nella nostra carne, per continuare il mistero del suo Natale e della sua Pasqua nel cuore di ogni uomo che in questo modo comincia a vivere l’esperienza stessa del Figlio di Dio. “A quanti l’hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio” (Gv 1,12).
Vogliamo vivere con particolare attenzione il mistero del Natale nella comunione eucaristica. Il quel momento noi viviamo l’esperienza di Maria, che porta nel suo seno Gesù, lo dà alla luce, lo offre ai pastori e ai magi. Vogliamo imparare da Maria a saperlo accogliere, a lasciarlo incarnare facendogli spazio, a darlo alla luce con una vita conforme alla sua.
Forse ci viene incontro in un povero… Cristo che viene a bussare alla nostra porta e magari “disturba” l’organizzazione del nostro natale consumista dove Lui proprio non c’è”.
Buon Natale!
Il mese di novembre |
In questo mese mentre il flusso dei pellegrini è diminuito, sono aumentati gli incontri a carattere spirituale.
Non sono mancati i gruppi al Santuario, specialmente al sabato e alla domenica. Collevalenza è luogo d’incontro con la misericordia nel sacramento della riconciliazione e dell’eucaristia, è luogo di preghiera per chiedere il dono della salute e della pace, è luogo di riflessione per impostare una vita più conforme al Vangelo.
Ci sembra di vedere nei volti di tanti fratelli, dopo che hanno sostato al Santuario, la gioia della consolazione, del rafforzamento della fede, di una grazia di guarigione attraverso il segno semplice dell’acqua che il Signore ha voluto mettere a disposizione di chi ha bisogno di un aiuto particolare. Sia benedetto Gesù che continua, come quando era in mezzo a noi, ad operare meraviglie. Sarebbe bello poterle conoscere tutte per dire il nostro grazie. Molte infatti restano segrete perché, avvengono nel confessionale, nell’intimità della coscienza personale, nella preghiera nascosta e ritirata come faceva la nostra Madre che si trovava di notte a tu per tu con Gesù e da Lui otteneva un’infinità di grazie a favore dei fratelli bisognosi.
Le nostre comunità continuano questa preghiera d’intercessione, il servizio dell’accoglienza, dell’ascolto, dell’evangelizzazione, della celebrazione sacramentale.
Tra i tantissimi pellegrini che hanno visitato il Santuario in questi quasi 50 anni, abbiamo ricordato, Giovanni Paolo II giunto qui il 22 novembre 1981. Fu un giorno straordinario. Davanti alla piazza gremita di persone, il Papa, che si era appena rimesso dalle conseguenze dell’attentato del maggio precedente, ebbe a dire parole memorabili sulla centralità dell’Amore Misericordioso per il nostro tempo. Egli veniva a confermare quanto aveva scritto l’anno prima nella Dives in misericordia, un’enciclica che richiama la Chiesa intera su questo tema. Quel giorno il Papa incontrò anche la nostra Madre che aveva predetto quella venuta. A tutta la nostra Famiglia religiosa e al clero della nostra Diocesi rivolse parole di grande incoraggiamento.
La comunità dei Santi Arcangeli |
Il 6 novembre abbiamo accolto circa 800 pellegrini provenienti dalla Toscana e guidati da Don Francesco di Firenze. Ogni anno vengono al Santuario per pregare, per celebrare la riconciliazione e l’Eucaristia, per la Liturgia dell’acqua.
Molto partecipato è stato il lungo momento di adorazione del SS.mo Sacramento. È stata una giornata di vera e profonda spiritualità.
Il cursillo di Cristianità |
Il 7 novembre i cursillisti della Diocesi di Orvieto-Todi hanno celebrato il loro 25°. Con la loro caratteristica gioia, ma anche con opportune riflessioni e la celebrazione eucaristica presieduta dal nostro Vescovo, hanno ringraziato il Signore per questa grazia che ha risvegliato la fede e la testimonianza cristiana in molte persone. Collevalenza ha ospitato e accompagnato molti incontri di cursillos; alcuni Figli dell’Amore Misericordioso hanno fatto parte dell’équipe organizzativa e hanno dato validi contributi.
