DAL SANTUARIO DI COLLEVALENZA |
Voce del Santuario Dicembre 2004
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"Vinci il male col bene" (Rom 12,21) |
È una parola di S. Paolo che Giovanni Paolo II ha scelto come titolo del Messaggio per la celebrazione della Giornata Mondiale della Pace, 1° Gennaio 2005.
Quanto mai indovinata. Riassume la logica di Gesù e del Vangelo dinanzi al male. Umanamente siamo tentati di rispondere al male con altro male, o vendicandoci direttamente in modo istintivo, o volendo giustizia ad ogni costo, oppure lamentandoci e criticando. Reazioni di questo tipo non sono solo sterili, ma dannose, perché generano altro male. Solo rispondendo bene al male, disinneschiamo il meccanismo perverso, anzi lo rovesciamo, poniamo in atto l’esatto contrario: l’amore. Il bene infatti nasce dall’amore, si manifesta come amore, è orientato all’amore. Sempre, soprattutto in presenza del male, che è egoismo, violenza, menzogna.
La logica dell’amore evangelico spinge fino all’amore per i nemici: “Se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete dagli da bere” (Rom. 12,20). Come diceva Gesù: “Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiamo, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia porgi anche l’altra… Siate misericordiosi com’è misericordioso il Padre vostro” (Lc 6,27-36).
Con la sua vita e soprattutto con la sua Passione e Morte, Gesù ha messo in atto, in sommo grado la logica del vincere il male col bene. Più cattiverie riceve e più amava, invocando il perdono del Padre. Così, non solo ha fermato il male, ma lo ha vinto.
Se ognuno di noi superasse il male col bene, nell’umanità regnerebbe l’amore e la pace. Il male e il maligno sarebbero definitivamente sconfitti. A volte si tratta di cose semplici: un saluto, un sorriso, un gesto, un’attenzione a chi si comporta male perché sta male. L’importante è che il bene parta dal cuore, cioè sia sincero, anzi, parta da Dio che è Amore Misericordioso.
L’Amore che vince il male viene da Dio e dalla buona volontà dell’uomo, si mette sulla strada percorsa da Gesù. Questa è la Pace nel senso più alto. Nessuno ce la può togliere perché viene da Dio e dal cuore dell’uomo, non dipende dalle circostanze o dalle fortune.
L’augurio di quest’anno lo formuliamo dunque così: sia un anno di pace perché il Signore nel suo Amore Misericordioso continua a benedirci e perché tutti insieme cercheremo, con la forza dello Spirito di Gesù e con la nostra buona volontà, di vincere il male col bene!
Mi piace riportare una frase di una giovane donna ebrea morta in un lager nazista: “Non sono gli avvenimenti che contano, conta solo ciò che grazie agli avvenimenti si diventa” (Etty Hillesum). Come dire che il “buon anno” non è tale perché tutto scorre come vogliamo noi (comunque impossibile), ma perché attraverso i giorni belli e tristi che ci saranno dati dal buon Dio noi possiamo diventare “lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, solleciti per le necessità dei fratelli” (Rom. 12,12).
Il mese di dicembre |
A motivo del freddo, i pellegrinaggi durante il mese di dicembre, si sono rallentati, ma non sono mancate le persone che arrivavano per visitare il Santuario, partecipare ai sacramenti e chiedere all’Amore Misericordioso qualche particolare aiuto.
Secondo la tradizione, ci siamo preparati alla solennità dell’Immacolata Concezione di Maria (quest’anno ricorreva il 150° Anniversario della proclamazione del dogma), con una Novena, nella quale, prima della celebrazione dei Vespri, abbiamo meditato le virtù e gli atteggiamenti principali di Maria. E naturalmente abbiamo cantato il “tota pulchra” e pregato come ogni giorno il Santo Rosario.
Maria, piena di grazia e quindi “tutta bella”, o meglio bellissima, è per grazia particolare di Dio la perfetta Ancella dell’Amore Misericordioso, alla quale la nostra Madre Speranza si è ispirata per dire lo stesso sì con fede, umiltà, silenzio, amore, dedizione totale, fino a offrirsi tutta con Gesù e come Gesù al Padre e all’umanità.
Tantissime persone hanno partecipato alla celebrazione della Solennità dell’Immacolata. In questa circostanza, una giovane rumena ha emesso i voti perpetui.
