(Ez.36, 26)
Signore, Ti ringrazio perché mi hai dato un cuore per amare e un corpo per soffrire
L’amore viene da Gesù ed è legato alla sofferenza.
C’è un passo negli scritti di Madre Speranza, dove lei stessa svela qualcosa del suo personale percorso spirituale. Parlando di sé come se riferisse l’esperienza di una terza persona, spiega che solo nella contemplazione del Crocifisso ha trovato la forza di accettare e sostenere con perseveranza, per lunghi giorni, una prova ingiusta e come proprio attraverso l’accettazione di tale prova, sia avvenuta in lei una trasformazione profonda: il dono del cuore nuovo in sostituzione di quello di pietra, di cui parla il profeta Ezechiele.
" Poco tempo fa parlando con un’anima innamorata di Dio, mi diceva che aveva molto sofferto per un castigo dei suoi superiori: ho sofferto molto, diceva, perché mi accusavano di cose che non avevo fatto, né pensato. La natura ribelle mi spingeva a difendermi, ma, fissando lo sguardo al Crocifisso, ho avuto la forza per sopportare. Mi sono trovata disprezzata da tutti, sola e senza affetto, privata anche delle cose necessarie, ma ero felice, molto felice, ma perseverando senza staccare lo sguardo dal Crocifisso che mi ha dato la forza perché nei sei mesi di prigionia – il castigo che mi avevano dato – non mi lamentassi minimamente; in tale situazione ho imparato ad amare". (da El Pan 5, 78-79)
L’incontro nella contemplazione con Cristo crocifisso non risponde ai nostri "perché?" sulla sofferenza, ma invita a seguirLo.
Maria Antonietta Sansone
Sia quest’acqua figura della Tua grazia e della Tua misericordia
Sofferente di reni e con febbre alta, prima di essere portata in ospedale perché medici specialisti intervenissero su un’ostruzione all’uretere, chiesi il viatico temendo un esito mortale perché in condizioni di particolare debolezza.
I miei parenti, intanto, si recarono a Collevalenza da Madre Speranza, la quale, unitamente alla promessa di preghiere, raccomandò loro di farmi bere molta acqua di quella che sgorga vicino al Santuario dell’Amore Misericordioso.
Così fu fatto e via, via che bevevo, cominciai a migliorare fino ad espellere due calcoli, uno dei quali di proporzioni considerevoli.
Oggi, a distanza di quindici giorni dall’inizio di quanto consigliato da Madre Speranza, sto per riprendere la mia normale attività in casa.
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ultimo aggiornamento
23 febbraio, 2010