P. Alberto Bastoni fam Aprile 2011
Un cuore grande come il mondo |
Benedetto XVI, 2 aprile 2008"La Santa Messa, come spesso ha ripetuto, era per lui il centro di ogni giornata e dell’intera esistenza… la realtà "viva e santa" dell’Eucaristia gli dava l’energia spirituale per guidare il Popolo di Dio nel cammino della storia… si è spento alla vigilia della seconda domenica di Pasqua… al compiersi del "giorno che ha fatto il Signore"… la sua agonia si è svolta tutta entro questo "giorno", in questo spazio-tempo nuovo che è l’ottavo giorno... voluto dalla Santissima Trinità mediante l’opera del Verbo incarnato, morto e risorto…".
L’ultima e significativa immagine che ci resta di Giovanni Paolo II è il libro dei Vangeli aperto sulla semplice bara e sfogliata dal vento… quel vento che ha sospinto i suoi passi per le strade del mondo... ha volato alto... ha preso il largo… il Vaticano gli stava stretto… molto stretto… per questo all’indomani della sua elezione ha scelto le strade del mondo con uno slogan decisamente dinamico "Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo"… il mondo è stato la sua "parrocchia"... come instancabile atleta ha portato la Chiesa verso le frontiere dell’impossibile, il sociale, l’impresa, l’economia, il lavoro, la vita, la morte, la pace, la solidarietà, la comunione, la missione. Tutto familiare e tutto urgente. Scrivendo messaggi, encicliche, documenti e inviando ovunque ambasciatori. I giovani la sua "corona"… li ha incontrati sempre e ovunque instaurando con loro un rapporto specialissimo che si è approfondito attraverso l’ideazione e la realizzazione, dal 1985, delle Giornate mondiali della Gioventù. No, non si vergognava di ritmare con le mani qualche canzone, di dondolarsi con i giovani seguendo il suono, di fare la hola con milioni di ragazzi… un Papa che ha saputo denudarsi dell’abito sacrale per condividere, anche attraverso la musica, attese, speranze e desideri delle "sentinelle del mattino", dei protagonisti del domani della Chiesa.
Ha cambiato la storia celebrando e consumando la sua esistenza terrena come una divina liturgia, e nel giorno dei primi Vespri della domenica della Divina Misericordia (ricorrenza fortemente voluta da lui!) ha raggiunto il cielo.
Felice e provvidenziale coincidenza per un uomo tutto di Dio che ha predicato il primato dell’amore e della misericordia, della riconciliazione e del perdono, della solidarietà e della pace. Nessuno di noi può dimenticare l’emozione della sua visita pastorale qui al Santuario il 22 novembre 1981.
Felice e provvidenziale coincidenza anche la scelta del 1° maggio per la sua beatificazione non solo perché è la domenica della Divina Misericordia ma anche perché è l’inizio del mese dedicato a Maria, di cui il pontefice era molto devoto.
A sei anni dalla sua scomparsa quel suo vivere la sofferenza aggrappato alla croce nella sua cappella, durante la Via Crucis al Colosseo, otto giorni prima della morte, resta per me, da lui ordinato sacerdote ventidue anni fa, un vero, autentico e vivo testamento spirituale.
Celebrazioni ed eventi |
Corso Fidanzati
Sabato 10 aprile, presso la casa del Pellegrino, ha avuto inizio il corso di preparazione al matrimonio, un cammino nella verità, che, tappa dopo tappa, aiuterà i futuri sposi a costruire la casa sulla roccia. Una casa in cui, nonostante le carenze, le fragilità, le ferite, i due saranno uno/a per l’altro/a, balsamo, medicina, completamento, uniti nella diversità, col cuore puro, libero dall’invadenza e dalla prepotenza dell’io. Gli incontri, che vedono la partecipazione di un nutrito pool di esperti nella pastorale matrimoniale e familiare, sono coordinati da p. Giovanni Ferrotti FAM e dalla Sig.na Marina Berardi.
Sacra Rappresentazione
Il 17 aprile alle ore 16, sulla piazza antistante il Santuario, è andata in scena la Sacra rappresentazione in costume della Domenica delle Palme, ovvero l’ingresso di Gesù Cristo in Gerusalemme. L’evento, organizzato dalla Parrocchia e dal Circolo ANSPI di Collevalenza, con il patrocinio del Comune di Todi, in collaborazione con il Santuario, è l’unico nel suo genere in Umbria, sia per la presenza di oltre cento figuranti in costume d’epoca che per la meticolosa cura con cui, sulla traccia del film di Franco Zeffirelli Gesù di Nazareth, viene ricostruita "la Passione di Cristo".
