festa del santuario a cura di Antonio Colasanto
Gesù crocifisso è il segno più evidente della paterna tenerezza di Dio
Nella Festa del Santuario
dell’Amore Misericordioso
ha presieduto la solenne concelebrazione il Card. Sergio Sebastiani
L
a solenne concelebrazione di domenica 27 alle ore 11,30 nel Santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza (PG) è stata presieduta da Sua Em.za il Cardinale Sergio Sebastiani. L’animazione liturgica è stata eseguita dal coro di Pesaro diretto dal M° Simone Baiocchi.Il Card. Sebastiani all’omelia ha detto:"La misericordia che celebriamo è la prova e la perfezione dell’amore di Dio per noi. Nei Vangeli numerose sono le espressioni dell’Amore misericordioso di Gesù e Madre Speranza ha seguito le orme del divino Maestro. Madre Speranza certamente fu segnata da quel fenomeno mistico del novembre 1927, certamente una visione, in cui Gesù Le si manifestò come Amore Misericordioso e le chiese di adoperarsi instancabilmente perché fosse conosciuto da tutti gli uomini non come un Padre offeso per le ingratitudini dei suoi figli, ma come un Padre buono e una tenera madre che non tiene in conto, che cerca di confortare, aiutare e rendere felici i suoi figli, che tutto perdona e con le braccia aperte accoglie quanti decidono di ritornare al Padre. E Madre Speranza, su indicazione divina venne qui, in Umbria, presso un bosco ove si cacciavano gli uccelli con una rete detta "il roccolo" per trasformarlo in una cittadella della misericordia del Signore, nel "roccolo" degli uomini che ritornano al Padre buono e misericordioso.
Qui tutto ci rimanda a quella formidabile esperienza mistica iniziale – ha sottolineato il Cardinale Sebastiani - vissuta da Madre Speranza per effetto della quale è stata capace di dare un senso alla propria vita, alla Congregazione delle sue Ancelle e dei suoi Figli, a questo Santuario e a tutte le opere che ha realizzato.
Non mancarono naturalmente ostacoli, maldicenze, invidia, tribolazioni. Madre Speranza, confidando sempre nel suo Buon Gesù, soffrì con umiltà, in silenzio e obbedienza totale offrendo formidabili prove del suo grande e profondo Amore per Dio e per la sua sposa, la Chiesa.
E tutto, qui, dalla diffusione della devozione all’Amore Misericordioso alla realizzazione di questo Santuario ha, poi, ricevuto il sigillo della Chiesa allorquando il 22 novembre 1981 Giovanni Paolo II, nella sua prima uscita dal Vaticano dopo l’attentato, è venuto pellegrino al Santuario dell’Amore Misericordioso, come Egli stesso ebbe a dire, per rileggere la sua Enciclica Dives in Misericordia e per proclamare la bontà e l’infinita misericordia di Dio.
Una Enciclica –ha sottolineato il Card. Sebastiani– dove la storia della salvezza viene illustrata come storia della misericordia di Dio Padre che permette che il Suo Figlio Incarnato sia immolato sulla croce per amore nostro.
Gesù crocifisso è il segno più evidente, è la prova della paterna tenerezza di Dio che in Cristo ci manifesta il suo immenso amore che ha per ciascuno di noi."
Il Cardinale inoltre nel corso della omelia ha ricordato gli anni difficili della fondazione delle diverse opere di Madre Speranza in Spagna e in Italia e dell’attiva ed efficace opera di carità svolta durante la Grande Guerra a Roma, in via Casilina, con la collaborazione delle sue Ancelle a favore dei feriti, degli sfollati, dei derelitti.
Vogliamo ricordare ancora che Giovanni Paolo II il 17 aprile del 1982, a ricordo della sua visita, ha elevato a Basilica minore questo Santuario, primo nel mondo, dedicato a Dio Amore Misericordioso che ci attende come Padre Buono a braccia aperte per darci il Suo perdono.
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ultimo aggiornamento
19 ottobre, 2009