dagli scritti di madre speranza |
a cura di P. Mario Gialletti fam |
“Il Tuo Spirito Madre”
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Alcuni scritti della Madre che accompagnano i primi anni del Santuario
09.09.1959
Pregate tanto per questa vostra Madre perché il buon Gesù le voglia concedere la fortuna, per tutto il tempo della mia vita, di poter vivere ubriacata dal suo amore e impastata di dolore, senza dimenticare, neanche per un momento, che un Santuario non si costruisce con i mattoni o col cemento ma con i miracoli e le grazie concesse dal buon Gesù unite al pungolo forte del dolore e delle lacrime della persona che Lui si degna invitare a lavorare insieme con Lui in questo delicato lavoro. (El pan 20, Circ 637).
18.12.1959
Fino a quando non è arrivato il momento della costruzione del Santuario dell’Amore Misericordioso, io non sapevo che cosa fosse un "roccolo". E’ un luogo per prendere uccelli... si sarebbe dovuto trasformare per l’Amore Misericordioso in un luogo per attirare le anime… e io dicevo: Signore, per favore! E senza dubbio sarà così: qui verranno anime che vivono lontane da Dio e i Figli e le Ancelle dell’Amore Misericordioso con il loro amore, con la loro carità e con il loro sacrificio serviranno da richiamo per queste anime, come un tempo alcuni uccellini in gabbia attraevano con il loro cinguettio altri uccelli; avverrà che finiranno in questo "roccolo" tante anime che vivono lontane da Dio e dalla sua Chiesa e che camminano a occhi chiusi, senza sapere dove vanno … … Io, senza dubbio, ho il conforto di vedere che tra quelli di Collevalenza c’è tanta fede e che, pur nella loro povertà, sapranno dare un aiuto per la costruzione del Santuario dell’Amore Misericordioso che già risulta piccolo… con il tempo avremo la gioia di costruirne uno più grande, come una basilica!... vedrete quanto sarà grande!... … Tutto questo mi proporziona una grande gioia; io ormai non vivo per me ma vivo per il Santuario dell’Amore Misericordioso e per compiere la volontà del Signore; vivo perché si costruisca questo grande Santuario che, per quanto grande, non arriverà mai a esserlo come Lui lo merita… (El pan 21, Exh 15-19)
01.03.1960
Quando ho finito di accogliere quelli che vengono a parlare con me, me ne vado al Santuario per esporre al buon Gesù tutto quello che mi hanno detto e raccomandato queste povere persone e prego e Lo supplico e Lo importuno perché voglia concedere a queste povere persone quanto desiderano. Se poteste vedere, figlie mie, come Lui con cuore di madre viene in soccorso e rimedia alle necessità di queste povere persone!... (El pan 20, Circ 656)
16.03.1960
Collevalenza, 16 marzo 1960
Beatissimo Padre,
con l’animo pieno del più vivo e filiale attaccamento al Vicario di Cristo, mi prostro ai piedi della Santità Vostra per implorare la grazia dell’Indulgenza Plenaria a tutti i fedeli che, confessati e comunicati, visiteranno il Santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza, secondo le Vostre auguste intenzioni.
Il compianto Ecc.mo Mons. Alfonso Maria De Sanctis, Vescovo di Todi, ha eretto canonicamente tale Santuario, costruito e custodito dalle Ancelle dell’Amore Misericordioso. Era inoltre precisa intenzione del veneratissimo nostro Vescovo, ora defunto, di personalmente chiedere alla Vostra Santità tale grazia; la malattia che in così breve tempo lo condusse alla morte gli impedì di realizzare questo suo e nostro desiderio.
Tanti sono i fedeli, sani ed ammalati, che vengono dall’Umbria, dal Centro Italia e anche dall’Estero al Santuario dell’Amore Misericordioso, il Santuario che ripete all’umanità l’amore senza fine di Gesù Crocifisso, morto per la salvezza di tutti.
Una così segnalata grazia da parte del "dolce Cristo in terra" sarà di grande conforto ai numerosi fedeli che accorrono al Cuore del Crocifisso, rimasto sempre aperto ai peccatori, per trovare luce e conforto dei dolori nella vita.
Confido che la Santità Vostra vorrà prendere in benevola considerazione la mia umile domanda, fatta a nome anche di tutte le Ancelle dell’Amore Misericordioso, mentre china al bacio del Sacro Piede imploro su di me e su di esse la confortatrice Apostolica Benedizione.
Della santità Vostra umilissima figlia
Madre Esperanza de Jesús eam
(El pan 19, Cart 2365)
04.04.1960
Collevalenza, 4 aprile 1960
A Sua Santità il Papa Giovanni XXIII
Beatissimo Padre,
sento il bisogno di esprimerVi l’immensa gratitudine, che provo verso la Vostra Augusta Persona, soprattutto dopo che la Santità Vostra si è degnata di inviare al Santuario dell’Amore Misericordioso in Collevalenza uno dei Sacri Ceri benedetti il giorno della Purificazione.
La gratitudine raggiunge un grado molto più elevato in seguito alla concessione dell’indulgenza plenaria per i pellegrini che visitano il Santuario, ove il SS. Crocifisso attira veramente a Sè tutte le cose.
