DAL SANTUARIO DI COLLEVALENZA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

P. Alberto Bastoni fam

Marzo 2009

 

Voce del Santuario

 

Rinascita

Gli eventi di questo mese sono stati misteriosamente accompagnati dal risveglio della natura... natura che si riveste di vita nuova dopo la morte apparente della stagione invernale.,... l’ultima parola è la vita!

La primavera, continuazione dello Spirito procreatore fa sì che anche noi ci sentiamo chiamati ad uscire dal torpore delle nostre gelide e oscure notti... ci sentiamo chiamati ad esplorare nuovi orizzonti... a liberarci delle nostre fragilità e a ritrovare la passione per le cose quotidiane... il sorriso... la cordialità..la fiducia... e, la Chiesa, con l’ascesi quaresimale, ha predisposto il nostro animo a vivere in pienezza il mistero della Pasqua. In questo cammino la Chiesa ci ha resi consapevoli che il Signore stesso dona efficacia alla nostra penitenza trasformandola in azione liturgica.

Anche nel nuovo stile che la vita moderna impone abbiamo riscoperto quanto risuonano attuale le parole-chiavi della Quaresima: preghiera, digiuno, carità.

La liturgia come sempre, ci ha portati per mano..e la colletta del giovedì dopo le Ceneri è stato il programma di ogni nostra giornata: "Ispira le nostre azioni, Signore, e accompagnale con il tuo aiuto, perché ogni nostra attività abbia sempre da te il suo inizio e in te il suo compimento".

Per nessuno è mancata l’occasione per esercitare l’elemosina e per comprendere che la carità è più autentica quando porta il segno della rinuncia personale.

Abbiamo preso coscienza della nostra fame..fame di ascoltare la Parola del Signore perché "non di solo pane vive l’uomo..."

Connesso alla Parola abbiamo scoperto il silenzio... silenzio che ci ha permesso di risalire alla sorgente e di rimetterci in comunione con Dio.. "Senza il silenzio tutto scolora" (R. Guardini).

Con Maria al tempio dell’ Amore

Evento degno di essere messo in primo piano -anche perché verificatosi il primo giorno di questo mese - è stata la celebrazione conclusiva della Visita Pastorale che si è tenuta nell’unità pastorale S. Benigno, comprendente Collevalenza e di cui vi ho parlato anche nella scorsa rubrica di febbraio. Domenica primo marzo, partendo dalla chiesa parrocchiale, è stata portata processionalmente in Basilica l’immagine della Beata Vergine di Lourdes, che accompagna la Visita Pastorale diocesana. Uno stuolo di fedeli provenienti da tutte le 5 parrocchie che costituiscono l’unità pastorale ha riempito l’aula sacra dove S. E. Mons. Giovanni Scanavino ha presieduto la celebrazione eucaristica. Al termine della celebrazione il Vescovo ha pronunciato l’atto di consacrazione delle famiglie alla Madonna.

Riporto alcune frasi del discorso di saluto e di ringraziamento che P. Quinto ha rivolto al Vescovo: «E’ stato un piacere e una sorpresa per tutti vedersi vicino il Pastore e poterlo salutare e ascoltare. Tutti hanno vissuto questo avvenimento con senso di vera fede accompagnata dalla gioia di essere confermato nella fede cristiana così tentata e messa alla prova da tanti fatti di cronaca…. Grazie per questa visita.. Abbiamo sperimentato da vicino la fede dei nostri anziani e infermi ancorati alla loro fede di lunga prova e di lunga fedeltà, che si può riassumere in questa domanda e risposta: "Come va?". – "Ringraziamo il Signore". Condensato di amore e fiducia nella forza della Croce. Grazie della Visita che ci ha aiutato e ci aiuterà ancora nelle nostre riflessioni per fomentare e motivare ancor più la nostra unità che scaturisce ogni settimana dalla EUCARESTIA ricevuta e distribuita. Parola d’0rdine lasciata anche ai nostri bambini: MANGIARE, BERE e DISTRIBUIRE. Questi verbi li intende chi sinceramente vive l’Eucarestia ogni Domenica convocato dalla Parola e Nutrito dal Pane e dal Vino che ci fa rivivere l’unità della FAMIGLIA CRISTIANA attorno alla stessa mensa, riuniti come fratelli insieme allo stesso Padre di tutti, Amore Misericordioso. Coincide questa Visita anche con la Celebrazione del Giubileo del Santuario dell’Amore Misericordioso perché proprio 50 anni fa Madre Speranza, obbediente al Buon Gesù riceveva dal Vescovo di Todi Mons. Alfonso Maria De Sanctis l’approvazione che erigeva questa Opera grande come la vediamo noi ora al Santuario di Gesù Amore Misericordioso. Un titolo che farà epoca e sarà di richiamo unico al mondo nel vedere Dio come Padre, non come Giudice, ci ha comunicato M. Speranza. Abbiamo bisogno di un Padre, perché abbiamo bisogno della Famiglia, naturale e insostituibile nido dell’amore custodito e nutrito di fedeltà. Avremo modo di riflettere sul significato di questa Visita Pastorale, sui suoi contenuti e finalità, per viverli meglio nel concreto del nostro vivere cristiano. Ce n’è per tutti… UNIONE FRA NOI – TESTIMONIANZA – CARITÀ – COLLABORAZIONE – E ANCHE PERDONO PER LE NOSTRE DEBOLEZZE….».

