P A S T O R A L E
g i o v a n i l e p a s t o r a l e g i o v a n i l e
Sr. Erika di Gesù, eam
"O voi tutti assetati, venite all’acqua,
voi che non avete denaro, venite,
comprate e mangiate; venite, comprate
senza denaro, senza pagare, vino e latte"
(Is 55,1)
Tutto per Amore
Carissimo figlio, figlia…
(ciascuno ripeta il proprio nome: è Dio che parla!)Il povero, il vecchio, il bambino… tutti camminano, figlio mio! (figlia mia!)
Lo so, forse non sei abituato. Vivi seduto. Spesso hai in mano il Nintendo e credi di muoverti, ma in realtà, è solo un lieve ticchettio di pollici sulla tastiera, lo sguardo fisso sullo schermo. Immobile.
È ora di alzarsi. Svegliarsi dal sonno; alzare gli occhi.
Cammina e dormi per terra, bambino mio!
In compagnia dei ragni, forse, o di qualche scarafaggio, mie creature. Il corpo: spalmato sulla polvere del pavimento. Sull’erba di un prato, nella sosta del viaggio.Quando cammini, l’effetto Rallenty sulla vita è assicurato: ti sembra di non arrivare mai alla meta.
Infatti, non sei tu che cammini verso la meta. È la meta che ti cammina incontro.
Anche le campane del Santuario ti hanno raggiunto con i loro rintocchi e hanno suonato per te, senza che tu potessi immaginarlo o averlo previsto!
Io ti stavo aspettando.
E mentre aspettavo, ti venivo a cercare.
Ero lì, nel dolore che hai provato. Quando stringevi i denti sotto il peso dello zaino.
Nelle vesciche ai piedi, aperte e chiuse.
Nelle amicizie ferite, perché ferito e deluso nell’amore, magari ti accorgi di me, che ti amo gratis.
Tu assetato del mio amore, anche se non lo sai e a volte non lo vuoi.
Io assetato del tuo amore, come mendicante.
Quante occasioni perdute, figlio mio! Per te, ovviamente… non per me.
Non ti accorgi che sono maestro nel trasformare le occasioni perdute in pozzi di misericordia?
Spesso mi sento Amante tradito! Le tue vie non sono le mie vie.
Il mare della tua vita è inquinato dai veleni della violenza e dell’orgoglio.
Eppure ne vai fiero e ti gonfi tutto, come un bambino troppo piccolo per accettare la correzione.
Mentre io correggo chi amo. E per vincere la tua testardaggine, sono costretto a immergermi con te, nel tuo male, in un amore più grande della morte.
Per camminare ci vuole fede. E per avere fede, bisogna mettersi in via.
Cammina, figlio mio!
Dalla Fonte che ti ha generato alla fonte che vuole lavare i peccati, sciogliere i vizi, diluire le paure.Cammina e bagna di sudore la tua fronte.
Sempre le cose difficili si ottengono con grande fatica. Percorri quei cento passi che porteranno anche te, come Paolo di Tarso, a versare la vita.Anche la tua bella testa un giorno, cadendo a terra, farà sgorgare fontane di grazia, mentre pronunci il mio Nome.
Cammina e solleva lo sguardo.
Accendi gli occhi, così puoi vedermi, come Lampada che illumina la strada, la notte più oscura. Impara dai girasoli e vòltati finalmente verso di me.Io sono l’alba di ieri e quella di oggi, sempre nuova.
Cammina nella debolezza senza scoraggiarti.
Dietro la croce. E non prendertela con me, quando ti stanchi. Cammino al tuo fianco e porto il peso maggiore. La tua croce è la mia.Cammina nella fede.
Anche il vento e il mare mi obbediscono. Perché hai paura? Pensi di essermi indifferente? Soltanto perché sono tranquillo nella tempesta della tua inquietudine? Poggia la testa sul mio cuscino, poggia la testa nel mio grembo e dormi tranquillo anche tu!Io ci sono.
Cammina in silenzio, ascoltami e rispondimi.
Ti chiamo alla vita, rispondimi!Ti chiamo all’amore casto, rispondimi!
Ti chiamo a dare testimonianza, sii mio testimone!
Ti chiamo alla santità, nel matrimonio, nella vita consacrata, nel sacerdozio. Le nostre sorelle Clarisse, a Montecastrilli, ci hanno detto che scegliere Gesù come Unico Bene della vita è bello e liberante.
Ti chiamo nella Famiglia del mio Amore Misericordioso. Rispondi "Sì!".
Ti chiamo a lavorare, a fare la passata di pomodori a San Faustino, in ascolto dei miei figli feriti.
Saranno loro i tuoi migliori maestri, perché stremati dalla fuga, hanno imparato a rispondere. A non fuggire la responsabilità dell’amore concreto, quello che si sporca le mani per gli altri.
Cammina e lava i piedi dei miei figli.
In te e in ciascuno di loro vibra il mio respiro.Tu e ciascuno di loro siete impastati con l’acqua del mio Spirito.
In te risplende la mia immagine. Anche quando fosse deturpata dalla dipendenza, dal tradimento, dalla menzogna, dal ladrocinio… Ricordi? Ho lavato i piedi anche a Giuda. Anche a lui ho offerto il Pane del mio amore.
Se vuoi essere in comunione con me, con i tuoi fratelli, lasciati lavare i piedi!
In quel catino d’acqua sporca, che ha lavato i tuoi piedi, potrai scorgere il mio vero Volto.
Il vero volto dei fratelli. Il tuo.
Cammina e anche tu vedrai il pozzo del mio Amore Misericordioso.
Il Pozzo sono io. E il pozzo sei anche tu. Dammi da bere! Ho sete!Nessun altro potrà darmi acqua da bere al tuo posto! Ed io voglio dissetare proprio te.
Ti sto aspettando, seduto sul Pozzo come su un trono.
Non essere stolto! Porta nel cammino la mia acqua e l’olio che io ti darò, in piccoli vasi.
Guarda, l’orizzonte si avvicina e si apre all’eterno.
Io ti sarò accanto dovunque andrai. Per tutto il tuo viaggio sarò con te.
Ti amo, figlio mio!
Io Sono tuo Padre. Tua Madre. Tuo Fratello. Il Compagno più fedele del tuo pellegrinaggio.
Il tuo Fidanzato. Il tuo Sposo. L’Acqua viva. L’unica che può estinguere la tua sete.
Bevi e cammina!
P.S. Questa lettera è indirizzata in particolare ai giovani che hanno partecipato al Campo itinerante da Roma a Collevalenza, "Sui passi di Madre Speranza", dal 9 al 15 agosto 2010, vissuto nel giubileo dell’acqua del mio Amore Misericordioso. I giovani provengono in maggioranza dalla Parrocchia di San Pio X di Caltanissetta, da Roma, Viterbo, Castel Todino (PG) e Padova…
È indirizzata inoltre alla Famiglia religiosa che ha organizzato il cammino, ai lettori della Rivista… e a tutti i miei figli!
Redazione della lettera: a cura di sr. Erika di Gesù,
per la Pastorale Giovanile della Famiglia Amore Misericordioso.
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ultimo aggiornamento
02 settembre, 2010