DAL SANTUARIO DI COLLEVALENZA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

P. Alberto Bastoni fam

Maggio 2011

 

Voce del Santuario

 

Maria Mediatrice

Madre Speranza così scrive: "Dopo il buon Gesù, nostro modello da seguire nella vita deve essere la nostra amatissima Madre Maria Mediatrice: Maria è una creatura come noi, però con una profonda umiltà; Ella non desidera altro che essere sempre l’Ancella del Signore. Ella è stata la creatura che più ardentemente ha amato il buon Gesù, quella che con più generosità ha accettato le prove di una lunga vita di sacrificio, povertà e privazioni e la dolorosa immolazione del suo Divino Figlio sul Calvario. Maria Mediatrice è il modello più facile da imitare, si santificò nella vita comune, sempre nascosta, tanto nella gloria come nella tristezza, nella esaltazione come nella più dolorosa umiliazione; invochiamo in tutte le nostre angustie e pericoli tanto eccelsa Madre, sicuri che Ella è il canale per cui ci vengono le grazie del buon Gesù" (El Pan 15, 1° febbraio).

Maria, ti vedo ancora là, in piedi, presso la croce… non c’è più molta gente… ormai se ne sono andati quasi tutti dopo aver gridato l’intera mattina per chiedere che Gesù fosse crocifisso… c’è ancora qualche soldato romano che resta, qualcuno del Sinedrio, un gruppetto di donne fedeli… e Giovanni. Tu, Maria, donna di ogni tempo e di ogni spazio in quel pomeriggio decisivo per la storia umana hai raccolto tutto il male del mondo nella coppa piena di sangue del cuore ferito di Gesù e del tuo cuore crocifisso… da quel pomeriggio Maria, lo so, tu sei là, sotto la croce, sotto tutte le croci… di chi rifiuta l’amore di Dio… delle famiglie disgregate… della gioventù disorientata e violentata… delle incomprensioni che scavano ferite profonde tra gli uomini e i popoli. Sei là anche per me, per guarire la mia debolezza, per dissolvere le mie paure, perché i miei occhi e il mio cuore non si chiudano più davanti alla sofferenza del mondo, perché il mio amore si faccia sempre più simile al tuo, aperto,libero, coraggioso.

Anche io come Giovanni voglio prenderti nella mia casa, nel mio cuore e camminare con te sulle strade polverose del mondo, offrendo a Dio la mia piccolezza e la mia miseria, lasciando che lui si incarni in me e trasformi tutto, e cantare con te, nella gioia senza fine, il mio Magnificat!

rettore.santuario@collevalenza.it

Eventi, celebrazioni, pellegrinaggi

"Maggio è il mese in cui, nelle Chiese e fra le pareti domestiche, più fervido e più affettuoso dal cuore dei cristiani sale a Maria l’omaggio della loro preghiera e della loro venerazione. Ed è anche il mese nel quale più larghi e abbondanti dal suo trono affluiscono a noi i doni della divina misericordia. Ci riesce pertanto assai gradita e consolante questa pia pratica del mese di maggio, così onorifica per la Vergine e così ricca di frutti spirituali per il popolo cristiano. Giacché Maria è pur sempre strada che conduce a Cristo …" Dall’Esortazione Apostolica sul Mese di Maggio di Paolo VI del 29 aprile 1965.

Maria, divina misericordia, magistero pontificio. Tre ottimi ingredienti per impostare un  mese di maggio corretto  ed efficace. In onore al nuovo beato, le meditazioni mariane che ci hanno accompagnato nella pia pratica del mese dedicato a Maria, sono state attinte dagli abbondanti scritti di Giovanni Paolo II,  colui che aveva messo Maria al centro del suo pontificato: TOTUS TUUS. La dottrina mariana, che ogni giorno ci è stata  proposta, per la sua chiarezza e comprensibilità, ha destato non solo interesse ma  ha offerto ai numerosi pellegrini e alle comunità riunite in Santuario, un ottimo contribuito ad allargare gli orizzonti intellettivi e spirituali sulla Madre di Dio, verso la quale, troppo spesso, si nutre una devozione fiacca e ripetitiva. Naturalmente maggio è altresì opportuna occasione per recitare con cura il santo rosario, la preghiera così cara alla Vergine e tanto raccomandata dai sommi pontefici, "per mezzo della quale i fedeli sono in grado di attuare nella maniera più soave ed efficace il comando del divino Maestro: Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto". Particolarmente toccanti queste parole del beato Wojtyła: «Fissiamo il nostro sguardo su Maria, icona della Chiesa pellegrina nel deserto della storia, ma protesa alla meta gloriosa della Gerusalemme celeste dove risplenderà come Sposa dell’Agnello, Cristo Signore. Come la celebra la Chiesa d’Oriente, la Madre di Dio è l’Odighìtria, colei che "indica la via", cioè Cristo, unico mediatore per incontrare in pienezza il Padre». A questo scopo, è stata collocata, ai piedi del Crocifisso, naturalmente in forma provvisoria, una nuova statua di Maria Mediatrice, realizzata dallo scultore Antonio Papa, di Sorano di Lecce, donata dai pellegrini di Matrice (Cb), antica parrocchia del rettore.