Non vorrei peccare di presunzione, ma oso chiederVi, Beatissimo Padre, una grazia ancora: quella di una Vostra visita al Santuario dell’Amore Misericordioso in Collevalenza di Todi. Potrà così accrescersi ancor più il ricorso filiale fiducioso dei fedeli verso il Divino Maestro, che è Amore e le cui Misericordie sono senza numero.
Perdonatemi, Beatissimo Padre, ma ad un Padre qual siete si può chiedere fiduciosamente ogni cosa diretta alla maggior gloria di Dio, anche se ad altri potrebbe sembrare troppo ardita.
Mi prostro al bacio del Santo Piede ed imploro per me e per la mia Congregazione la Vostra paterna Apostolica Benedizione.
Umilissima figlia
Madre Esperanza de Jesús eam(El pan 19, Cart 2366)
14.04.1960
Collevalenza (PG), 14 aprile 1960
Beatissimo Padre,
sento il bisogno di esprimere alla Santità Vostra l’immensa gratitudine che provo verso la Vostra Augusta Persona, soprattutto dopo che Voi, Beatissimo Padre, Vi siete degnato di inviare al Santuario dell’Amore Misericordioso in Collevalenza, uno dei Sacri Ceri benedetti il giorno della Purificazione.
La gratitudine raggiunge un grado più elevato in seguito alla concessione dell’Indulgenza Plenaria per i pellegrini che visitano il Santuario, ove il Santissimo Crocifisso attira a Sé veramente moltissime anime.
Padre Santo, non vorrei peccare di presunzione nel manifestarVi il vivissimo desiderio del mio cuore e nel chiederVi una grandissima grazia: degnateVi, Beatissimo Padre, di venire a visitare, quando Vi sarà possibile, il Santuario dell’Amore Misericordioso in Collevalenza di Todi ! Il motivo che mi spinge a filialmente manifestare questo ardente desiderio è il bene che l’umanità avrebbe da un simile gesto da parte Vostra.
Gli uomini si affannano nella ricerca della pace e Voi, Beatissimo Padre, con la visita al Santuario del Crocifisso indichereste ai cuori, oltre che con i pressanti e continui richiami, che una sola è la via che può condurre all’umanità la vera pace, quella indicata a noi dal Crocifisso. Il Santuario dell’Amore Misericordioso è l’unico, per quanto a me consti, in Italia e una Vostra visita sarebbe un monito a tutte le anime di buona volontà.
Perdonatemi, Padre Santo! Ad un Padre, quale siete, si può chiedere fiduciosamente ogni cosa diretta alla maggior gloria di Dio, anche se ad altri potrebbe sembrare troppo ardita.
Mi prostro al bacio del Sacro Piede ed imploro per me e per la mia Congregazione la Vostra Apostolica Benedizione.
Della santità Vostra umilissima figlia
Madre Esperanza de Jesús eam——————————————————————
L’Opera istituita dalle "Ancelle dell’Amore Misericordioso" in Collevalenza di Todi si sta dimostrando una provvidenza per la Diocesi, mentre il Santuario ha un afflusso continuo e crescente di fedeli anche da oltre la Regione Umbra, sicché sta diventando un’oasi di consolante spiritualità, ove anche i Sacerdoti si raccolgono per i Ritiri mensili e "l’Apostolato della Sofferenza" ne ha fatto il suo centro.
Todi, 16 aprile 1960
+ Ilario Alcini
Arcv. Titolare di Nicea
Amministratore Apostolico di Todi(El pan 19, Cart 2367)
17.04.1960
Collevalenza, Pasqua 1960, 17 aprile
S. Ecc. Rev.ma il Sig. Card. Luigi Traglia
RomaEminenza Rev.ma,
mi consenta di esprimerLe il mio filiale augurio in occasione della Pasqua. Unisco poi i più caldi ringraziamenti per tutta la benevolenza usatami. Le sono particolarmente grata per la raccomandazione alla mia petizione, con cui chiedevo al Santo Padre l’Indulgenza Plenaria per i pellegrini a Collevalenza, e per avermi fatto avere la Reliquia della Santa Croce per il Santuario dell’Amore Misericordioso.
Tanto suor Emilia che Padre Gino, che L’hanno veduta in occasione della elevazione alla S. Porpora, mi hanno riferito che andando a Gualdo Tadino probabilmente sarebbe passata da noi a Collevalenza. Che onore per il Santuario, Eminenza! Avrei tanto piacere di rivederla e tanto bisogno di parlarLe.
Intanto mi lasci profittare della Sua benevolenza paterna e mi permetta di chiederLe una carità grande, grande: mi consegni personalmente a Sua Santità Giovanni XXIII la lettera, che Gli ho scritto e che Le invio; essa porta anche benevole espressioni di S. Ecc. Mons. Alcini, Amministratore Ap. Di Todi.
Eminenza, ormai non vivo che per l’Amore Misericordioso e per il Suo Santuario: vorrei che dietro al Santo Padre tutto il mondo andasse dietro a Gesù Crocifisso, Amore Misericordioso. Eminenza, L’assicuro che questa non è mia pretesa e velleità. Mi aiuti, mi aiuti ancora. Gesù benedetto La ricompenserà abbondantemente.
Prostrata al bacio della S. Porpora, chiedo per i miei Figli, per le Figlie e per me la S. Benedizione. L’assicuro che pregherò tanto per Lei.
Dev.ma figlia
Madre Esperanza de Jesús eam(El pan 19, Cart 2369)
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ultimo aggiornamento
02 marzo, 2009