Esercizi Spirituali dei Sacerdoti |
Dall’8 al 12 novembre una ottantina di Sacerdoti hanno partecipato al Corso di Esercizi Spirituali guidato da S. Ecc. Mons. Armando Dini, arcivescovo di Campobasso-Boiano. Con grande sapienza pastorale il Vescovo che conosce e apprezza il nostro carisma, ha svolto il tema: “Itinerario di vita spirituale con il Vangelo”.
Rimettendo al centro la Parola di Dio, ha attirato l’attenzione dei partecipanti su alcuni temi del ministero sacerdotale, trasmettendo consolazione, incoraggiamento, desiderio di santità.
I Sacerdoti, provenienti dalle varie diocesi italiane, hanno accolto con attenzione questa grazia tanto importante per la loro vita. Diversi di loro erano qui per la prima volta.
Con questo terzo corso circa 200 sacerdoti, nel 2004, hanno partecipato agli Esercizi Spirituali a Collevalenza. Anche questo è un aspetto della nostra missione verso i sacerdoti. Ringraziamo il Signore e preghiamo per la loro santità e per nuove vocazioni sacerdotali, delle quali vi è urgente bisogno.
Un Vescovo ha affermato che il futuro della Chiesa dipende dai sacerdoti.
Sacerdoti Diocesani FAM |
Dal 15 al 19 novembre abbiamo celebrato con sentimenti di gratitudine e di gioia il 50° di fondazione dei nostri confratelli, i Sacerdoti Diocesani Figli dell’Amore Misericordioso.
L’8 dicembre 1954 a Fermo (AP) con la professione religiosa di Don Luigi Leonardi e di Mons. Lucio Marinozzi, ormai nella gioia del Signore, iniziava l’esperienza dei Sacerdoti che, rimanendo nelle loro diocesi, si uniscono alla nostra Famiglia religiosa.
La Madre Speranza che si è offerta vittima per i sacerdoti, ha molto sofferto e pregato perché si realizzasse quest’opera che secondo il Signore avrebbe portato molto aiuto a coloro che avrebbero aderito. Le difficoltà non sono mancate e non mancano. Ciò nonostante oltre una cinquantina di sacerdoti (compresi quelli defunti) hanno beneficiato di questa grazia. Per il prossimo anno speriamo di avere l’approvazione definitiva della Chiesa su quest’opera voluta dal Signore attraverso la nostra Madre.
A questa celebrazione del 50° hanno partecipato quasi un centinaio tra Vescovi, Sacerdoti, religiosi. Secondo il programma, abbiamo avuto momenti di preghiera (celebrazioni liturgiche, adorazione, veglie), di riflessione e meditazione, momenti di grande fraternità.Voglio sottolineare il notevole spessore teologico-pastorale delle relazioni di Don Angelo Spilla (“Madre Speranza e una Congregazione per l’amato clero”), di S. Ecc. Mons. Cataldo Naro (“Spiritualità e pastoralità del presbitero dal Concilio ad oggi”), di S. Ecc. Mons. Giovanni Scanavino (“Il sacerdote e l’Eucaristia”), di S. Ecc. Mons. Mario Russotto (“Come Cristo, sommo sacerdote misericordioso e fedele”). Speriamo di poterle pubblicare, perché meritano di essere lette con attenzione.
