dagli scritti di madre speranza

a cura di P. Mario Gialletti fam

 

“Il Tuo Spirito Madre”

Madre Speranza di Gesù Alhama Valera nata il 30 settembre 1893 a Santomera morta in Collevalenza l’8 febbraio 1983. Fondatrice delle Ancelle e dei Figli dell’Amore Misericordioso e del Santuario di Collevalenza

È in corso il Processo canonico per la sua canonizzazione e il 23 aprile 2002 la Chiesa l'ha dichiarata venerabile. 

In questo anno celebriamo il 50° anniversario della erezione canonica del Santuario dell’Amore Misericordioso in Collevalenza; riproponiamo alcuni brani degli scritti della Madre sul santuario.

 

 

Madre Speranza

Alcuni scritti della Madre che accompagnano i primi anni del Santuario

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30/09/1959: 66° compleanno della Rev.ma Madre

Quest’anno la festa della Madre assume una caratteristica nuova.

La celebriamo a Collevalenza e coincide con l’inaugurazione del primo Santuario all’Amore Misericordioso in Collevalenza. La vecchia Cappella dell’Istituto è stata rimessa a nuovo.

Nell’Abside, in alto troneggia il nuovo Crocefisso dell’Amore Misericordioso, l’Abside è stata rivestita tutta con pannelli di legno prezioso, legno padouck, dell’Africa equatoriale francese, intramezzato da strisce di frassino bianco. Tutto il lavoro in legno è stato offerto da una miracolata, guarita da tumore maligno. Il disegno è dell’arch. Zanetti di Perugia. Tutto il lavoro è venuto a costare circa un milione e seicento mila lire.

I dodici candelieri dell’Altare sono in bronzo tirato, opera della ditta Vitali di Foligno; così i dieci vasi per i fiori, sempre in bronzo tirato, offerti dalla ditta Salici. Il pavimento è in mattoni pressati della Manetti di Impruneta (Fi). Il Presbiterio è ricoperto per intero da un nuovo tappeto. Ardono davanti all’Amore Misericordioso più di cento ceroni.

Sono presenti tutte le Suore di Roma, Todi, Fratta, Perugia con tutte le bambine delle rispettive Case. I Padri sono presenti quasi tutti, con i seminaristi e gli apostolini. Si celebrano tutte le SS. Messe all’Altare Maggiore fino a mezzogiorno; a mezzogiorno si comincia a celebrare anche agli altri altari per mancanza di tempo. Si sono celebrate 17 Sante Messe.

Subito dopo la S. Messa delle ore 6, la Madre parla alle Suore e ai Padri.

Ricorda alcune giornate memorande per la storia del Santuario e della Devozione all’A.M.,

• quando nel 1930 il Signore le chiese di diffondere tale devozione, di fondare le due Congregazioni, di farlo conoscere non più come giudice, ma come un padre amoroso;

• quando S.E. Mons. Traglia la incoraggiò ad alzare in Roma nella Cappella il Crocefisso dell’Amore Misericordioso;

• la giornata triste, quando dal S. Offizio era trapelata la notizia che presto sarebbe stato tutto soppresso e sospesa tale devozione, mentre nel 1949 la stessa devozione fu approvata con l’approvazione pontificia della Congregazione medesima;

• la perplessità della Madre alla vigilia della vestizione dei primi Fam (13.08.51) perché pensava che il primo Fam sarebbe stato un Vescovo o almeno un Monsignore, e invece il Signore aveva scelto solo un aviatore;

• altra giornata triste quando l’Arcivescovo di Fermo, Mons. Norberto Perini, dovette dirle: "Madre non posso far più niente per la sua Congregazione... so che tra poco dovrà essere tutto disciolto...". Era solo un falso allarme.

• finalmente il 28-9-1959 l’assicurazione del Ecc.mo Vescovo di Todi per la erezione a Santuario della Cappella dell’Istituto a Collevalenza, e il giorno 30 la inaugurazione del medesimo.

Nel primo pomeriggio, alla sala del teatrino, ha luogo un trattenimento in onore della Madre, preparato con tanto amore un po’ da tutti: Padri, Suore, seminaristi, apostolini, bambine delle varie case.

