pastorale familiare a cura di Marina Berardi
Famiglia,
perla
preziosa
O
rmai prossimi al nostro consueto appuntamento del "Capodanno in famiglia", desidero condividere alcune riflessioni che ne stanno accompagnando la preparazione.La metafora scelta per quest’anno è quella usata da Gesù nel parlare di un grande tesoro, di qualcosa estremamente prezioso che non si può rischiare di perdere: una perla! È l’evangelista Matteo a narrarci di un "tesoro nascosto" e di una "perla preziosa" per i quali un uomo è disposto a vendere tutto, è pronto a qualsiasi sacrificio pur di averli1: ne va della felicità, della pienezza e della realizzazione della sua stessa vita. Ovviamente, il riferimento è a Gesù, vero Tesoro! É Lui la vera Perla, è la sua Parola, è l’avvento del suo Regno!
Solo chi trova questo Tesoro, chi incontra Gesù in maniera personale e lo scopre come proprio amico e salvatore avrà la forza e la gioia e di vendere tutto!
Nei giorni che trascorreremo insieme, ogni
famiglia sarà invitata a trasformarsi in un "mercante" in cerca di perle
preziose. Madre Speranza ci ricorda che ognuno di noi va in cerca di
qualcosa; c’è chi va in cerca di beni, magari apparenti come le ricchezze,
gli onori, il divertimento, il benessere e chi, come il mercante saggio e
prudente, va in cerca di beni reali quali le virtù2.
Ci immergeremo in profondità, nell’intimità di noi stessi, nel cuore della
nostra casa per lasciarci interpellare dalla domanda che la stessa Madre
Speranza ci pone: "Noi, fino ad ora, che perle abbiamo cercato?"
3.
Mi tornano in mente i tanti servizi della TV sul montepremi record dell’enalotto capace di far spostare anche persone di altre nazioni per "cercare" la fortuna o anche gli imponenti cartelloni pubblicitari con i quali si è voluto celebrare l’evento della grande vincita.
È vero, quando si scopre qualcosa di grande, di importante, di vitale si desidera partecipare ad altri la propria gioia perché anche questi possano condividerla e rallegrasi… ma c’è perla e perla e non dobbiamo dimenticare che ci sono anche perle false!
Oggi sono molte le persone che vanno in cerca dell’"affare", o come spiega P. Cantalamessa, di "assicurazioni" che mettano al riparo da possibili rischi, senza accorgersi del pericolo di perdere e fallire il motivo stesso dell’esistenza:
"Mi viene in mente quello che successe il giorno che finì la seconda guerra mondiale. In città i partigiani o gli alleati aprirono i magazzini delle provviste lasciate dall’esercito tedesco in ritirata. In un baleno la notizia arrivò nelle campagne e tutti di corsa ad attingere a tutto quel ben di Dio, tornando chi carico di coperte, chi con ceste di prodotti alimentari. Penso che Gesù con quelle due parabole voleva creare un clima del genere. Come per dire: "Correte finché siete in tempo! C’è un tesoro che vi aspetta gratuitamente, una perla preziosa. Non lasciatevi sfuggire l’occasione". Solo che nel caso di Gesù la posta è infinitamente più seria. Si gioca il tutto per tutto. Il Regno è l’unica cosa che ci può salvare dal rischio supremo della vita che è quello di fallire il motivo per cui siamo in questo mondo.
Viviamo in un società che vive di assicurazioni. Ci si assicura contro tutto. In certe nazioni è diventata una specie di mania. Ci si assicura anche contro il rischio del mal tempo durante le vacanze. Tra tutte, la più importante e frequente è l’assicurazione sulla vita. Ma riflettiamo un momento: a chi serve una tale assicurazione e contro che cosa ci assicura? Contro la morte? No di certo! Assicura che, in caso di morte, qualcuno riceverà un indennizzo. Il regno dei cieli è anch’esso una assicurazione sulla vita e contro la morte, ma una assicurazione reale, che giova non solo a chi resta, ma anche a chi va, a chi muore. "Chi crede in me, anche se muore, vivrà", dice Gesù. Si capisce allora anche l’esigenza radicale che un "affare" come questo pone: vendere tutto, dare via tutto. In altre parole, essere disposti, se necessario, a qualsiasi sacrificio. Non per pagare il prezzo del tesoro e della perla, che per definizione sono "senza prezzo", ma per essere degni di essi" 4.
Di solito la perla che vale veramente non si trova a buon mercato, ma esige perseveranza nella ricerca, attenzione, tempo, cura, preparazione… Ma quale non è la felicità dopo averla trovata soprattutto quando questo ha richiesto coraggiose "rinunce", fino alla decisione di "vendere tutto". È un donare tutto per avere tutto: qui è la vera gioia!
A ben guardare, come fa notare P. Cantalamessa, nella parabola del tesoro nascosto come in quella della perla preziosa "vi sono, in realtà, due attori: uno palese che va, vende, compra, e uno nascosto, sottinteso. L’attore sottinteso è il vecchio proprietario che non si accorge che nel suo campo c’è un tesoro e lo svende al primo richiedente; è l’uomo o la donna che possedeva la perla preziosa, e non si accorge del suo valore e la cede al primo mercante di passaggio, forse per una collezione di perle false. Come non vedere in ciò un ammonimento rivolto a noi, gente del vecchio continente europeo, in atto di svendere la nostra fede e eredità cristiana?" 5.
Continuando, potremmo dire: come non vedere in ciò un ammonimento rivolto a quelle famiglie che non si accorgono di custodire in sé un grande valore, fino ad arrivare al punto di svendere l’amore?
Per Madre Speranza, la perla preziosa rappresenta la carità, la regina di tutte le virtù che ogni cristiano è chiamato a praticare o, potremmo anche dire, quell’amore che ogni famiglia è chiamata ad incarnare. È ancora lei a ricordarci che il desiderio della perfezione, della santità, l’anelito di raggiungere la pienezza dell’amore "deve essere il tesoro nascosto e la perla preziosa che dobbiamo comprare, costi quello che costi"6.
La famiglia diventa "perla di Dio", "perla per Dio" ogni volta che al proprio interno lascia germogliare e crescere i valori autentici, lascia spazio alla Parola, proietta se stessa oltre il contingente, educa i figli al dono di sé e alla gratuità, ha come anelito la santità!
Questo invito arriverà ad ogni famiglia nel tempo forte dell’Avvento, dell’Incarnazione del Figlio che è venuto a portare sulla terra il regno di Dio e ad offrirci gratuitamente la salvezza. A ciascuno è offerto questo dono ed è lasciata la libertà di accogliere questo tesoro come la più preziosa delle perle.
1 Mt 13,44-46.
2 Cfr. El Pan 8, 782-786.
3 El Pan 8, 782-786.
4 Dal sito: www.qumran2.net
5 Dal sito: www.qumran2.net 6 El Pan 20, 559.
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ultimo aggiornamento
16 dicembre, 2010