Mendicanti d’amore

Nei giorni 28 Febbraio – I marzo presso la Casa del Pellegrino si è tenuto l’incontro con i capigruppo che con una certa frequenza da diversi anni, o anche da poco tempo, organizzano pellegrinaggi presso il nostro Santuario. L’invito è stato finalizzato sia alla conoscenza personale sia ad un momento di confronto fra quelle che sono le esigenze che i pellegrini evidenziano e ll’organizzazione del Santuario. Hanno aderito al nostro invito circa una trentina di capigruppo i quali nel presentarsi hanno raccontato la loro esperienza personale e di come si sono trovati a vestire i panni di organizzatori di pellegrinaggi ed in particolare per Collevalenza. La motivazione comune a tutti che è emersa è quella di essere stati loro per primi a venire al Santuario (molto spesso anche per una "casualità") restandone talmente colpiti da divenirne promotori. Nel corso dei due giorni di incontro si è riflettuto sul valore del Pellegrinaggio e sulle finalità che questo deve avere, sulla realtà del Santuario e più in particolare dell’Acqua e delle immersioni che regolarmente si svolgono durante l’anno e che hanno fatto registrare un notevole incremento di persone nel ultimi anni. Ai capigruppo è stato richiesto di poter sensibilizzare in anticipo, ove possibile, le persone affinché una volta giunti al Santuario possano fare veramente una esperienza di fede importante per la crescita spirituale di ciascuno e che sia quindi per tutti un momento di grazia.

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Con la ripresa a pieno ritmo delle attività del Santuario, in particolare l’apertura infrasettimanale delle Piscine, è aumentato anche il flusso dei pellegrini. Molti sacerdoti hanno accompagnato le loro comunità qui al Santuario, per vivere giornate di spiritualità quaresimale in preparazione alla prossima Pasqua. Il Centro Informazioni ha fatto davvero del proprio meglio per garantire a tutti i gruppi momenti di preghiera e di preparazione al sacramento della Riconciliazione, visite guidate, incontri di riflessione e catechesi. Devo dire con soddisfazione che si è cercato di soddisfare le esigenze di tutti in un clima di amorosa accoglienza e con uno spirito di evangelico servizio. Molta la gratitudine espressa da parte dei capigruppo e dei pellegrini stessi.

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Anche quest’anno la prof. Giuseppina Bruscolotti ha accompagnato un gruppo numeroso di studenti del quinto liceo di Todi qui al Santuario per far conoscere meglio sia il Luogo che per avere un incontro con p. Giovanni Ferrotti, già Rettore del Santuario, esorcista diocesano, che ha parlato ad essi sul suo servizio come esorcista e della sua attività di accoglienza di quanti pensano di essere disturbati dal demonio o da forze malefiche. Rivolgendosi ai ragazzi, molto attenti e incuriositi, ha rivolto loro un invito ad usare prudenza nell’uso di Internet o dei telefonini, mezzi usati anche al fine di adescare gente sprovveduta verso magia, sette sataniche o gruppi esoterici.

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Il gruppo dei Laici dell’A.M. della Traspontina (Roma) ha trascorso un fine settimana di ritiro presso il Santuario per riflettere sul significato della Quaresima come cammino di rinnovamento e conversione. P. Carlo Andreassi, nostro stimatissimo organista, ha condiviso con loro le due giornate di riflessione. Forse non tutti sanno che p. Carlo, oltre ad essere un raffinato musicista, è anche l’assistente nazionale dell’ALAM, Associazione Lai­­ci Amore Misericordioso, impegno che segue con attenzione e vera premura pastorale. La sua preparazione filosofico-teologica, intrisa di una forte e personale spiritualità, lo fanno apprezzare anche come guida spirituale. A lui un grazie doveroso soprattutto per il competente servizio di animazione che svolge nel Santuario, sia come musicista che come presbitero Figlio dell’Amore Misericordioso.

