Ricordando Sr. Trinità

 
   

Suor Avelina Garcia Muñiz

Ancella dell’Amore Misericordioso

 

 

"Figlio compi le tue opere

con senso di modestia

perché sarai amato

più di chi è magnificato"

(Sir 3,17)

 

 

 

Nata a Reliegos de las Matas

(Spagna) 13 gennaio 1934

Collevalenza, 24 luglio 2008

 

Carissima Suor Avelina,

vogliamo dirigere a te quelle parole che sono rimaste nel nostro cuore - e che in molte avremmo voluto dirti! - se l’improvvisa malattia non ti avesse condotto così repentinamente alla morte.

Nella tua vita, trascorsa accanto a Madre Speranza, ci ha edificato vedere come ti sei lasciata guidare ed illuminare dalle sue parole e dai suoi esempi. Era il tempo in cui si gettavano le fondamenta, non solo del Santuario dell’Amore Misericordioso, ma anche della nostra Famiglia religiosa.

Alla scuola di così eccellente maestra, hai imparato a conoscere ed amare quel Gesù che, agli inizi degli anni ’50, ancora giovane, ti ha chiamato e chiesto di lasciare la terra di Spagna, per seguirlo in una totale donazione a Lui.

Giorno dopo giorno, sei andata acquisendo le belle virtù che accompagna­rono tutta la tua vita: l’umiltà, la carità e la semplicità, diffondendole ovunque l’obbedienza ti mandava. Dopo Collevalenza, si sono susseguiti trasferimenti in diverse case d’Italia, di Germania e, ultimamente, a San Cataldo (Sicilia), dove, con piccoli gesti d’amore, hai cercato di essere trasparenza della premura e della tenerezza dell’Amore Misericordioso.

Molti gli elogi che ti sono stati rivolti; uno in particolare racchiude tutto il tuo stile di vita: il tuo sorriso! Questo, unito al tuo spirito di umiltà, sono stati e resteranno per noi di grande insegnamento.

L’Amore Misericordioso, Sposo attento e delicato, proprio negli ultimi giorni della tua vita, ti ha invitato "in disparte…, in un luogo solitario" per farti risposare un po’, quasi a farti anticipare l’esperienza della piena intimità con Lui. Nessuno immaginava che, di lì a poco, avresti vissuto in pienezza quel tema degli Esercizi Spirituali che, il nostro confratello, Mons. Domenico Cancian, aveva riassunto con l’espressione paolina: "Per me vivere è Cristo".

In quei giorni, cominciavano ad accentuarsi i segni di quella brevissima ed intensa malattia che ti avrebbe portato a riconsegnare la tua vita al Suo Amore, quasi ad incarnare e portare a compimento la frase di San Paolo: "Per me vivere è Cristo e morire è un guadagno"!

Quanta consapevolezza, abbandono, fortezza e serenità d’animo hanno accompagnato quegli ultimi giorni all’ombra di quel Santuario che hai visto nascere e a te tanto caro: l’Amore Misericordioso accoglieva, così, un desiderio da te più volte espresso!

Grazie, Suor Avelina per la tua vita di donazione e per esserti mostrata sempre attenta e gioiosa. Lasci un grande vuoto, ma siamo certe che, dal cielo, avrai ancora un ricordo per tutti noi che ti abbiamo conosciuto ed amato.

Le Sorelle della tua Comunità

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ultimo aggiornamento 20 settembre, 2008