Diocesi di Fiesole

Il Pellegrinaggio annualmente organizzato dalla Diocesi di Fiesole ha avuto per meta quest’ anno il nostro Santuario dell’Amore Misericordioso, luogo - come si legge nella lettera invito rivolto a tutte le parrocchie - di intensa spiritualità che Madre Speranza ha improntato alla scoperta dell’amore e della misericordia di Dio verso ogni uomo. Ad accompagnare il numeroso gruppo di pellegrini c’era anche il vescovo diocesano, Mons. Mario Meini che ha presieduto la concelebrazione eucaristica. All’organo sedeva l’amico Michele Manganelli che, oltre ad essere organista titolare del duomo di Fiesole è anche insegnate presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra in Roma. Nel pomeriggio in molti si sono fermati per la liturgia delle acque e immersione nelle vasche. Ringrazio la diocesi per la scelta del nostro Santuario e per la puntuale e meticolosa organizzazione.

Otto maggio

Alla celebrazione della 11,30, presieduta da p. Giovanni Ferrotti FAM, hanno partecipato i Cavalieri e le dame dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme - Sezione Umbria - che qui a Collevalenza vissuto la nona giornata di preghiera per la Terra Santa, iniziata alla Casa del Pellegrino con una conferenza di p. Giulio Michelini OFM sul tema: Il Sepolcro e la Tomba vuota. Durante la messa, alla presenza del Preside, il commendator Alberto Pasqualoni, si è data lettura del saluto di Mons. Bassetti, arcivescovo di Perugia nonché Priore della Sezione Umbria dell’OESSG. Ne riporto uno stralcio molto significativo : " Nel venerato santuario dell’Amore Misericordioso voi contemplerete il volto del Signore Gesù che, inchiodato alla croce, volge il suo sguardo al Padre domandando perdono per i suoi carnefici e per tutti gli uomini. Egli per primo ha messo in pratica il comandamento dell’amore: "Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano" (Mt 5,43-44). Sull’esempio di Gesù è chiesto anche a noi di farci carico di un così impegnativo comportamento, per "essere perfetti come è perfetto il Padre nostro che nei cieli" (Mt 5,48). Ai cristiani è chiesto un di più di quanto solitamente può concepire la mentalità di questo mondo". Un grazie sentito al Dott. Pasqualoni e a tutto l’Ordine per la testimonianza di sensibilità verso i problemi di quella Terra a noi tutti così cara.

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La celebrazione delle 17, presieduta da p. Aurelio Perez FAM, è stata vissuta come un momento di famiglia. Ci siamo raccolti attorno alle spoglie mortali di suor Araceli, un’anziana Ancella dell’Amore Misericordioso, che ha vissuto per tanti anni alla Casa della Giovane, lavorando alacremente nel laboratorio di maglieria, sotto la guida della stessa Madre Speranza. In tanti la ricordano per la sua bassa statura fisica e per il suo alto profilo spirituale. Di lei, che ho conosciuto fin dal mio arrivo qui nel 1982, si può dire con certezza che abbia trascorso tutta la vita mettendo in pratica le parole della Madre: callar, amar y sufrir en silencio por las almas (tacere, amare e soffrire in silenzio per le anime)… Grazie per il tuo esempio, suor Araceli.