Alle 16 ci portiamo tutti nel Santuario per attendere l’arrivo di S.E. il Vescovo di Todi. Troviamo il Santuario già gremito di pellegrini venuti da Assisi, Perugia, Terni. Intorno alla balaustra, i malati, alcuni sulle carrozzelle. Si prega e si canta all’Amore Misericordioso. Si offrono altri sei ex-voto per grazie ricevute: Madre Carità EAM, Baldelli Francesco, Valentini Raffaele, Brozzo Ruggero, Conti Tecla, Castellani Giuseppe e Oliva.

Il Padre Alfredo celebra la Messa Vespertina e lo stesso Ecc.mo Vescovo di Todi parla ai presenti e al termine della S. Messa benedice la nuova immagine dell’A.M., il nuovo Crocifisso. Segue il canto del "Te Deum" e la Benedizione Eucaristica impartita prima singolarmente ai malati presenti, poi a tutti i fedeli. Dopo la Benedizione la Madre si intrattiene con i pellegrini, soprattutto con i malati per i quali ha parole di conforto. (Dal Diario – Documento 06307f del 30/09/1959).

02.03.1953

Ti offro, o Signore, la mia vita, le mie opere, le mie sofferenze e tutti gli sforzi che io, con il tuo aiuto, potrò fare per vincere e dominare la gola, la superbia, la ira, la impazienza fino ad acquistare lo spirito di mortificazione e di mansuetudine; Ti offro, signore, la Comunione e la Messa di oggi supplicandoti di concedermi queste grazie che tanto desidero solo per una maggior gloria della santissima Trinità, per il trionfo della devozione all’Amore Misericordioso, per la gloria del tuo Santuario… (El pan 20, circ 446).

28.12.1959

Dite a quelle figlie (è un messaggio alle Figlie di Spagna) che questa loro madre prega tantissimo per loro; dite loro che le sta aspettando in questo Santuario dove ha conosciuto come mai l’amore e la misericordia del Padre; dite loro che di notte e di giorno sto pregando per loro, come prego per tutti e per ognuno dei miei figli. (El pan 21 56).

01.03.1960

Vedo che a tutti voi preoccupa molto la salute di questa vostra madre e vedo con quanta insistenza e forza state chiedendo al buon Gesù per me una salute buona e forte. Non perdete il tempo in chiedere questo; chiedete invece per me con tanta insistenza e intensità la grande grazia che io sia capace di non amare altra cosa che non sia fare la volontà del buon Gesù, a qualunque costo. E oggi per me la Sua volontà è quella di lavorare per fare grande questo Suo santuario in modo che gli uomini arrivino a conoscere il buon Gesù non come un giudice severo e duro che aspetta il momento della nostra morte per fare giustizia ma come un vero padre, che, proprio perché è giudice giusto, ci giudicherà con amore, con misericordia e compassione.

Oggi vi sto scrivendo dopo aver ricevuto una grande grazia che mi fa sentire fuori di me e della quale vi informo perché possiate aiutarmi a ringraziarne il buon Gesù. Il giorno 3 febbraio L’Osservatore Romano riportava la notizia che il Papa aveva dato disposizione che quest’anno fossero inviati ai Santuari più celebri di tutte le nazioni i ceri a Lui regalati il giorno della Purificazione e da Lui benedetti.

Per me, in quel momento, figlie mie, il Santuario più grande e poderoso del modo era il Santuario dell’Amore Misericordioso e ho avuto l’ardire di scrivere al santo Padre supplicandolo di voler concedere la grazia di destinare a questo santuario uno di detti ceri. Da quel momento non ho smesso di chiedere al buon Gesù questa grande grazia e il pomeriggio del giorno 26 mi dice padre Gino che gli hanno telefonato da Roma che lo stesso Santo Padre ha destinato uno dei ceri al Santuario dell’Amore Misericordioso.

Solo Gesù conosce la emozione che questa notizia ha prodotto nella mia povera anima; io, per quante parole dica, non sarò mai capace di spiegarla. (El pan 20, circ. 658)

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ultimo aggiornamento 30 marzo, 2009