Signore, Ti ringrazio perché mi hai dato un cuore per amare e un corpo per soffrire

Accettare di portare la propria croce è una decisione imprescindibile e da animi coraggiosi ma non è sufficiente prenderla una volta per tutte.

Portare o meglio "restare" in compagnia del proprio disagio o dolore, senza cercare in qualunque modo di liberarsene al più presto, è come fare un passo in avanti e per camminare un passo solo non basta.

La decisione di accettare la croce deve essere "ri-scelta" dalla nostra volontà momento per momento, ora, dopo ora, giorno, dopo giorno, proprio come passo, dopo passo, si cammina.

Non è facile perseverare in questo perché la quantità di pazienza in dotazione alla nostra natura umana, è sempre stata poca, mentre il progresso tecnologico ci abitua ad ottenere massima velocità di risultati (comunicazione, collegamenti, produttività) con sforzi minimi.

A chi è arrivato a questo punto, Madre Speranza suggerisce di guardare alla meta da raggiungere, così come si farebbe per continuare a camminare fisicamente anche se già stanchi e di approfondire il senso cristiano della sofferenza, per non lasciarsi scoraggiare.

"…Nei momenti di più difficile ascesa può venire lo scoraggiamento, la tentazione di abbandonare tutto e lasciarsi precipitare…Gesù nell’orto ci mostra come si può vincere in simili momenti difficili…l’anima oppressa dal dolore, dalla stanchezza e dalla tentazione esclama: Signore allontana da me questo calice! Ma subito aggiunge: No, Signore, no; avanti, saliamo. Si deve fare e lo voglio fare, perché Tu lo vuoi. Con uno sforzo coraggioso arriverò sulla vetta luminosa." (El pan 7, 543 e 545).

Maria Antonietta Sansone

Sia quest’acqua figura della Tua grazia e della Tua misericordia

 

14-5-1961

A mio marito, circa un anno fa, i medici avevano trovato un tumore maligno alla schiena che nessuna cura e nessuna operazione avrebbe guarito. Angosciata mi rivolsi allora a Madre Speranza che mi esortò ad avere tanta fiducia nell’Amore Misericordioso e a farne la Novena continuamente, e mi consegnò l’acqua dell’Amore Misericordioso che avrei dovuto fare bere all’ammalato durante la Novena. Con grande meraviglia dei medici il male è sparito e mio marito, completamente guarito, gode ottima salute.

Certificato medico: certifico che il Sig…in data 20-4-1960 è stato sottoposto ad escissione di una neoformazione del dorso, ulcerata e sanguinante, con adenopatia ascellare bilaterale. L’esame istologico ha dimostrato trattarsi di "melanoma amelanotico maligno".

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ultimo aggiornamento 17 novembre, 2009