LA PAROLA DEI PADRI |
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Conoscerti,
(Cfr. Sap 15, 33)
o Dio, è giustizia perfetta, * conoscere la tua potenza è radice di vita immortale.
Questa è la vita eterna: che conosciamo te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo.
(Cfr. Gv 17, 3)
I
l sapiente non si glori della sua sapienza, né il forte della sua forza, né il ricco delle sue ricchezze (cfr. Ger 9, 22-23). Ma allora qual è la vera gloria, e in che cosa è grande l`uomo? Dice la Scrittura: In questo si glori colui che si gloria: se conosce e capisce che io sono il Signore.
La grandezza dell’uomo, la sua gloria e la sua maestà
consistono nel conoscere ciò che è veramente grande, nell’attaccarsi ad esso e nel chiedere la gloria dal Signore della gloria. Dice infatti l’Apostolo: «Chi si vanta si vanti nel Signore» e lo dice nel seguente contesto: Cristo è stato costituito da Dio «per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione, perché come sta scritto: Chi si vanta si vanti nel Signore» (1 Cor 1, 31).
Il perfetto e pieno gloriarsi in Dio,
si verifica quando uno non si esalta per la sua giustizia, ma sa di essere destituito della vera giustizia e comprende di essere stato giustificato nella sola fede in Cristo.
E proprio in questo si gloria Paolo, il quale disprezza la propria giustizia,
e cerca quella che viene da Dio per mezzo di Gesù Cristo cioè la giustizia nella fede.
Conosce lui e la potenza della sua risurrezione, partecipa alle sue sofferenze, è reso conforme alla morte di lui per arrivare in quanto possibile alla risurrezione dai morti.
Cade ogni alterigia e ogni superbia. Niente ti è rimasto su cui poterti gloriare, o uomo, poiché la tua gloria e la tua speranza sono situate in lui, perché sia mortificato tutto quello che è tuo e tu possa ricercare la vita futura in Cristo.
Abbiamo già le primizie di quella vita, ci troviamo già in essa e viviamo ormai del tutto nella grazia e nel dono di Dio. Dio è in lui che suscita in noi il volere e l’operare secondo i suoi benevoli disegni (cfr. Fil 2, 13).
È solo Dio che, per mezzo del suo Spirito, rivela la sua sapienza destinata alla nostra gloria.
Dio ci dà la forza e il vigore nelle fatiche. «Ho faticato più di tutti loro» dice Paolo: «non io però, ma la grazia di Dio che è con me» (1 Cor 15, 10).
Dio scampa dai pericoli al di là di ogni speranza umana. Soggiunge infatti l’Apostolo: «Abbiamo addirittura ricevuto su di noi la sentenza di morte per imparare a non riporre fiducia in noi stessi, ma nel Dio che risuscita i morti. Da quella morte però egli ci ha liberato e ci libererà per la speranza che abbiamo riposto in lui, che ci libererà ancora» (2 Cor 1, 10).
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ultimo aggiornamento
06 aprile, 2007