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Dulcis in fundo di questa interminabile domenica, la celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Mons. Giovanni Marra, amministratore apostolico della diocesi di Orvieto-Todi, in cui dieci ragazzi della parrocchia di Collevalenza hanno ricevuto il sacramento della confermazione. Il Vescovo, nella sua toccante omelia, ha rivolto ai ragazzi parole di incoraggiamento, compresi i genitori e i padrini, tutti i parrocchiani e pellegrini presenti alla gioiosa Celebrazione, animata dal coro parrocchiale che si sta affermando sempre di più. Prima della Benedizione finale, la voce di Sofia, una delle cresimate, rotta dalla commozione, effetto anch’essa dello Spirito che ha riempito i cuori di questi 10 ragazzi, ha sorpreso e ammirato per tanta sensibilità: un omaggio alle catechiste Letizia e Marisa.

Convegno ALAM e promessa nuovi aderenti

"Sì, il viaggio di andata è stato come ridipingere con colori più intensi la gioia che già era in me… con le nuvole bianche di acacia, il verde giovane del grano, il giallo dei campi di colza, gli alti e folti cespugli di ginestre, il blu del lago Trasimeno e del cielo… il grigio delle gallerie… fino a quando là in alto… ecco apparirmi imponente il Santuario dell’Amore Misericordioso. Giunta lì per il Convegno Nazionale ALAM, lì… perché la domenica 8 maggio, Festa di Maria Mediatrice, giorno di memoria della Madre Speranza, insieme a Liana, Angela, Carla e Mauro, un’altra Carla, Giorgio e Luciana, avrei dato l’adesione all’Associazione Laici dell’Amore Misericordioso. Due anni di appuntamenti con incontri una volta al mese tenuti dalla Coordinatrice del Gruppo di Collevalenza Irene Ricci, con Federica, Padre Carlo Andreassi e Marina Berardi e tanti altri laici che hanno intrapreso questo cammino prima di me. Se dovessi sintetizzare questi due anni, quei 420 chilometri di andata e ritorno che mi separano da quel luogo santo, con certezza posso dire che mai è pesato quel percorso… perché ad attendermi c’era la riflessione sulla Parola di Dio che sempre si presenta nuova e ricca di meditazioni, soprattutto se queste sono indirizzate da persone competenti, la condivisione con il gruppo... alla luce del Vangelo, alla luce degli scritti della Venerabile Madre Speranza, alla luce del nostro vissuto… abbiamo riflettuto e ci siamo impegnati a procedere per migliorarci, come il Signore vuole. Ritornando ai tre giorni non posso non sottolineare venerdì pomeriggio, nel mese dedicato a Maria, il Rosario meditato in cripta terminato con lo stupendo pezzo " A Maria SS. Mediatrice" che Padre Alberto Bastoni, ci ha suonato e con la sua possente voce ci ha cantato… dopo averlo recentemente composto, nonché, molto profonde, le meditazioni che ad ogni Mistero, lo stesso Rettore ci proponeva… La sera in cripta, dopo cena, c’è stato l’avvio del Convegno "Gesù, datore della Vita" "Io sono la Vita" "Sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza". Con la liturgia presieduta da padre Carlo, il saluto di Federico Antonucci, a quindici anni dell’anniversario della fondazione e alla VI Assemblea Elettiva Nazionale, è stato rinnovato l’impegno a mettere Gesù al centro della nostra vita, in modo da poter vivere la pienezza che viene da Cristo Risorto e sono stati affidati a Gesù e a Madre Speranza queste giornate. Sabato 7 maggio, presso il salone dei Convegni Giovanni Paolo II , dopo le Lodi solenni, il Presidente Nazionale Alam Federico Antonucci ha aperto i lavori con il saluto della Madre Generale Eam Madre Speranza e del Padre Generale Fam Aurelio Peréz . Padre Aurelio, con competenza e chiarezza espositiva che lo caratterizzano, ha articolato il suo discorso su Gesù analizzandolo attraverso il Vangelo di Giovanni prendendo in esame capitolo per capitolo parlandoci dei personaggi che Gesù stesso incontra: Nicodemo, l’adultera, il cieco nato, la samaritana al pozzo, la risurrezione di Lazzaro… e portandoci a capire, come nelle risposte di Gesù… tutto è vita… una vita nuova… la Vita Vera! Sabato sera alle 21 e 30 molto apprezzato è stato il concerto che in basilica ci è stato proposto da Musa Wind Ensemble. Al flauto William Persichilli, all’oboe Franco Desiato, al clarinetto Chiara Rossini, al corno Franco Chiarini e al clarinetto basso Marco Taratufolo. Molto graditi ed applauditi i pezzi proposti in uno scenario unico: "Le jour de fete" di Schumann, Divertimento in Sib Maggiore di F.J. Haydn, Egyptischer Marsch op 335 di R. Strass figlio, Golliwogg’s cake walk (da Children’s Corner), Quintetto Barocco di M. Piacente e Carmen (suite) di G. Bizet. Fra il primo e il secondo tempo ha fatto una toccante esibizione all’organo Padre Carlo Andreassi "Alleluia"… Ma la giornata più emozionante è stata indubbiamente domenica, quando alla Santa Messa delle ore 10, in Basilica, Padre Ireneo FAM ci ha consegnato il crocifisso dell’Amore Misericordioso.