Nella celebrazione Eucaristica di martedì 16 novembre Don Ciro Galisi ha fatto la sua professione perpetua. Nel Santuario si respirava un clima di grande comunione spirituale: si avvertiva la presenza del Signore e della Madre Speranza. Don Ciro, dopo una decina d’anni di intensa dedizione nella sua parrocchia e nella diocesi, e dopo aver fatto un bel percorso di esperienza nella nostra Famiglia religiosa, si è donato completamente e per sempre al Signore come sacerdote diocesano Figlio dell’Amore Misericordioso. L’abbiamo visto raggiante di gioia, una gioia condivisa dalla mamma e dai suoi cari che hanno partecipato alla festa
Altri confratelli hanno rinnovato i loro voti: Don Sergio Albano nella mani dei suo Vescovo Mons. C. Naro; Don Alessandro Giambra, Don Salvatore Rumeo, Don Stefano Rocca nelle mani del Vescovo Mons. M. Russotto; Don Giuseppe Alessi ha iniziato “il periodo di prova”. Anche in questa celebrazione abbiamo avvertito la potenza e la dolcezza dello Spirito di Dio, una grande fraternità, un desiderio di essere santi.Ci sono state delle belle testimonianze offerte dai confratelli che ci hanno raccontato l’importanza dell’appartenenza alla nostra Famiglia.
Per tutti questa settimana è stata una grazia che ci ha confermato la bellezza della nostra vocazione e missione con e per i Sacerdoti.
Assemblea della Delegazione d’Italia |
Il martedì 16 novembre tutti i religiosi FAM delle comunità d’Italia ci siamo riuniti in Assemblea per valutare la nostra situazione e per aprire nuove prospettive, nella nostra formazione, nella missione e nella pastorale vocazionale.
È stato anche questo un momento di fraternità, di condivisione, di ricerca della volontà del Signore.
Vi chiediamo di pregare perché possiamo vivere ancora meglio nello spirito della nostra Madre, perché possiamo accogliere le ispirazioni del Signore e testimoniare l’Amore Misericordioso anche in altre parti del mondo.
Chiediamo insieme che “il Padrone della messe” susciti nuove vocazioni nella nostra Famiglia: ne abbiamo urgente bisogno.
Padre Iulian Butnaru Diacono |
Il 21 novembre, solennità di Cristo Re e Festa della Presentazione della Beata Vergine Maria al tempio, il nostro confratello Iulian ha ricevuto l’ordine del Diaconato, qui nel Santuario. S. Ecc. Mons. Giovanni Scanavino ha presieduto la celebrazione. In prima fila avevano preso posto i familiari di P. Iulian. La mamma, una donna molto buona, madre di 10 figli, era commossa. Era felice di essere al Santuario per la prima volta.
Al nostro Diacono auguriamo di fare della sua vita una diaconia permanente, come quella di Gesù.
La Basilica era piena, anche perché in quella circostanza l’Arma dei Carabinieri celebrava la festa della Patrona, la Virgo Fidelis.
Il vice-brigadiere Nando Fettuccia aveva organizzato molto bene ed erano presenti il sindaco, il Gen. Siracusa, il capitano Petronio e molti altri dell’Arma.
Tutto è andato nel migliore dei modi e la gente ha partecipato con attenzione.
Convegno CISM |
Dal 22 al 26 ha avuto luogo a Collevalenza l’annuale Convegno della Conferenza Italiana Superiori Maggiori. Il tema era: “Collaborare nel tempo delle diversità… tra generazioni, tra uomo e donna, tra istituti”. I Partecipanti erano circa 150. Le relazioni di Ina Siviglia, di Nello Dell’Agli e altri sono state molto apprezzate.
Il Santuario da molti anni accoglie questi Convegni. Riteniamo una grazia poter beneficiare di tale presenza e allo stesso tempo osiamo pensare che questo luogo offra un aiuto non solo logistico a coloro che vi partecipano. Il Carisma dell’Amore Misericordioso favorisce senz’altro questa comunione-collaborazione.
Defunti |
Raccomandiamo al Signore un giovane nipote di Sr. Agostina, morto improvvisamente; un cugino di Sr. Giuseppina Stanziano; la zia di P. Gabriele Rossi, una giovane nipote di P. Janio (Brasile) e Don José Ramón, un benefattore della nostra Famiglia religiosa. Il Signore conforti le famiglie e i parenti, specialmente quelli che sono rimasti con maggior sofferenza e con maggior bisogno di aiuto.
Foto di gruppo |
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24 dicembre, 2004