Sacerdoti Diocesani FAM |
Venerdì 10 dicembre, festa della Madonna di Loreto, nella nostra comunità di S. Petronilla di Fermo, abbiamo ricordato assieme a S. Ecc. Mons. Cleto Bellocci, ad una cinquantina di sacerdoti fermani e a numerosi confratelli e consorelle, il 50° di Fondazione dei Sacerdoti diocesani FAM, avvenuta proprio a Fermo l’8 dicembre 1954. Purtroppo l’Arc. S. Ecc. Mons. Gennaro Franceschetti non ha potuto presiedere l’incontro perché non era in buone condizioni di salute, ma c’era il Vicario: Mons. Armando Trasarti.
Abbiamo ricordato con affetto e gratitudine i primi due SDFAM, già nella Casa del Padre: don Lucio Marinozzi e don Luigi Leonardi. Abbiamo ricordato anche il 50° di vita consacrata di P. Arsenio, P. Elio, P. Mario Straffi, P. Mario Montecchia e Fr. Pietro Iacopini, confratelli che hanno servito con grande amore la nostra Famiglia Religiosa, collaborando direttamente con la Madre.
Abbiamo concluso l’incontro fraterno davanti al SS.mo Sacramento dopo aver riflettuto sull’Eucaristia come massima espressione dell’Amore Misericordioso. Quindi abbiamo pranzato insieme.
Un momento davvero bello perché, come tanto desiderava la Madre, sacerdoti diocesani e sacerdoti religiosi si ritrovavano insieme come veri fratelli. Ci sembrava di vedere coi nostri occhi un primo compimento delle promesse del Signore alla Madre che per i sacerdoti ha offerto la sua vita.
Volontari |
Il pomeriggio del 5 dicembre si è riunita presso la Casa del Pellegrino l’Associazione Volontari dell’Amore Misericordioso. Si tratta di un gruppo, notevolmente in crescita soprattutto negli ultimi tempi, di persone e soprattutto di giovani che ritagliano il proprio tempo per rendersi utili nelle varie attività del Santuario: servizi alle piscine, servizio al Santuario, alla Casa del Pellegrino. Dopo aver trascorso un pomeriggio insieme approfondendo la spiritualità del messaggio dell’Amore Misericordioso trasmessoci dalla nostra venerabile Madre Speranza, il gruppo ha partecipato alla S. Messa delle 17.30 per poi concludere la serata in allegria e in amicizia.
Preghiamo anche per queste persone, per il loro operato, per le loro famiglie e per tutti coloro che nella loro vita, seppure piena di impegni, riescono ad inserire anche il servizio agli altri.
La Madonna della Speranza |
Il 18 dicembre abbiamo celebrato la memoria della Madonna della Speranza, ricordando l’onomastico della nostra carissima Madre. La Speranza cristiana è Gesù, l’Emmanuele, il Salvatore, l’Amore Misericordioso. Maria è la Donna che ci ha portato la Speranza e ha testimoniato con la sua vita una speranza indefettibile, una fiducia totale nel Signore, il completo abbandono alla sua volontà anche quando la spada del dolore più atroce le trafiggeva l’anima.
Oggi abbiamo sotto gli occhi tanta tristezza, depressione e disperazione. Sono reazioni che indicano la carenza della speranza umana e cristiana.
Nel bel mezzo dell’inverno vediamo gli olivi carichi di frutti e il Salmo 51 usa proprio quest’immagine per esprimere la fiducia del credente rispetto alla fiducia di chi confida nei beni di questo mondo e dice: “Io invece come olivo verdeggiante nella casa di Dio, mi abbandono alla fedeltà di Dio, ora e sempre”.
Natale 2004 |
Durante la Novena in preparazione del Natale abbiamo solennizzato i Vespri, evidenziando le antifone cosiddette “maggiori” e il canto dei testi profetici.
Il Venerdì 24 dicembre prima della Messa della notte di Natale P. Carlo ha offerto un bel concerto di musiche natalizie per Organo che hanno preparato l’animo alla celebrazione del mistero della Nascita di Gesù. La partecipazione alle Sante Messe è stata, a momenti, al massimo della capienza della Basilica e della Cripta. Moltissime le confessioni. La cosa più bella: tutto si è svolto in un clima ideale di preghiera, raccoglimento, silenzio.
Il coro ha contribuito non poco a gustare la gioia del compleanno della Persona che è al cenro della storia e del mondo: Gesù, l’Amore Misericordioso!
Chissà quanta grazia di Dio è stata profusa dallo Spirito Santo in queste celebrazioni! Ringraziamo e benediciamo il Padre per mezzo di Gesù nella gioia dello Spirito!
