P A S T O R A L E
g i o v a n i l e p a s t o r a l e g i o v a n i l e
Sr. Erika di Gesù, eam Ancora e sempre con Te!
Caro Gesù!
seduta davanti a te, crocifisso e risorto per amore, mi sento così povera…
Vorrei avere la semplicità dei bambini, unica via per l’accoglienza di un mistero immensamente grande.
Anche i giovani, spesso allergici ai ragionamenti, si mettono sulla strada giusta.
Ecco alcuni interrogativi ed auguri pasquali che alcuni di loro mi hanno posto, inviato:
"In questo mese ho capito veramente che il Signore ci salva sempre, anche se lo fa in modi che non ci aspettiamo e che non capiamo subito, come fece per i suoi discepoli e per tutti noi. È questa la grande speranza che ci lascia. Spero di continuare ad ascoltare cosa vuole dirmi. Felice Pasqua. Ti voglio bene".
"In questi giorni c’è una domanda che mi pongo: perché Gesù è stato rinnegato e perché è stato trattato in malo modo. Se puoi, dammi una risposta. Grazie".
"Quanto tempo è vissuto Gesù dopo la sua risurrezione?".
"Che Gesù risorto ti riempia il cuore di gioia".
Qui al Roccolo Speranza, lunedì santo, con i giovani e alcuni adulti abbiamo rivisto The Passion of the Christ (La Passione di Cristo) di Mel Gibson.
Ma anche se vediamo il sangue inondare le vie di Gerusalemme, il Calvario, lo sappiamo che tutto questo era necessario per dimostrarci il tuo amore?
Sei stato trafitto per i nostri delitti,
schiacciato per le nostre iniquità;
per le tue piaghe noi siamo stati guariti (Is 53,7).
Ci crediamo? Lo abbiamo mai veramente sperato? Potevamo forse prevederlo?
Quante volte il Padre con te, con tutti noi, usa "modi che non ci aspettiamo, che non capiamo subito"?
La tua morte: assurda. La tua risurrezione: anche chi poteva vederti, ascoltarti, toccarti, ha dubitato…
Quest’anno la Pasqua è stata diversa per me: il cuore pativa la morte recente di una mia carissima amica. Il tentativo di coinvolgere ragazzi e giovani nell’animazione dei canti per il triduo, la veglia, la domenica di Pasqua, ha trovato scarsa risposta. Pioggia, nevischio e freddo hanno velato l’alba della vittoria sul peccato e la morte. La bellezza della liturgia è a volte offuscata dall’ignoranza: quante parole, quanti simboli, trascurati da noi, addetti ai lavori, parlano poco all’esperienza della gente!
Caro Gesù, tu sei risorto, ma noi ce ne siamo accorti?
O forse pensiamo che la tua vita dopo la risurrezione non sia poi di gran qualità, visto che ti fai vedere poco! O meglio, che solo per un po’ di tempo sei vissuto con noi e che presto te ne sei andato per tornare chissàquando.
Qualcuno poi, più forte di cultura "religiosa", sa che insieme al Padre hai mandato lo Spirito Santo, ma alcuni giovani che conosco non credono alla Sua presenza nella vita della Chiesa.
Tutto quello che facciamo in nome tuo, è spesso interpretato con criteri pagani, di potere politico ed economico, e nel migliore dei casi come opera umanitaria.
Gesù, scusami se vaneggio, ma vorrei tanto essere contemporanea alla tua risurrezione e portare tutti con me in questa missione impossibile.
Vorrei, come ci invitava il Papa nel suo messaggio urbi et orbi, fissare lo sguardo dell’animo nelle piaghe gloriose del tuo corpo trasfigurato, per capire il senso e il valore della sofferenza del marito della mia amica, della sua bambina e di tanti giovani del mondo.
Vorrei conoscerti di più, stringere con Te una relazione vitale, che colmi del tuo stesso amore la mia esistenza e le mie relazioni con le sorelle, i fratelli, i poveri che continuamente ci affidi e nei quali ti riconosci.
