Usino quest’acqua con tanta fede e fiducia ...
"…con tanta fede e fiducia…" (
El Pan 24,75)
L’invito alla fede e alla fiducia richiama l’esortazione contenuta in alcuni versetti del Salmo 95: "Non indurite il cuore come a Meriba, come nel giorno di Massa nel deserto, dove mi tentarono i vostri padri, mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere". (vv 8-9)
A Massa e Meriba, il popolo Ebreo, liberato dalla schiavitù dell’Egitto e in cammino nel deserto del Sinai verso la terra promessa, a causa della sete manca di fede e dubita della presenza provvidente di Dio, nonostante le molte evidenze già ricevute.
Egli ugualmente interviene in soccorso del popolo assetato facendo sgorgare acqua dalla roccia, (Esodo 17, 1-7) perché: "Quale padre tra voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra? O se gli chiede un pesce, darà una serpe? Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano" (Mt 7, 9-11)
Ma il cuore, che nella prova della sofferenza si indurisce, piuttosto che abbandonarsi nell’oscurità alla fede e alla fiducia, si impedisce di entrare in relazione con Dio, di scoprire interiormente il suo Amore e di sperimentarLo Padre. Ma è soprattutto di questo che abbiamo bisogno, più ancora che del benessere corporale.
Il prodigio più grande, allora, è quello che può avvenire nel cuore dell’uomo, quando riconosce Dio Padre buono.
"Chiedete e vi sarà dato…" (Mt 7,7 - Lc11,9) "Qualsiasi cosa chiediate al Padre nel mio nome, ve la darà…Chiedete e riceverete, in modo che la vostra gioia sia completa." (Gv 16, 23-24).
Maria Antonietta Sansone
... e si vedranno sempre liberati da gravi infermità
Nell’aprile del 1993 avrei dovuto operarmi all’addome perché avevo coliche continue.
Avevo già prenotato un pellegrinaggio in autobus a Collevalenza e chiesi al medico se potevo viaggiare, a causa dei miei continui dolori all’addome. Mi diede il permesso dicendo, però, che al ritorno avrei dovuto ricoverarmi subito in Ospedale.
A Collevalenza ho fatto l’immersione nell’Acqua del Santuario e successivamente ho sentito un forte calore nel corpo.
Già durante il viaggio di ritorno non avevo più dolori addominali e anche in seguito non ho più avuto coliche, tanto che fino ad oggi, giugno del 1998, non mi sono dovuta più operare.
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ultimo aggiornamento
19 aprile, 2011