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Ringraziamo l’intera diocesi di Fiesole accompagnata dal parroco Don Dino che, anche sfidando la neve, hanno scelto Collevalenza, in particolare questo Santuario, per una giornata di preparazione alla Pasqua. Quanta gente, ma soprattutto… quanta misericordia! Davvero bello vedere così tante famiglie attente ad ascoltare la grandezza del messaggio del­l’A.M. Dall’entusiasmo con il quale sono ripartiti era chiaro che tutti avevano ricevuto!!!

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Segnalo la presenza di un pellegrinaggio proveniente da Bracciano. I pellegrini accompagnati dal giovane e zelante viceparroco don Emanuele, hanno vissuto una intensa giornata di spiritualità che ha riempito il cuore di tutti di tanta pace e di tanta grazia. In particolare quello di Don Emanuele, che si è sentito così attratto dall’Amore Misericordioso da volermi chiedere in dono il crocifisso che di solito porto al mio petto.. Non avrei potuto, ma nella sicurezza di rivederlo presto tra noi, gliel’ho donato come auspicio e profezia.. Chissà.. Il Signore può fare grandi cose!

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Dal Santuario della Madonna della Bozzola (Garlasco - Pv) è venuto, come ogni anno, un gruppo di circa 400 persone accompagnati da Don Gregorio per due intense giornate di spiritualità. E’ stato davvero bello vedere come tante persone, in particolare giovani siano motivate e contribuiscano ognuno con la propria esperienza a rendere tutto più bello per gli altri. Dopo una giornata di preghiera, di confessioni, di immersioni nelle Piscine del Santuario, hanno concluso la notte in una veglia eucaristica. Infatti proprio quella sera coincideva uno degli incontri organizzati per il giubileo del Santuario. Riporto per intero la testimonianza di uno di loro.

«Possiamo dire con certezza che l’elemento che è ha dominato nel ritiro di Collevalenza 2009 , è stata l’Acqua. Sappiamo tutti che l’acqua disseta, lava e si infila in tutti gli spazi, anche i più piccoli. Gesù al pozzo ha detto alla samaritana che noi dobbiamo dissetarci di quell’acqua che solo lui può darci. Questa, disseta la nostra anima, e riempie il nostro essere delle sue grazie. Quest’anno a Collevalenza siamo arrivati in 400. 200 partiti il venerdì a mezzogiorno, e poi raggiunti dal resto dei pellegrini che hanno viaggiato nella notte. Tutti noi però eravamo accomunati da una cosa, la sete, ma non la sete fisica, bensì sete della parola di Dio, sete di preghiera, sete di pentimento. Gesù ha cominciato a versare la sua acqua sin dalle prime ore del mattino , con il rito delle piscine, aperto dalle parole di padre Alberto che guidava la processione verso le vasche. Ci siamo immersi tutti nell’acqua fatta scaturire da Gesù servendosi della sua serva e fondatrice del santuario dell’Amore Misericordioso, ossia Madre Speranza. Questo rito dopo il pentimento e la confessione, per volontà dello stesso Gesù, lava via tutte le nostre pene derivate dai nostri peccati. Quindi è un vero e proprio tuffo nella misericordia di Dio. Al termine di questo momento molto forte Gesù ha continuato a versare la sua acqua viva, e lo ha fatto con le parole di don Gregorio nella catechesi ai giovani, e con i padri e volontari che guidavano tutti gli altri pellegrini con la visita al Santuario e alla preghiera. Si arriva così all’ora di pranzo, e anche qui Gesù ci disseta con la sua acqua spirituale prima di tutto per il meraviglioso servizio fatto dalle suore e dai volontari, che con sacrificio gioia e semplicità hanno edificato tutte le 400 persone in un clima di gioia vera, e poi perché in quel grande refettorio, prendeva vita il salmo 133 " ecco quanto è buono e quanto è buono e soave che i fratelli stiano insieme, là il Signore dona benedizione e vita per sempre". Insieme lo eravamo perché uniti in Cristo e si aveva la percezione di essere una famiglia di oltre 400 persone. Nel pomeriggio c’è stata la possibilità della preghiera personale visitando la tomba di Madre Speranza oppure di andare ad inginocchiarsi davanti a Gesù Crocifisso per presentare le proprie intenzioni di preghiera. Nel tardo pomeriggio prima della santa messa, nella sala convegni, tutti insieme abbiamo meditato attraverso le parole di don Gregorio la via Crucis. La giornata, intensissima, si è conclusa dopo cena in Basilica, dove i ragazzi del gruppo apostoli e servi di Maria, hanno animato la veglia di preghiera in occasione del cinquantesimo anniversario della erezione canonica del Santuario. La veglia è stata molto coinvolgente e ci ha portato a meditare sulla nostra situazione di peccatori e ha messo in luce il valore del perdono e della misericordia di Dio. Con Gesù esposto, la veglia si è conclusa con i canti di gioia dei ragazzi e dell’assemblea. Al termine di questa meravigliosa esperienza di fede ringraziamo il Signore e Maria per tutto quello che ci hanno donato anche tutti quelli che hanno reso questo pellegrinaggio e questa giornata così ben organizzata serena e gioiosa.»

