la parola dei padri san Cirillo di Gerusalemme, vescovo
Dalle «Catechesi» di san
Cirillo di Gerusalemme, vescovo
(Catech. 16, sullo Spirito Santo 1, 11-12. 16; PG 33, 931-935. 939-942)L’acqua viva dello Spirito Santo
perché tutto ha bisogno dell’acqua. L’acqua è generatrice delle erbe e degli animali.«
L’acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna» (Gv 4, 14). Nuova specie di acqua che vive e zampilla, ma zampilla solo per chi ne è degno.Per quale motivo la grazia dello Spirito è chiamata acqua?
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Certamente
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L’acqua della pioggia discende dal cielo. Scende sempre allo stesso modo e forma, ma produce effetti multiformi. Altro è l’effetto prodotto nella palma, altro nella vite e così in tutte le cose, pur essendo sempre di un’unica natura e non potendo essere diversa da se stessa.•
La pioggia infatti non discende diversa, non cambia se stessa, ma si adatta alle esigenze degli esseri che la ricevono e diventa per ognuno di essi quel dono provvidenziale di cui abbisognano.Allo stesso modo anche lo Spirito Santo, pur essendo unico e di una sola forma e indivisibile, distribuisce ad ognuno la grazia come vuole.
“ Vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l’utilità comune. Voi siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte. (1 Cor 12, 6-7. 27) ” |
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E come un albero•
Lo Spirito appartiene ad un’unica sostanza, però, per disposizione divina e per i meriti di Cristo, opera effetti molteplici.• Infatti si serve della
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potere di scacciare i demoni, a un altro largisce il dono di interpretare le divine Scritture.• Rafforza la
temperanza di questo, mentre a quello insegna la misericordia.• Ispira a un fedele la pratica del
digiuno, ad altri forme ascetiche differenti.• C’è chi da lui apprende la saggezza
nelle cose temporali e chi perfino riceve da lui la forza di accettare il martirio.• Nell’uno lo
Spirito produce un effetto, nell’altro ne produce uno diverso, pur rimanendo sempre uguale a se stesso. Si verifica così quanto sta scritto: «A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l’utilità comune» (1 Cor 12, 7).Mite e lieve il suo avvento, fragrante e soave la sua presenza, leggerissimo il suo giogo. Il suo arrivo è preceduto dai raggi splendenti della luce e della scienza. Giunge come fratello e protettore. Viene infatti a salvare, a sanare, a insegnare, a esortare, a rafforzare e a consolare. Anzitutto illumina la mente di colui che lo riceve e poi, per mezzo di questi, anche degli altri. E come colui che prima si trovava nelle tenebre, all’apparire improvviso del sole riceve la luce nell’occhio del corpo e ciò che prima non vedeva, vede ora chiaramente, così anche colui che è stato ritenuto degno del dono dello Spirito Santo, viene illuminato nell’anima e, elevato al di sopra dell’uomo, vede cose che prima non conosceva.
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ultimo aggiornamento
14 luglio, 2009