La Chiesa non può vivere senza i sacramenti, specie quello eucaristico: è qui che Gesù si fa presente addirittura nel suo Corpo e nel suo Sangue. Partecipiamo sempre meglio all’Eucaristia dominicale, giorno del Signore, e adoriamo con più attenzione e con più tempo il SS.mo Sacramento! Così avremo la forza necessaria per seguire Gesù nella nostra vocazione missione!
La Famiglia |
Subito dopo il Natale di Gesù, la Chiesa ci fa celebrare la festa della Santa Famiglia di Nazareth, modello di ogni famiglia umana. Le vrtù praticate da Maria, Giuseppe e Gesù durante decine di anni vissuti in modo normale e quotidiano ci interpellano.
Se le nostre famiglie e comunità non vanno, o addirittura si rompono, è perché non coltiviamo la preghiera e il silenzio, il lavoro fatto bene e con amore, il servizio e la carità, il rispetto, la capacità di sacrificio, la povertà e l’umiltà, la pazienza e il perdono… Sono questi gli ingredienti che consentono alla famiglia di svolgere la sua insostituibile missione. Mettiamoci alla scuola della Santa Famiglia di Nazareth.Nei giorni 31 dic. – 2 gen., come già da qualche anno, ha avuto luogo l’incontro “Capodanno in Famiglia”. È stato proposto il tema dell’Eucaristia in riferimento alla famiglia. Ci sono stati momenti di preghiera e di condivisione. Anche ai bambini sono state offerte delle attività adatte a loro dando un valido contributo, con la loro vivace collaborazione, alle riflessioni che venivano proposte ai genitori.
È questa un’esperienza ormai collaudata. Marina Berardi e P. Aurelio Del Prado la organizzano con molto impegno. Quest’anno le famiglie partecipanti erano circa 40.
Famiglia dell’Amore Misericordioso |
A Natale di quest’anno è iniziata la celebrazione del 75° anniversario della nascita della Congregazione delle Ancelle dell’Amore Misericordioso. Durante l’anno sono previste iniziative per ringraziare il Signore, per riflettere sul nostro carisma sulla nostra storia. Quella notte di Natale del 1930 a Madrid il Signore ha voluto che venissimo alla luce anche noi per essere un piccolo segno nella Chiesa e nel mondo del suo Amore Misericordioso.
Pregate perché possiamo continuare questa missione con lo spirito di santità della Madre, che speriamo venga beatificata.
Nozze d’oro |
Il 29 dicembre qui al Santuario quattro nostre consorelle (Sr. M. Costantina, Sr. Belen, Sr. Lorenza, Sr. M. Concetta) hanno ringraziato l’Amore per i 50 anni di vita consacrata come Ancelle dell’Amore Misericordioso.
Eravamo circa 20 sacerdoti a concelebrare. I parenti e gli amici riempivano il Santuario. È stato un bel momento di fraternità, di preghiera, di gioia.
Queste nostre consorelle che hanno vissuto con la Madre e da lei hanno molto imparato, ci hanno resi non pochi servizi. In modo semplice e umile hanno lavorato con amore e per amore. Le abbiamo ringraziate di cuore e abbiamo chiesto al Signore di mandarci altre sante vocazioni.
Abbiamo ricordato anche Sr. Esaltazione che avrebbe pure celebrato il 50°, ma il Signore se l’è portata con sé.
La tragedia del maremoto |
Come sappiamo, tutto quello che è successo nel Sud-est asiatico è proprio una catastrofe, che si fa fatica a decifrare. Che dire?
È un mistero che sicuramente ci chiama alla conversione evangelica e alla solidarietà più seria.
Certamente l’Amore Misericordioso vuol trarre il bene anche da questo male e noi, più che a chiacchierare, siamo chiamati a pregare e a dare una mano per le urgenze dei fratelli colpiti così duramente. Stiamo per questo raccogliendo le offerte nel Santuario: le manderemo ai Vescovi delle regioni più colpite. Chi vuole collaborare, può mandare il suo contributo qui, se non avesse altri canali.
Defunti |
Ricordiamo nella nostra preghiera il papa della consorella Sr. M. Croce della comunità di Mantova e il fratello di Sr. Susanna della comunità di Cochabamba (Bolivia). Sono morti abbastanza improvvisamente. Il Signore li porti nel suo Regno e consoli i familiari.
Anniversario della morte della Madre |
Vi invitiamo a prendere visione del programma delle celebrazioni per ricordare il 22° Anniversario della morte della Madre Speranza. Chi può partecipare, si organizzi. Sarà anche questa una bella opportunità per conoscere ancora di più quanto il Signore ha offerto attraverso questa Donna e come questo può servire anche per il nostro cammino spirituale. Vi aspettiamo!
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ultimo aggionamento
31 gennaio, 2005