Celebrazione giubilare

"…Cosí nel santuario ti ho cercato, per contemplare la tua potenza e la tua gloria" (Salmi 63, (62), 3)."…al risveglio mi sazierò della tua presenza" (Salmi 17 (16), 15).

Queste parole del salmista fanno ben comprendere quale fosse la partecipazione interiore dei fedeli dell’Antico Testamento che andavano al Tempio di Gerusalemme; in definitiva esse non sono altro che l‘espressione della preghiera di Mosè che chiede a Dio di poter contemplare il suo volto (Es. 33,11-23). Ognuno di noi entrando nella casa di Dio, dovrebbe esprimere lo stesso augurio del salmista: vedere "il volto misericordioso" di Dio e contemplare la sua "potenza" e la sua "gloria". Il santuario è anzitutto il luogo della memoria dell’azione potente di Dio nella storia, che è all’origine del popolo dell’alleanza e della fede di ciascuno dei credenti.

Nella tradizione biblica il santuario non è dunque semplicemente il frutto di un’opera umana, caricata di simbolismi, ma testimonia l’iniziativa di Dio nel suo comunicarsi agli uomini per stringere con loro il patto della salvezza. Il significato profondo di ogni santuario allora è quello di far memoria nella fede dell’opera salvifica del Signore. Nel corso delle iniziative per il 50°anniversario del nostro santuario, sabato 21 marzo si è celebrata una Liturgia della Parola in cui abbiamo voluto annunciare che il santuario è il luogo della permanente attualizzazione dell’Amore di Dio, che ha messo la Sua tenda in mezzo a noi (Gv. 1,14), nel santuario risuona così in modo sempre nuovo l’annuncio gioioso che Dio ci ha amati per primo e ci ha donato la capacità di amarlo. L’animazione della Liturgia è stata affidata ai giovani provenienti dal santuario della Madonna della Bozzola in Garlasco. Credo che a giudizio di tutti, non potesse andare meglio di così!

Professione Religiosa di Alina Gabriela Nicu

Oggi, mentre siamo sopraffatti dalle parole, ci colpisce profondamente la figura di Giuseppe...uomo del silenzio, la cui vita può risultare comprensibile solo se la guardiamo con gli occhi della fede; la tradizione popolare e pietistica ci ha sempre mostrato il buon vecchio falegname..quieto..pio...quasi passivo...eppure scopriamo un uomo pieno di passione, abitato anche lui da un mistero che lo conduce su strade umanamente impraticabili. Con i testi della Liturgia delle Ore e dell’Eucaristia abbiamo cantato le meraviglie di Dio compiute nel suo servo giusto, sposo di Maria e custode di Gesù. Come santa Teresa d’Avila che scriveva : " Non ricordo di aver mai chiesto qualche cosa a S. Giuseppe che non mi sia stata concessa", anche noi ci siamo affidati con fiducia alla sua sollecitudine di sposo e padre. E proprio in questo giorno, Mons. Domenico Cancian, Vescovo di Città di Castello, Figlio dell’Amore Misericordioso, ha presieduto la santa messa delle 17 durante la quale la novizia Alina Gabriela Nicu ha emesso i primi voti come Ancella dell’Amore Misericordioso, nelle mani di M. Speranza di Gesù Montecchiani, Superiora Generale EAM. P. Domenico nella sua omelia, commentando una frase della nostra Madre, ha augurato alla neo professa di poter piacere sempre al buon Gesù e che lui stesso la possa guidare con la sua divina bontà per essere sempre come il suo Cuore desidera. A suor Alina il nostro affettuoso ricordo orante perché il Signore le conceda di approfondire l’eredità spirituale di M. Speranza per mantenersi fedele alla missione e alla identità della nostra Famiglia dell’Amore Misericordioso.