Madre Speranza è stata tua contemporanea per grazia; anche lei, come le donne del Vangelo, ha testimoniato il suo incontro con te, crocifisso e risorto per amore.
Contemplando la tua risurrezione, ci racconta:
Gesù apparve alla sua SS. Madre, agli angeli e alle sante donne. Gesù, nella sua infinita carità, dopo la risurrezione rimase ancora quaranta giorni per confortare i suoi. … Gesù apparve alla SS. Vergine quando, profondamente afflitta per le sofferenza del suo Figlio divino, da tre giorni stava in altissima contemplazione e gli dice piangendo dolcemente con affettuosi sospiri: "Alzati, mia gloria, e risvegliati dal sonno della morte".
Visto, Gesù? La Madre conosceva la Scrittura e in modo semplice risponde alle nostre domande. Conosceva il cuore di Maria, perché tante volte aveva vestito quei panni di "Madre".
Le apparve risplendente e bello, … con gioia di Dio e della SS. Vergine, ha con lei teneri colloqui e abbracciandola le rivela i grandi segreti del cielo e le promette che tornerà molte volte (Madre Speranza, Contemplando il Crocifisso, 68-69).
Sì, abbiamo la Scrittura, ci hai dato Madre Speranza, ma posso sentire il mio nome pronunciato alle spalle per sorprendermi ancora di più quando, voltandomi, finalmente ti riconoscessi?
Posso immaginarti entrare nella mia camera, annunciare anche a me, di persona: Sono risorto e sono ancora e sempre con te! (cf. sl 138,18b)?
Posso immaginare il tuo abbraccio, ascoltare la tua promessa di vederti altre volte, di averti con me tutti i giorni, fino al nostro definitivo incontro e, ancora, fino alla fine del mondo?
La sera di Pasqua, al termine della Messa, mi sono recata in Cripta e attendevo di salutare alcune persone amiche..
Sai che avevo chiesto di poterti "vedere" con gli occhi dell’animo, in qualche evento che mi risvegliasse, dove cogliere il segno del sepolcro vuoto, più che quello degli angeli dalla veste sfolgorante…
Alle spalle qualcuno mi ha chiamato per nome: era una persona che soffre, tanto, tanto… In fondo alla Cripta, seduta accanto a sua mamma, stava lì, come se mi aspettasse.
Che consolazione poterla incontrare, anche se solo per un momento!
Sì, perché tu, come dice il Santo Padre, sei risorto nei gesti d’amore di tanti che si impegnano per la giustizia e spargono intorno a sé segni luminosi di speranza, sei risorto nei giovani che almeno a Pasqua ti hanno incontrato nei sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucaristia, sei risorto nelle testimonianze di mitezza e di perdono che si verificano ogni giorno.
Perché, come hanno scritto i Giovani Amore Misericordioso di Fermo ai Giovani Amore Misericordioso di tutta Italia: anche se "intorno a noi si alzano muri di diffidenza e prevaricazione… noi invece vogliamo dire al mondo che in Cristo possiamo sentirci fratelli, senza paura!".
E allora Gesù, ho immaginato che quell’abbraccio fosse il tuo e sono stata felice!
Il passaggio dalla tristezza alla gioia non è ancora compiuto, perciò aumenta la mia fede e la mia speranza!
Anzi, pare proprio che ti diverti a nasconderti di nuovo, mentre indossi continuamente i panni dei nostri fratelli e di quel povero "viandante" che è ogni uomo!
E allora, sii Tu la mia, la nostra luminosa speranza!
Tendo l’orecchio dell’animo mentre tu, risplendente e bello, ripeti:
Sono risorto e sono ancora e sempre con te!
Ciao, Gesù! e…
Buon Passaggio a tutti,
per sempre tua,
sr. ErikaJ.
N.B.:
Potresti invitare i giovani che vuoi ai prossimi esercizi qui a Collevalenza dal 1 al 4 maggio? Grazie infinite! Allora, a presto!
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ultimo aggiornamento
29 aprile, 2008