POESIE

P A S T O R A L E

g  i  o  v  a  n  i  l  e

p a s t o r a l e  g i o v a n i l e

     Sr. Erika di Gesù, eam

 

Diario di un mercante

 

Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.

Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.

In cappella, una camelia riversa il suo calice colmo di profumo ai piedi di Maria. Vorrebbe essere così il mio grazie per il Raduno ragazzi che, ormai da sette anni, nel mese di giugno, trova il suo spazio vitale nel nostro grande Santuario.

Lo abbiamo vissuto intensamente; ha assorbito negli ultimi tempi molte energie di consorelle, confratelli, giovani e laici dell’Amore Misericordioso per convogliare qui a Collevalenza educatori ed artisti di talento e di cuore.

Il protagonista del raduno è stato il giovane ricco.

O meglio, i protagonisti sono stati i bambini e i ragazzi, che hanno ascoltato con interesse e attenzione la voce di un mercante…

Un mercante di perle preziose.

Anche lui è venuto al Raduno.

La sua figura, protagonista di una delle più brevi parabole di Gesù, era là, e rappresentava la versione "felice" del giovane ricco.

Il giovane ricco, all’invito di Gesù di vendere tutto e seguirlo, se ne va via triste.

Il mercante, quando trova la perla di grande valore, vende tutti i suoi averi e la compra.

Pieno di gioia… almeno quanto l’uomo che trova il tesoro nascosto nel campo!

A lui la parola. Mi ha lasciato il diario di quei giorni…

Dal diario del Mercante di perle

Collevalenza, Venerdì 13 giugno 2008

Tante piccole perle, accompagnate dai loro animatori, si raccolgono come una collana, nel piazzale del Roccolo Speranza.

Li attendono dieci sfide per trovare il Tesoro nascosto, la Perla preziosa per la quale vendere tutto!

Hanno sette, otto, al massimo tredici anni: che cosa avranno mai da vendere?

Dopo aver ascoltato la mia storia, sono invitati a riflettere sul loro tesoro più grande, quello che hanno già trovato, quello che devono imparare a cercare.

Molti rappresentano la propria famiglia; tanti ancora Gesù; alcuni Madre Speranza.

Una di loro disegna la mamma, più grande, centrale e distinta da tutti gli altri membri della famiglia, compresa se stessa: mostra il suo capolavoro con fierezza.

La sua cara mamma è in Cielo: per questo il suo Tesoro è anche più bello!

Ore 13.00: tutti insieme sottopiazza per il pranzo! L’Oracoro della Parrocchia di Spinaceto intona l’inno del Raduno: "Che posso fare, Gesù?".

Che posso fare, Gesù, per essere felice?

Che posso fare, Gesù, perché sia gioia vera?

Nel pomeriggio entriamo nel vivo del Raduno: il Vangelo del "Giovane ricco", rappresentato dai ragazzi della Parrocchia di Collevalenza, la catechesi animata di P. Sante aiutano i ragazzi a scoprire la differenza fra perla e Perla, tesori e Tesoro, gioie e Gioia, felicità e Felicità!

Poi seguono i laboratori che i ragazzi hanno esibito in piazza, la sera stessa.

Il manto di Maria e la mantellina di Madre Speranza, infatti, ci hanno protetto per la durata dell’intera giornata, fino a mezzanotte in punto, quando le prime gocce di pioggia hanno spento le note della Festa.

Oggi, a Collevalenza, nessun temporale. Nei dintorni la tormenta!

Non posso dimenticare quando Madre Speranza è salita sul palco e ha raccontato la storia della fondazione della prima casa per le bambine povere.

Tutti ammutoliti, pieni di stupore: Gesù ha chiesto alla Madre di aprire una casa per i poveri, quando lei non aveva nemmeno il pane per sé e le sue "figlie". Non è un po’ "strano"?

Quando ascoltavano la mia storia, molte volte l’hanno commentata dicendo: è strano che il mercante abbia venduto tutto per una sola perla…

Ma adesso, ascoltando la Madre, cominciano a capire.

Sabato 14 giugno

Che mattina felice! Il sole fa capolino dal manto delle nubi e risveglia i ragazzi, pronti per continuare a giocare!

I canti, la catechesi dal titolo "Vieni e seguimi", la croce dell’Amore misericordioso pazientemente costruita con le mollette, poi… tutti a ballare in cerchio, fino al temporale dell’ora di pranzo!

Il pomeriggio, anche se piovoso, non è meno divertente: dieci squadre corrono su e giù nei piani della Casa del pellegrino e giocano senza frontiere, fino a una divertente staffetta vestita finale!