Testimoni dell’Amore

La giornata del 24 marzo, nel ricordo del martirio del vescovo di San Salvador Oscar A. Romero (1980), è stata dedicata alla memoria dei missionari martiri. L’iniziativa della giornata è stata promossa dal Movimento giovanile delle Pontificie Opere missionarie italiane.

Il tema della XVII Giornata è stato " In catene per Cristo, liberi di amare".

In comunione con tutta la Chiesa ci siamo ritrovati per celebrare una giornata di preghiera e digiuno facendo memoria dei missionari martiri e di quanti sono stati uccisi solo perché incatenati a Cristo. Proprio la ferialità della loro fede rende questi testimoni delle persone imitabili. Anche il 2008 appena trascorso ha lasciato alla Chiesa un altro lungo elenco di sofferenze, di uccisioni, di violenze, di diritti negati spesso proprio a causa della appartenenza religiosa.

Dio si unisce agli uomini.. Eccomi Signore

La devozione dei fedeli ha creato attorno al sublime momento in cui Maria di Nazaret diede il suo assenso all’incarnazione del Verbo una fioritura di immagini e di racconti. Tra questi, il magnifico sermone di san Bernardo che supplica la vergine di dire il suo «si», mentre tutta la creazione e la storia sono come sospese al cenno delle sue labbra.. al cenno del suo cuore.. Con e come Maria, anche per noi non sarebbe possibile manifestare questo profondo assenso di tutta la nostra persona all’intervento della «grazia» se non fossimo capaci di accorgerci di qualcosa di più grande e di precedente al nostro assenso: l’«eccomi» di Dio che si fa presente in modo forte e intimo alla nostra vita tanto da assumere la nostra stessa natura, per divenire corpo della nostra anima e per essere così anima del nostro corpo. Nel clima liturgico dell’Annunciazione del Signore abbiamo dato l’ultimo saluto terreno alla nostra amata Suor Angela Gasbarro, i cui funerali si sono svolti proprio il 25 marzo nella cripta della basilica. Belle e profonde le parole di padre Sante che ha presieduto la messa e il rito esequiale. La vita di suor Angela -ha detto fra l’altro- si consumata all’insegna di quel «si» detto nel lontano 1941. Un si che l’ha unita definitivamente all’Amore Misericordioso e alla nostra cara Madre, totalmente dedita al Signore e ai fratelli nei diversi incarichi che l’obbedienza le ha affidato. "Eccomi, sono la serva del Signore": come Maria anche suor Angela ha dato la sua piena disponibilità al Signore, vivendo in atteggiamento di costante conversione e tensione verso la santità, attraverso uno stile semplice, umile, discreto e uno spirito di servizio pronto e generoso.

Come il chicco di grano

Anche l’ultimo fine settimana di marzo ha visto confluire al Santuario un numero decisamente alto di pellegrini soprattutto per la massiccia presenza di gruppi provenienti da Isola della Scala (Vr) e zone limitrofe. Anche qui inserisco la testimonianza di un pellegrino che esprime in maniera più adeguata e alla luce della sua personale esperienza ciò che ha potuto sperimentare nel nostro Santuario. « Gent.mo Rettore, vorrei esprimerLe un ringraziamento particolare per il sentimento di commozione e nello stesso tempo di gratitudine che ho provato partecipando alla S. Messa di domenica 29 marzo in occasione del mio pellegrinaggio a Collevalenza. Ho avuto quasi subito la sensazione di qualcosa di diverso fin dal momento in cui lei è sceso dall’altare per venirci ad accogliere, salutarci, benedirci uno per uno. Poi, dopo una omelia molto significativa carica di collegamenti all’ Amore Misericordioso e alla nostra cara Madre Speranza, ha letto una bellissima testimonianza insieme ad una poesia proprio su quel seme di cui parlava il Vangelo. Quel "piccolo" chicco di grano che, in questo Santuario è proprio in Cripta, dietro l’altare, a cui tutti noi affidiamo le nostre preghiere, speranze e confidenze!

