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P A S T O R A L E |
g i o v a n i l e |
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p a s t o r a l e g i o v a n i l e |
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| Sr. Erika di Gesù, eam | |
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Ci siamo! Ho finito la benzina, Gesù.
Alle porte dell’estate, ormai, le ruote della macchina sono quasi a terra.
Per questo ho deciso di fare anch’io il compito che giorni fa suggerivo a circa 40 cresimandi della Parrocchia di S. Giuseppe Lavoratore, a Latina Scalo: immagina Gesù che ti scrive una lettera, che cosa ti direbbe?
Una parola! Fra il dire e il fare…
Non ho altra scelta che accoccolarmi silenziosa nella Rete del Roccolo e attendere che tu mi parli, mi sciolga1…
Tutto per Amore
Ciao Erika!
Sorpresa? Non sempre visibile, ma in ciascuno di loro, Io ci sono.
Nella Scuola di Tricase, nei giovani di Bartice?ti, nei fidanzati che hai conosciuto, in tutti quei ragazzi che più o meno mi stanno cercando.
Negli abbracci andati a vuoto, negli occhi un po’ persi ma vivi,
fra le righe di tanti SMS cifrati.
Ci sono, anche se non lo sanno.
Al termine di un anno sei preoccupata, lo so.
Guardi indietro e metti tanti viaggi sul piatto della bilancia. Anche quando loro si stupiscono e ti domandano: - Tanta strada… perché? – non sempre apprezzano la fatica.
E tu, tanta strada, perché?
Ricordati: il viaggio è uno solo.
Da Sodoma a Zoar2, dalle cipolle d’Egitto al miele della mia Terra, dalla schiavitù delle cose alla libertà dell’incontro, dalla sfiducia alla fede, dalla morte alla vita.
Passando per la valle del pianto, certo!
E poi su, camminando in salita fino a Gerusalemme.
Paura? Scrollati di dosso il mantello delle tue paure! Io ci sono.
Il mio Vangelo è vero. Sono nato, sono morto, sono risorto e ti amo.
Ti amo sulla croce, perché senza croce non c’è amore. E non c’è amore senza croce.
Così ho insegnato a Speranza.
I giovani che incontri si sentono traditi dalle sabbie mobili del mondo.
Non si fidano più di nessuno.
Anche tu, nonostante gli sforzi, sai di non essere creduta fino in fondo, quando parli della Roccia, annunci la Parola.
Sono miei, ma non credono all’Amore.
Non mi conoscono ancora.
Io, sì, li conosco.
Li conosco e li amo.
Nel
tuo viaggio verso la salvezza, l’amore e la gioia, abbraccia anche
loro.
Togli il velo che ti copre gli occhi e guardali alla mia luce.
Abbracciarli ti porterà a rovinargli il festino, a volte.
Non importa se ti ameranno di meno. Forse si allontaneranno. E hai paura che sia per sempre. È un rischio che devi correre per non legarli a te.
Sono Io il Maestro e il Padre.
Tu sei solo un discepolo. Come loro.
Ti osservo mentre li vedi crescere: la prima barba incolta, il primo amore.
Tremi, ma non puoi farci nulla…
Nemmeno Io.
Se solo dicessero di sì a Me, impazzirei di gioia!
Ecco, Erika, continua a dire il tuo sì con fiducia e sarà bello continuare l’opera iniziata.
Bello e difficile, ma non complicato.
Il mio Spirito ti suggerirà la strategia giusta per vincere la prossima battaglia.
Anche se dovessi perdere, non pensare di far perdere me.
Quando perdo, Io vinco.
Infine, ricorda una cosa: non sei sola.
Le tue Sorelle e i tuoi Fratelli, Madre Speranza, mia Madre ed Io ti faremo compagnia.
Tutti a Casa, uniti nel "grembo" del Padre.
Vedrai che presto molti giovani invitati rinunceranno alle scuse e…
alla mia Festa…non mancheranno!
Gesù A.M.
P.S.
Ricorda alle coppie di fidanzati che hai conosciuto che alla Festa,
prima o poi, manca il vino.
Attendo con amore la loro partecipazione di nozze!