Un crocifisso che di per sé ha poco senso tenerlo al collo come per esibire una qualsiasi catenina, un crocifisso già presente nel nostro cuore e nei nostri gesti di amore, misericordioso… verso il prossimo che, indipendentemente dalle negatività e le diversità, "deve" in quanto mi definisco cristiana, rientrare nel perimetro del mio amore, un amore che guarda all’altro e lo accoglie… Che gioia immensa, incontenibile!! Con l’augurio che queste parole di Madre Speranza, usate anche per ringraziare i miei compagni e compagne di cammino, "Gesù mio fa’ che ti serva con amore, allegrezza e sincerità" siano la premessa al mio "fare" chiedo che quell’Amore che Dio riversa su di noi, quotidianamente, sia fonte e forza inesauribile per Amarlo, farlo Amare e metterci al servizio del prossimo come Lui ci ha insegnato" . (Ringrazio Daniela per questa testimonianza, e nutro la speranza che molti altri aderiscano alla nostra Associazione).

Nuova evangelizzazione

L’istituzione del Pontificio Consiglio è stata annunciata il 28 giugno 2010 da papa Benedetto XVI. Lo scopo del Pontificio Consiglio è di «promuovere una rinnovata evangelizzazione nei Paesi dove è già risuonato il primo annuncio della fede e sono presenti Chiese di antica fondazione, ma che stanno vivendo una progressiva secolarizzazione della società e una sorta di «eclissi del senso di Dio», che costituiscono una sfida a trovare mezzi adeguati per riproporre la perenne verità del Vangelo di Cristo». Il 30 giugno successivo il Papa ne ha nominato presidente l’arcivescovo Salvatore Fisichella, che precedentemente era rettore della Pontificia Università Lateranense e presidente della Pontificia Accademia per la Vita. Il 12 ottobre 2010 viene pubblicata la lettera apostolica in forma di "Motu proprio" Ubicumque et Semper con la quale il Romano Pontefice istituisce il dicastero e ne rende nota la composizione. Un compito affidato al Pontificio Consiglio è quello di «studiare e favorire l’utilizzo delle moderne forme di comunicazione, come strumenti per la nuova evangelizzazione». Lunedì 16 maggio, il dicastero al completo, ha fatto un pellegrinaggio qui a Collevalenza. Durante la celebrazione eucaristica, ai piedi del Crocifisso, tutti i membri, sacerdoti e laici, hanno fatto la loro professione di fede, il giuramento di fedeltà e di osservanza del segreto d’ufficio. Auguro a Mons. Fisichella e a tutto il dicastero un fecondo ministero e qualificato servizio alla Sede di Pietro e alla Chiesa Universale.

Cori in Santuario

In questo mese abbiamo accolto diversi cori che hanno solennemente animato alcune celebrazioni. Il primo proveniva dalla provincia di Lecco. La Corale San Galdino-don Mario Tocchetti di Sala al Barro, ha voluto ricordare qui l’anniversario della propria fondazione ma anche il suo illustre fondatore, don Mario Tocchetti, scomparso prematuramente all’età di 50 anni, già Direttore dell’Opera Don Folci. Sabato ventotto maggio, il coro della Parrocchia Dei Servi di Maria in Genova, accompagnato dal vicario parrocchiale, p. Quinto Maria Serantoni OSM, ha animato la celebrazione delle 17,30. Alla messa delle 10 di domenica 29 maggio ha preso parte il coro della Parrocchia San Pietro Orseolo - Mestre, diocesi e provincia di Venezia, diretto dal maestro Roberto Pagotto. A tutti loro un grazie sentito per il servizio di animazione e per la composta partecipazione alle celebrazioni