Dopo la Domenica delle Palme, venerdì 22 aprile alle ore 21, sempre presso il piazzale del Santuario, è stata invece rappresentata la VIA CRUCIS di Nostro Signore Gesù Cristo. Per gli abitanti di tutta la parrocchia di Collevalenza, l’evento è particolarmente sentito come uno degli appuntamenti più importanti dell’anno e vede ogni volta la partecipazione di centinaia di turisti e pellegrini che assistono alle toccanti scene della passione circondati da un’atmosfera unica di raccoglimento spirituale e di preghiera.
Triduo Pasquale
Un triduo pasquale davvero partecipato, quello celebrato qui al Santuario. Pellegrini dalla regione e da molte zone d’Italia, comprese le isole, nel tardo pomeriggio di giovedì 21 aprile, hanno letteralmente gremito la basilica, per la solenne celebrazione "in Coena Domini" presieduta da p. Aurelio Perez, Superiore Generale FAM che nell’omelia ha ricordato come il memoriale di Gesù si rinnova e si fa presente per noi "perciò dobbiamo veramente vivere quell’ora unica in cui Gesù in una cena d’intimità lungamente attesa, consegna se stesso come dono per tutti e testimonianza dell’Amore misericordioso e infinito del Padre". Dobbiamo imparare da Gesù per celebrare l’Eucaristia nella vita, entrando nella dinamica dell’Amore che offre e sacrifica se stesso perché l’altro viva.
Subito dopo il celebrante ha compiuto il rito della lavanda dei piedi che vuole ricordare a tutti ciò che il Signore ci ha comandato perché si realizzi nel quotidiano: "servire i fratelli con umiltà". La carità del resto è il fondamento della nostra fede cristiana. Senza carità non c’è cristianesimo. La carità "non è un vago sentimento, ma è la volontà di sacrificarsi con Cristo per gli altri. L’Amore è totale e gratuito. Dalle ore 21 in Cripta, e per tutta la notte, Veglia dei pellegrini al Tabernacolo della Reposizione, posto al centro di una grande valva, allestito con gusto e con sensibilità biblico-teologica degna di nota. E’ la grande e rara "perla" che -a chi la trova- dà di divenire pescatori di uomini.
La Passione di N.S. Gesù Cristo secondo Giovanni è stata presieduta in Basilica da p. Alberto. I lettori, p. Quinto, p. Alessandro e Fr. Antonio, hanno animato il testo giovanneo ricordandoci che Cristo stendendo le sue mani sulla croce ha riempito il mondo della tenerezza del Padre. Cristo si è lasciato appendere alla croce per effondere, lui Amore Crocifisso, su tutta la terra e fino alla fine del mondo, la luce del perdono e "dal suo petto squarciato le onde della vita". Dopo il bacio del crocifisso i concelebranti e i fedeli hanno partecipato alla mensa del corpo di Cristo.
La solenne veglia del sabato santo è stata presieduta da p. Aurelio e concelebrata da un bel numero di presbiteri. Dopo aver intronizzato il cero pasquale, donato e decorato dalla professoressa Eleonori di Terni, p. Alberto ha intonato l’Exultet. Al canto del Gloria in excelsis, ancora una volta, il suono a distesa della 5 campane ha annunciato la vittoria di Cristo sulla morte. Il congedo della messa invitava tutti a diventare annunciatori del Risorto nella sua gioia e nella sua pace.
L’altare della reposizione
"Cristo non è un bene solo per noi stessi, è il bene più prezioso che abbiamo da condividere con gli altri" Benedetto XVI, Messaggio per GMG 2011.