Segue un appuntamento esclusivo al Crocifisso, per una liturgia penitenziale tutta sui Comandamenti

I ragazzi sembrano preparati, quasi quanto il giovane ricco: Maestro, tutte questo cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza

Eppure, la strada dell’amore non è così scontata. Tutti siamo chiamati a liberare il cuore dai mille attaccamenti, dalle perle che diventano zavorre e a farci prendere in braccio dal buon Pastore.

Se Gesù non ci prendesse in braccio, perderemmo il sentiero. Sarebbe impossibile stargli dietro e seguirlo.

Torna il sole e fa sperare di poter realizzare la seconda serata di spettacolo in piazza, sul palco.

Invece no: tutti dentro, nella grande portineria dell’edificio B della Casa del pellegrino, dove cantano per noi L’Oracoro di Spinaceto, diretto da Chiara, e don Mimmo Iervolino!

Che gioia! Speriamo di dormire, questa notte…

Di questa giornata, non dimenticherò lo sguardo dei ragazzi fisso sugli occhi di Gesù, Amore Misericordioso Crocifisso. Manca poco! Ormai sono vicini al Tesoro!

Domenica 15 giugno, Festa della Famiglia

Torna il sereno e arrivano i genitori!

Li aspettiamo in piazza, fra canti, palloncini colorati e i balletti delle alunne ed ex-alunne della Scuola Amore Misericordioso di Roma.

Quindi i ragazzi, prendendo per mano i loro genitori, li accompagnano alla Casa del pellegrino per un incontro con la cara amica, Lia Trancanelli, moglie del Servo di Dio Vittorio Trancanelli.

Con un piccolo sforzo, li lasciano di nuovo… e poi ritornano verso il Santuario, dove ascoltano ancora la testimonianza di Madre Speranza, e preparano i canti per la Messa di mezzogiorno.

Durante la Celebrazione, guardandoli uno ad uno, leggo nei loro sguardi un pizzico di stanchezza…che non offusca, però, la luce di una gioia nuova, che non avevano prima!

I ragazzi, come atto penitenziale portano all’altare un disegno che simboleggia una delle cose alle quali sono attaccati, per ricevere in cambio il cuore di Gesù; dialogano con p. Antonio durante l’omelia; i loro genitori portano un’offerta in denaro, che sarà presto destinata ai poveri delle missioni della Famiglia Amore Misericordioso.

Al termine della Messa
ricevono il mandato:
un salvadanaio e una pergamena…

Eccola qui:

Raduno ragazzi e festa della famiglia

Santuario
Amore Misericordioso

Va,
vendi tutto quello che hai,

DALLO AI POVERI E AVRAI
UN TESORO IN CIELO

poi vieni
e seguimi!

Gesù AM

Collevalenza, 15 giugno 2008

Dopo la fotografia finale, tutti a pranzo, genitori e figli.

La festa continua e l’appuntamento è per tutti, ancora più numerosi, al prossimo anno!

Il diario di quei giorni termina qui, non senza ricordare la testimonianza di Lia, moglie di Vittorio Trancanelli, perla di una saggezza che soltanto i mercanti migliori riescono ad acquistare…

Lia e Vittorio, nella loro vita coniugale, hanno accolto tanti bambini e Vittorio, a due giorni di una lunghissima operazione alla testa, ormai alla fine della sua vita terrena, chiese alla moglie di portargli tutti i bambini che avevano intorno al letto.

«In ospedale li fecero vestire con abiti puliti, mascherine e cuffie e poterono entrare tutti. In silenzio tutti intono al letto di Vittorio, aspettavamo di sentire qualcosa, ma Vittorio li guardava tutti uno ad uno, con le lacrime agli occhi, poi mi prese la mano e con molta semplicità disse: "Per questo motivo valeva la pena di vivere; se anche avessi fatto case, soldi, crociere, cosa avrei portato via adesso? E riguardando tutti i ragazzi sembrava che dicesse: "Porto via l’amore che abbiamo dato loro"»
(Dalla testimonianza di Lia, tratta dal libro: Vittorio Trancanelli, Un santo laico testimone di Cristo in sala operatoria e nella vita, 48).

Con la tua pergamena, Gesù, e questo bel testamento, mi auguro che genitori e figli abbiano capito.

Devo sbrigarmi a correre al mercato. Non sia che, stavolta, l’affare della perla di grande valore, lo concludano loro! Poco male. Tanto, Tu ci sei per tutti!

Vostro affezionatissimo,
Mercante di perle

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ultimo aggiornamento 12 agosto, 2008