Comunicandi e Cresimandi

I pellegrinaggi dei ragazzi della prima comunione e della confermazione al Santuario aumentano sempre più. Arrivano da ogni parte. È difficile contarli. Ogni anno in prossimità della S. Messa di prima comunione o della cresima, ragazzi, genitori, parroci e catechisti vengono al Santuario. Si fermano per una mattinata o intera giornata per un breve ritiro spirituale e poi ripartono. Catechesi, celebrazione, visita al Santuario. Sono ragazzi e ragazze vivaci che si aprono alla vita. La prima comunione, dopo il battesimo è una tappa importante. È l’incontro solenne con il Signore prima dell’adolescenza e della giovinezza. È ricevere il pane della vita, il Signore vivente, risorto. Con la cresima si impegnano responsabilmente a vivere da cristiani. Sono ragazzi privilegiati e prediletti: "lasciate che i piccoli vengano a me". Sono i giovani, i papà e le mamme di domani. Quanti problemi, quali responsabilità avranno nella vita! Vederli sorridenti e spensierati, semplici e intelligenti fanno tanta tenerezza. In molti di loro ci sono situazioni familiari pesanti che rendono la loro vita non facile. La comunità parrocchiale può proteggerli, aiutarli, accompagnarli nella vita. Il buon esempio della pratica religiosa, l’aggregazione ai gruppi parrocchiali, agli spazi ricreativi dell’oratorio, i campi scuola, i pellegrinaggi, le gite sono proposte valide per immunizzarli dalla confusione e dallo smarrimento. Questi ragazzi, quando arrivano elettrizzano tutti, danno vivacità e diffondono un clima di festa. Un grazie particolare a don Francesco Buono, parroco di Casteldelpiano, diocesi di Perugia, e ai suoi catechisti per la bellissima celebrazione penitenziale che ha coinvolto tutti i confessori del Santuario, letteralmente invaso dai suoi stupendi parrocchiani.

Pellegrinaggi maggio

Napoli (n.3)– Jesi (AN) – Fermo – Terni – Caserta (n.3)– Caltanissetta (CL) – Bologna – Teramo – Vignanello (VT) – Gubbio (PG) – Amelia – Bari – Roma (n.3) – Fiesole – Lecco – Rimini – Melegnano (MI) – Santa Capua Vetere (CE) – Sant’Angelo Romano (RM) – Ordine S. Sepolcro (PG) - Villagrance di Tornimparte (AQ) – S.Benedetto del Tronto (AP) – Macerata – Castel del Piano (PG) – Pompei – Pagani (SA) – Busalla (GE) – Tivoli – Verona – Fabbro (VT) – Vallerano (VT) – Como (n.3) – Bolzano – Orte (VT) – Verona – Salerno (n.3) – Pescia (PT) – Angri (SA) – Capua (CE) – Treviso – Castello delle Forme Marsciano (PG) – S.Martino in Freddana (LU) – Scenne di Pineto (TE) – Benevento – Civitavecchia (VT) – Afragola (NA) – Campello sul Clitunno (PG) – Pomigliano d’Arco (NA) – Pozzuoli (NA) – San Galdino (Lecco) – Latisana (UD) – Cava de Tirreni (NA) - Firenze – L’Aquila – Porto S.Elpidio – Prato – Ronco (FO) – Acilia (RM) – San Marzano (SA) – Buttapietra (VR) – Torre del Greco (NA) – Carrara (CE) – Grotte di Castro (VT) – Ancona – Ostia (RM) – Prato (gruppo Caritas) - Decollatura (CZ) – Pescia PT (gruppo Unitalsi) – Forlì – Nettuno (RM) Frosinone – Pastena (FR) – Ardea (RM) – Borgo Rivo (TR) – Montecastrilli (TR) – S.Maria Nva (Forlì) – Vasto Marina (CH) – Padova – Genova – Isola della Scala (VR) – Castelmorrone (CE) – Centobuchi (AP) – Borgo Rivo – Sangemini (TR) – Montecastrilli (TR).

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ultimo aggiornamento 13 giugno, 2011