DAL SANTUARIO DI COLLEVALENZA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

P. Alberto Bastoni fam

Settembre 2010

 

Voce del Santuario

 

Una storia d'Amore

... anche gli ultimi pellegrini sono andati via ... cammino solo attraverso questi corridoi vuoti ... tutto tace ... eppure mi sembra di sentire ancora il profumo lasciato dalla madre ... il profumo della santità ... il profumo di chi ha saputo asciugare le lacrime degli ultimi ... di chi ha saputo caricarsi delle sofferenze dei pellegrini e le ha portate qui, Gesù, ai tuoi piedi ... intercedendo e pagando di persona ... offrendo se stessa ...

Qui sento palpitare il cuore di Dio e sento svanire il mio vagabondare nel buio ... oh, Padre buono, che ami senza misura ... in modo illogico ... talvolta in modo ingiusto ... tu che sai attendere ... tu che dai fiducia e libertà ... tu che sei tenero come solo una madre sa essere ... hai voluto questa casa ... e ti sei scelto i tuoi figli per renderli liberi, gioiosi ... amanti! sì, è festa!!! è la festa di sentire l’abbraccio di un Padre più grande del mio piccolo e stretto cuore ... di un Padre che raccoglie la mia debolezza, la mia fragilità, la mia malattia, che mi guarisce con la sua misericordia ... che mi redime con la croce, dove tutto il mio male sale e nel sangue di Gesù si lava e trova il suo perdono ...

Padre, questo Amore è la mia continua conversione ... questo amore mi chiama e mi interpella non a dare misericordia ma ad essere io stesso misericordia ... questo amore nel confessionale non mi fa sentire meno peccatore di tanti pellegrini ai quali devo trasmettere il tuo perdono, ma mi fa ripetere ogni volta, nel segreto del mio cuore, "anch’io" ...

No, Signore, non so amare nemmeno quando voglio servire il mio prossimo ... nemmeno quando sento bruciare in me il mio sentimento che vorrebbe superare me stesso ... Infondimi l’amore ... tu che sei Amore ... fa’ che io dimentichi me stesso per essere un dono a tutti, per offrire senza pretendere nulla ... per capire che sei tu che scrivi la storia nella libertà delle mie scelte ... e scrivi una meravigliosa storia d’amore!

Settembre al santuario

Fra le celebrazioni del Giubileo in ringraziamento al Signore per il dono dell’Acqua del Santuario una delle più attese è stata la "Giornata regionale del malato" che il Consiglio regionale Unitalsi-Umbria ha stabilito di celebrare al Santuario di Collevalenza, il 5 settembre.

La giornata ha previsto una catechesi alla Casa del Pellegrino dettata da Padre Aurelio Pérez, Superiore Generale dei Figli dell’Amore Misericordioso e successivamente la Liturgia delle Acque in preparazione all’immersione. Mons. Giovanni Scanavino, Vescovo di Orvieto-Todi, ha presieduto una solenne concelebrazione in basilica alla presenza di molti pellegrini, diversamente abili e non , provenienti dalle diverse diocesi umbre.

Statua di Giovanni Paolo II

Una bella scultura in bronzo di Giovanni Paolo II "In cammino verso la casa del Padre", dello scultore tuderte Fiorenzo Bacci, dal 9 al 14 settembre 2010 è stata esposta sul sagrato della nostra Basilica, dove il papa celebrò la santa messa in occasione della sua prima uscita dopo l’attentato del 1980, per ringraziare l’Amore Misericordioso e per rileggere la sua grande enciclica "Dives in misericordia".

Le tappe di questo viaggio spirituale della statua previste dal Progetto "Totus Tuus" avranno termine quando sarà proclamato Santo e la statua, verrà portata a Roma, in Piazza San Pietro, accompagnata dai rappresentanti delle diocesi, dei Santuari e delle Parrocchie presso cui ha sostato.

Della scultura è prevista la riproduzione di nove copie che si vorrebbero collocare in tutti i Continenti e nei posti più significativi del pellegrinaggio terreno del Pontefice.

Le collocazioni sono da considerarsi quali antenne evangeliche che recepiscono e diffondono il messaggio di Giovanni Paolo II inciso in aramaico sullo stolone: "nolite timere, aprite le porte a Cristo".

Anniversario della illuminazione del pozzo

«Il 14 settembre 1960 alle 9,30 di mattina all’improvviso il pozzo si illuminò all’interno per alcuni minuti e tutti poterono vedere fino in fondo. Si scorse un rigagnolo fangoso che da una certa altezza si riversava sull’acqua sottostante rendendola torbida. In questo avvenimento la Madre scorse un segno: il pozzo del dolore, oscuro e melmoso, può rischiararsi e purificarsi; questo può avvenire o attraverso un pieno ristabilimento frutto dell’onnipotenza divina, o attraverso una esemplare e serena accettazione del proprio male, fino a fare propria l’eroica espressione di madre Speranza "ti ringrazio , o Signore, che mi hai dato un cuore per amare e un corpo per soffrire". Questa dunque la missione assegnata dalla Divina Provvidenza all’Acqua e alle Piscine del Santuario: illuminare il pozzo delle sofferenze umane con la luce radiosa della grazia affinché il malato possa sentirsi sempre oggetto della predilezione dell’Amore Misericordioso del Signore».

Martedì 14 settembre Festa della Esaltazione della Santa Croce, alle ore 17 in Cripta si è tenuta una solenne concelebrazione presieduta da P. Aurelio Pérez, Superiore Generale Fam, a cui ha fatto seguito una processione al Pozzo dove, si è reso grazie al Signore per questo dono straordinario della sua infinita Misericordia.

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SETTEMBRE - Pellegrinaggi al Santuario

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ultimo aggiornamento 22 ottobre, 2010