All’interno di una Basilica stracolma di pellegrini regnava un grande silenzio, una delicata compostezza, una visibile commozione che potevo leggere nelle espressioni di coloro che mi erano vicino. Infine è stato davvero emozionante quando, prima della benedizione finale, ci ha salutati con calore ed affetto invitandoci di tornare nelle nostre città, nelle nostre case, nelle nostre famiglie certi di aver ricevuto a Collevalenza una carezza: la carezza dall’Amore Misericordioso. P. Alberto, lei ha proprio ragione; il meraviglioso "segreto" di Collevalenza è proprio riuscire a trasformare quel chicco di grano che abbiamo "gettato" in questi giorni nel nostro cuore in una bella spiga: LA SPIGA DELL’AMORE MISERICORDIOSO!

Grazie, grazie ancora!!

Davvero gradita la visita degli studenti del Preseminario san Pio X in Vaticano, che accompagnati dai loro formatori, hanno avuto anche un incontro con P. Giovanni, già parroco della basilica vaticana . Lo loro presenza in Vaticano ha una funzione specifica: essere servizio dei sacerdoti, che celebrano ogni giorno in Basilica, impegno è prezioso, anzi necessario come sottolineava Giovanni Polo II. Preghiamo il Signore che voglia far sentire a molti di loro la chiamata al sacerdozio. Abbiamo tanto bisogno di sacerdoti ben preparati, fervorosi, generosi: le necessità della Chiesa sono enormi, perciò è necessario un numero sempre più grande di operai nella messe del Signore, come Gesù stesso già aveva avvertito

L’angolo della Misericordia

Sottopongo dunque alla vostra riflessione questa piccola storia che mi ha particolarmente colpito:

 

 "Paolo, con la faccia  triste e abbattuta, si ritrovò con la sua amica  Carla in un bar per  prendere un caffè.

Depresso, scaricò su  di lei tutte le sue preoccupazioni... e  il lavoro... e i soldi... e i  rapporti con la sua ragazza... e la sua  vocazione!...

Tutto sembrava andar  male nella sua vita.

Carla introdusse la  mano nella borsa, prese un biglietto da 50 EURO  e gli disse: - Vuoi questo  biglietto?

Paolo, un po’  confuso, all’inizio le rispose: -

Certo Carla... sono 50 EURO, chi non li  vorrebbe?

Allora Carla prese  il biglietto in una mano, lo strinse forte fino a farlo diventare una piccola pallina.

Mostrando la pallina  accartocciata a Paolo, gli chiese un’altra  volta:

- E adesso, lo vuoi  ancora?

- Carla, non so cosa  intendi con questo, però continuano ad essere  50 EURO. Certo che lo  prenderò anche così, se me lo dai.  Carla spiegò il  biglietto, lo gettò al suolo e lo stropicciò  ulteriormente con il piede, riprendendolo quindi sporco e segnato.

- Continui a  volerlo?

- Ascolta Carla,  continuo a non capire dove vuoi arrivare, rimane  comunque un biglietto da 50 EURO, e finché non lo rompi, conserva il  suo valore....

- Paolo, devi sapere  che anche se a volte qualcosa non riesce come vuoi, anche se la vita ti  piega o accartoccia, continui a essere tanto  importante come lo sei stato  sempre...

Quello che devi  chiederti è quanto vali in realtà, e non quanto puoi  essere abbattuto in  un particolare momento.

Paolo si paralizzò  guardando Carla senza dire una parola, mentre  l’impatto del messaggio  entrava profondamente nella sua testa.

Carla mise il  biglietto spiegazzato di fianco a lui, sul tavolo, e  con un sorriso complice  disse:

-   Prendilo, prendilo, perché ti ricordi questo momento quando ti senti  male... ricordati che tu sei un figlio di Dio, amato da Dio, prezioso davanti a Dio e anche se le tue miserie sono tante e i tuoi peccati ti paralizzano tu vali davanti a Dio! La sua misericordia è la tua ricchezza!

Foto di gruppo

Visita Pastorale

Visita Pastorale

Da Napoli

Da Narni Scalo (TR) Da Venezia Da Mantova e Verona
Concelebrazione pellegrinaggio di Fiesole Da Fiesole Don Gregorio
Dal Santuario della Madonna della Bozzola (Garlasco - Pv) Da Bracciano (Roma)
Professione Religiosa di Alina Studenti del Preseminario san Pio X in Vaticano
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ultimo aggiornamento 15 aprile, 2009