Non abbiamo tempo
Carissimo,
se vuoi incontrare qualcuno, devi
avere tempo per lui. Sederti insieme, bere un caffè, parlare, sentire
che cosa vuole, come va il suo mondo, ascoltare i suoi problemi, dire
anche i tuoi. È proprio quello che devi fare. Vedere l’altro, accorgerti
del suo nascosto, del suo invisibile, raccogliere il dolore e la
speranza, il sogno e le sconfitte. Ma tu, io… non abbiamo tempo di fermarci. E c’è Qualcuno, invece, che chiede di essere visto, di essere
aiutato, di essere capito. Qualcuno, un Dio, che vuole parlarci: – come stai? Anche questa mattina ho atteso che tu mi
pensassi, che mi dicessi qualcosa. Speravo di salutarti, ma eri già
molto occupato… correvi per vestirti, sistemarti, arrivare in tempo; – ho continuato a credere, mentre correvi per strada, volevo
dirti soltanto "buon giorno", ma eri troppo occupato nelle tue cose; – tra tante voci, tanti suoni, come potresti sentirmi?
Occorrerebbe un pò di silenzio. Il mondo è sovraffollato di suoni, di
messaggi, come fa a capire? Solo il silenzio è stupore, è creazione, il
silenzio riporta a casa, nel più intimo di se stessi; – ti ho visto per tutta la giornata, ho aspettato
pazientemente… è possibile che tu non abbia trovato neppure un istante
per accorgerti di me? – ci fu un momento in cui ho pensato che mi rivolgessi la
parola, un momento di grande preoccupazione per te, ma ho atteso invano.
D’altra parte, essere ricordato come se io avessi colpa del dolore degli
uomini, che delusione per me! – adesso, sei ritornato, stanco, stanchissimo, come darti
torto? E però, hai acceso la televisione, hai cenato, ed io pensavo che,
prima di coricarti, ti saresti certamente accorto di me, mi avresti dato
un saluto. Pazienza, ti voglio bene lo stesso.
Nino Barraco
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