Lui che opera continuamente in silenzio nella nostra vita, Lui che ci lascia mettere la testa sui suoi piedi e ci fa addormentare nella pace, Lui che è la nostra perla preziosa, Lui, il nostro sommo bene, lui il mio unico Amore… per Lui ho prestato le mie mani per costruire una rete con conchiglie di tutti i tipi, provenienti da alcune parti del mondo e verso le quali, fino a poco tempo fa, ho avuto un attaccamento morboso… A Lui l’ho donate pensando alle persone di svariate razze che lo conoscono e a chi lo conoscerà… "Avendo amato i suoi, li amò sino alla fine" (Gv 13,1)… Gesù ci lascia un dono prezioso, il suo amore per ciascuno di noi, celebrando l’Ultima Cena con i suoi discepoli istituisce l’Eucaristia, è un gesto di Amore infinito… la sua offerta totale per noi. Su richiesta del carissimo rettore del santuario Padre Alberto Bastoni, insieme all’energica suor Alina e alla dolce suor Pilar, Giovedì Santo ho collaborato a preparare in cripta l’altare della reposizione… nel mezzo Lui, la perla… ottenuta come in natura da tanta sofferenza… Lui centrale, come è centrale nella vita di ognuno di noi, di chi lo ama… da Lui scaturisce quel sangue salvifico… Lui si serve di noi, di ognuno di noi, indipendentemente dai carismi… noi siamo i suoi collaboratori "qui ed ora", quelli di cui Egli dispone… per fare "il suo lavoro oggi"… Proprio una grande grazia!!!! … predisporre quell’altare che avrebbe ospitato Lui-Eucaristia e, davanti al quale tanti e tante avrebbero pregato, meditato, adorato… L’Eucaristia, il centro del Cristianesimo, è tutto e dà tutto. "Nell’Eucaristia si attua una reale comunione con l’Amore Crocifisso e Risorto, tanto che l’uomo rimane completamente incorporato e identificato con Lui" (art. 4 Costituzioni).
Concludo con le parole di Madre Speranza: "Vi prego caldamente di non lasciare mai la Santa Comunione con la quale spalanchiamo le porte dell’anima a Dio, nostro Padre e nostro tutto. Egli continuamente ci attende per nutrire l’anima che, come il corpo, ha bisogno di alimento e di energie per lavorare e combattere durante il pellegrinaggio terreno". Daniela Martelli
Una testimonianza |
Cari amici, l’Amore Misericordioso non ha limiti… sapete perché? Siamo tre giovani che all’inizio di Aprile hanno sperimentato il dono e la gioia della condivisione sentendoci un tutt’uno con l’Amore di Dio e degli altri fratelli.
Ci siamo resi conto di quanto siamo stati fortunati ad aver vissuto questo pellegrinaggio, poiché, tornando alla quotidianità, ci siamo sentiti rinvigoriti, risanati, abbracciati, protetti, ma allo stesso tempo con grande dispiacere, abbiamo visto quanti giovani attorno a noi non si lasciano guidare dalla forza dell’Amore che Dio riserva a tutti noi.
Oh, potessimo noi essere umili strumenti del Signore, così, attraverso i nostri occhi potrebbero percepire lo sguardo di Dio, attraverso le nostre parole accogliere la Sua rassicurante e ferma Parola, attraverso i nostri gesti il calore, la tenerezza e il Suo abbraccio.
L’Amore Misericordioso non ha limiti… perché in tre soli giorni, ci ha regalato testimonianze, emozioni, sorrisi e pianti…
perché è bastato fare piccole e semplici cose per sentirsi grandi e ringraziare gratuitamente… perché passeggiando sotto il cielo stellato della Via Crucis, facendo servizio
alle vasche, cantando e suonando in Basilica, abbiamo sentito il respiro e la presenza di Madre Speranza che, tenendoci per mano, ci ha accompagnati ad assaporare e rivivere ancora una volta il Dono più bello che Dio
ci ha fatto… LA VITA!!! "Dio ci ama pazzamente!!!"Mattia, Elettra, Marco
Gruppi APRILE 2011 |
Sanguinetto (VR) – Tivoli – Potenza Picena (MC) – Sirolo (AN) – Campi Bisenzio (FI) – Roma – Verona – Mantova – Loreto – Fermo – Foligno – Borgo Rivo (TR) – Caserta – Ariano Irpino (AV) – Castelletto Ticino (NO) – Gubbio (PG) – Alessandria – Bologna – Castelfranco (TV) – Ronco (FO) – Somma Campagna (VR) – Villafranca (VR) – Montefiascone (VT) – Siena – Terracina (RM) – Dicomano (FI) – Napoli – Pontecorvo (FR) – Civitacastellana (VT) – Novara – Prato – Pomezia (RM) – Matrice (CB) – Isola della Scala (VR) – Cantù (CO) Vazzola – pollenza (MC) – Anzio (RM) – Bari – Colli sul Velino (VT) – Brembate Sopra (BG) – Parma – Padova – Perugia – Polonia – Moglia (MV) – Como – Treviso.
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ultimo aggiornamento
06 maggio, 2011