P A S T O R A L E

g  i  o  v  a  n  i  l  e

p a s t o r a l e  g i o v a n i l e

     Sr. Erika di Gesù, eam

Amor, ch’a nullo amato amar perdona ...

 

A gennaio, con i giovani abbiamo parlato d’amore.

Ascoltato d’amore. Visto d’amore. Scritto sull’amore.

Parlato, visto, ascoltato, scritto di qualcosa che rimane difficile se non impossibile definire, imparare, riconoscere.

Mi piace iniziare l’anno così! Dedicarlo all’Amore con la A maiuscola, come diceva Don Giosy Cento ai suoi ragazzi qui al Roccolo Speranza, dal 3 al 5 gennaio scorso.

Una coppia di medici, Paolo ed Emanuela, sabato 17 gennaio, ha parlato ai ragazzi di Collevalenza della sessualità.

Per introdurre il tema, ultimamente ho proposto a quasi cinquanta ragazzi di Collevalenza, Campello sul Clitunno e Fratta Todina un "quasi test" per sondare quello che pensavano di amore, sessualità, matrimonio, famiglia…

La finalità era quella di avere un quadro più chiaro dell’immaginario che abita la testa, che pulsa nel cuore dei giovani.

E per saperne di più da maestri dell’evangelizzazione, ho partecipato insieme a due coppie di amici, al Corso per fidanzati che i Frati minori dell’Umbria organizzano ad Assisi…

Mi faccio aiutare da libri semplici ma competenti, disegno schemi alla lavagna, ricordando ciò che Paolo Marchionni, Emanuela Lulli hanno detto, ciò che ho ascoltato da P. Giovanni Marini nei giorni scorsi…

Temo il giorno in cui i ragazzi mi chiederanno: ma tu, che hai da dire sull’argomento?

In effetti, mentre si attardavano nel rispondere a domande più grandi di loro, più grandi di me, mi chiedevo: ma io, saprei rispondere? Che cosa?

Ricordo quello che raccontano le Consorelle riguardo a Madre Speranza: non osava mai chiedere alle sue "figlie" qualcosa che non avesse prima sperimentato lei stessa.

Ma dell’amore non si può parlare se non lo si vive, non lo si respira, e la nostra pelle non traspira amore da tutti i pori!

Quindi, mentre scrivo, sorge in me un senso di impotenza, ancora più grande del solito.

Avverto l’urgenza educativa di affrontare l’argomento, eppure… più passa il tempo, più mi sento una "novellina", qualcuno che non è "iniziato" al mistero e che quindi farebbe meglio a tacere.

Perdonatemi, allora, se ci provo lo stesso.

L’ultima richiesta del "quasi test" recita così: "Ricorda almeno una frase della Bibbia sull’amore".

Pochi ragazzi hanno completato questa voce.

Alcuni sono andati a pescare qualche parola dalle icone evangeliche dei Giovani Amore Misericordioso, attaccate alle pareti dei nostri ambienti; altri hanno ricordato uno dei comandamenti più importanti: Ama il prossimo tuo come te stesso. Meglio di niente!

Per questo amo tanto il Vangelo: perché Gesù affronta il discorso.

Non ne parla molto, e certamente non scrive nulla in proposito, ma Lui sì che traspira l’Amore!

Chiedevo ai giovani, inoltre, di suggerire un film d’amore, un’immagine dell’amore e una parola d’amore.

Il film: oltre all’immancabile Twilight, Tre metri sopra il cielo, Scusa ma ti chiamo amore, Come tu mi vuoi, Stardust

L’immagine dell’amore: un bacio, un abbraccio, una mamma che allatta il suo bambino… e quindi il cuore, magari trafitto da una freccia, un lucchetto, una catena…

La parola: ti voglio bene, ti amo tanto… nelle sue abbreviazioni digitali: Tvb! Tat!

Anche Gesù ha usato le sue abbreviazioni, o meglio le sue sintesi vitali: il film della sua vita rallenta e chiude in un drammatico finale a sorpresa. L’immagine è la croce.

La parola d’amore che pronuncia è sfumata, si perde nell’ultimo respiro: "Ho sete", "Padre, perdonali…", "Tutto è compiuto".

A seguire, il silenzio.

Parla il suo corpo. La sua anima in braccio al Padre.

Non chiede "scusa", perché non ha bisogno di chiamare "amore" nessuno.

Tutti si trovano o si perdono nell’ultimo suo respiro.

I ragazzi vivono le loro storie appassionate, sognando amori impossibili.

Un giorno cantano felici le loro canzoni. Tutto è luminoso. Nessuna ombra.

Il giorno dopo, occhi gonfi di lacrime… e la musica cambia.

L’ombra oscura la luce. È finito l’amore?

Amor, ch’a nullo amato amar perdona: l’amore, che a nessuna persona amata permette di non riamare a sua volta… Spazio viene rinnegato e tradito. E allora? Che cosa resta?

L’unico Amore che permette di non essere riamato a sua volta: l’Amore Misericordioso.

Non conosco altro.

Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forte come la morte è l’amore.

La cosa più grande che rimane.

Partiamo dunque dai test, dalle grandi domande, facciamo pure catechesi sull’argomento.

Non dimentichiamo, però, di leggere il Vangelo e il Crocifisso.

Parlo per me, la mia Famiglia religiosa, per i giovani, le loro famiglie assetate d’amore.

L’Amore sopporta il rancore, il rifiuto, la contraddizione.

Il tradimento.

Non oppone resistenza, non si tira indietro. Sa stare da solo.

E nello stesso tempo tutto fa dipendere dalla nostra piccola risposta.

La nostra. La mia.

Per una ragazza, la parola d’amore è stata: "Piccolo".

Magari è l’espressione dolce che rivolge al suo fidanzatino.

Piccolo è il nostro amore, a paragone del Suo.

Eppure, solo questo ci chiede.

L’Amore più grande gradisce l’amore più piccolo. Anche meschino, a volte. Purché ci sia.

Oggi sono andata a trovare una coppia di amici sposati.

La loro tenerezza mi ha sorpreso, come sempre. Non riuscivo a lasciarli, perché gradivo quella compagnia dolce, affettuosa, completa.

Il loro amore era un balsamo per me.

Stanotte mi hanno scritto un sms ringraziandomi per essere andata a trovarli, per averli arricchiti. Sono io che mi sento ora come il bimbo sazio in braccio a sua madre.

Non ho detto niente di speciale, non ho fatto niente: sono semplicemente stata insieme a loro. E loro con me. Mi hanno servito e usato mille attenzioni.

Eccolo il segreto dell’amore: spendere del tempo per l’altro, dare via l’amore. Darlo via tutto.

Piccolo o grande che sia.

Il mio è piccolo, certamente. Ma non serve temere il confronto.

Quando avrò speso il mio piccolo amore, a mani vuote potrò finalmente ricevere il Suo nel grembo.

Ricevere Cristo.

E, insieme a Sua Madre, generare l’Amore.

Buon anno dell’Amore a tutti!

sr. Erika di Gesù

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ultimo aggiornamento 02 marzo, 2009