2009 - 19 giugno - 2010 - ANNO SACERDOTALE
I Sacerdoti diocesani FAM di Ugento
Esperienza di fraternità sacerdotale nella Comunità di Ugento
Ci piace iniziare questa condivisione fraterna della nostra esperienza di sacerdoti diocesani fam, citando alcune espressioni della Madre Speranza, tratte dal suo diario. Ricordarne i sentimenti e i pensieri ci fa bene: " il fine principale di questa Congregazione è l’unione del clero diocesano con i religiosi, i quali devono porre tutto l’impegno e la cura nell’unirsi ai sacerdoti, essendo per loro i veri fratelli, aiutandoli in tutto, più con i fatti che con le parole". (El pan, 14,1)
Ben a ragione si può dire che l’unione del clero diocesano con i religiosi FAM è nel cuore del Buon Gesù e nell’amore oblativo della Madre.
Riteniamo che l’appartenenza alla famiglia religiosa dei FAM costituisca un grande dono di Gesù Sacerdote, Buon Pastore e Amore Misericordioso, per vivere con più radicalità le esigenze e gli impegni del sacerdozio ministeriale, esprimendo la carità pastorale nello stile di una fraternità che si impegna a fermentare la vita del presbiterio diocesano.
La volontà di "essere comunione" e "fare comunione" in Cristo, è il fondamento e il terreno fecondo che indubbiamente può favorire tutte le occasioni di incontro, che vanno dal momento formativo (di riflessione, di approfondimento dell’identità sacerdotale) a quello della preghiera in comune, della collaborazione pastorale, della condivisione della mensa e di particolari eventi festosi.
L’ ESSERE, l’ESSERE CON, l’ESSERE PER, a cerchi concentrici costituiscono ontologicamente la nostra identità umana, cristiana e sacerdotale (essere), l’appartenenza, per dono di Dio, alla Famiglia dell’Amore Misericordioso (essere con), la missione comunitaria di aiuto al presbiterio diocesano (essere per).
"Essere con " altri presbiteri chiamati a vivere lo stesso carisma, aiuta maggiormente, e il reciproco arricchimento e condivisione stimola a crescere, come uomini e come sacerdoti, in uno stile di comunione fino al punto da suscitare in chi ci vede l’ammirata esclamazione "Guardate come si amano!"
Circa la considerazione che i Vescovi diocesani (Mons. Miglietta, Mons. Caliandro e attualmente Mons. De Grisantis) e il Presbiterio hanno verso di noi, non abbiamo incontrato ostacoli, anzi hanno favorito, incoraggiato e ammirato questa esperienza nella Diocesi.
Ugento, luogo e memoria storica del compianto don Leopoldo, è ordinariamente la comunità di riferimento. Don Stefano è il Parroco e vive insieme alle tre Ancelle dell’Amore Misericordioso, la cui comunità si è costituita qualche anno prima della morte di don Leopoldo.
La Comunità ugentina FAM – EAM , compatibilmente con gli impegni pastorali, si incontra ogni mercoledì, alternando la formazione dei professi juniores, la formazione della comunità coinvolgendo le fraternità sacerdotali presenti in diocesi e, infine, la formazione permanente con le EAM.
Nell’ambito della Chiesa Diocesana noi sacerdoti FAM abbiamo scelto la disponibilità piena sostenuta dalla preghiera, dall’incoraggiamento e dall’affetto fraterno di tutta la Congregazione. E ci sforziamo, ciascuno a suo modo e con tutti i limiti umani, di essere nel presbiterio diocesano fermento di comunione anzitutto con una presenza cordiale, serena, accogliente, costruttiva, facendo tesoro di tutte le circostanze che si presentano e le opportunità che ci vengono offerte e gli incarichi che il Vescovo ci affida.
Siamo consapevoli che sono da considerare momenti forti in cui si alimenta la comunione presbiterale, i Ritiri Spirituali mensili (con il pranzo conclusivo offerto dal Vescovo), gli incontri di aggiornamento, quelli della formazione permanente del clero giovane, le riunioni di lavoro pastorale (Consiglio Presbiterale e Vicarie Foranee), i Convegni Pastorali di Programmazione e di Verifica.
Se è vero che la comunione presbiterale vive del respiro di tutti i sacerdoti, noi FAM cerchiamo di animare con il nostro contributo tutte le occasioni di incontro per un reciproco arricchimento e perché ognuno tragga edificazione dall’impegno degli altri.
Siamo consapevoli, inoltre, che noi FAM più di tutti, nella Chiesa del Terzo Millennio e all’interno delle nostre comunità, dobbiamo incarnare la spiritualità della comunione: dono e sfida che nasce dal carisma congregazionale.
Ci permettiamo, in conclusione, di fare un augurio a noi e a tutta la Famiglia Religiosa: se la spiritualità di comunione, con tutto il variegato ventaglio di manifestazioni che Papa Giovanni Paolo II° ha bellamente richiamato ai nn. 43-45 della Novo Millennio Ineunte, ispira già le nostre intenzioni, anima i nostri progetti pastorali e promuove le nostre comunità, gioiamo due volte e lodiamo il Signore, ma se ancora resistiamo o facciamo fatica gioiamo una sola volta e, confidando nella misericordia del buon Gesù, prendiamo il largo e da oggi stesso convertiamoci alla comunione, impegnandoci a fare di più e meglio per l’avvenire.
La Comunità di sdfam (sacerdoti diocesani Figli dell’Amore Misericordioso) in Ugento riunisce attualmente cinque sacerdoti della diocesi: Rocca don Stefano, Morciano don Gino, Caputo don Angelo, Nuzzo don Beniamino e Zecca don Paolo Enzo). L’esperimento iniziò nel lontano 1973 con Don Carmelo Cazzato († 2008) e nel 1986 con don Leopoldo De Giorgi († 1999).
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ultimo aggiornamento
26 aprile, 2010