Gesù mio, Tu che sei Fonte di vita …

Gesù stesso afferma di essere Lui la Sorgente e di possedere un’acqua viva da effondere (cfr Gv 4, 10).

Un ulteriore simbolo dell’acqua nella Scrittura, è quello di essere per eccellenza immagine dello Spirito Santo: " Non temere… farò scorrere acqua sul suolo assetato, torrenti sul terreno arido. Spanderò il mio spirito sulla tua discendenza…" (Is 44, 3).

Lo Spirito è la Persona divina che procede dal Padre (Gv 15, 26) e dal Figlio (Gv 16, 7). Egli è quindi l’Acqua che sgorga dal costato di Cristo morto sulla croce (Gv 19, 34), il fiume d’acqua viva "limpida come cristallo" che scaturisce dal trono di Dio e dell’Agnello (Ap 22, 1), l’acqua risanatrice della visione di Ezechiele, che esce dal lato destro del tempio, figura di Gesù, e che scorrendo ridona vita al deserto che attraversa e al mare Morto in cui sfocia (Ez 47, 1-10).

Tutta la creazione esprime l’amore di Dio, ma nella Scrittura sembra che Egli abbia scelto in modo particolare l’acqua come immagine del suo Amore: di Padre che provvede e benedice la terra, di Parola che feconda e redime e di Spirito Santo che da la vita.

Fin dal principio lo Spirito di Dio si librava sulle acque (Gen 1, 2) quasi a dire che l’Amore di Dio già avvolgeva la creazione futura come il grembo materno avvolge e custodisce in sé il figlio prima della nascita.

E nella "creazione nuova", lo Spirito di Dio ha voluto raffigurare la sua azione di grazia nel Battesimo ancora attraverso il segno dell’acqua: "…se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio" (Gv 3, 5),

Se l’acqua è per eccellenza il simbolo dell’Amore di Dio, non sembra affatto casuale ma davvero profondamente significativo, che accanto al Santuario dedicato al Suo Amore Misericordioso, Egli abbia voluto una sorgente, segno della sua grazia e della sua misericordia.

Maria Antonietta Sansone

 

Dammi da bere l’acqua viva che sgorga da Te

A mio figlio, di nove anni, erano stati diagnosticati attacchi epilettici dal professore curante. Disperata, venni al Santuario di Collevalenza e mi rivolsi con fiducia all’Amore Misericordioso. Mi fu consigliato da Madre Speranza di fare la Novena e di far bere contemporaneamente l’acqua dell’Amore Misericordioso al bambino.

Due giorni dopo aver ultimato la prima Novena, mio figlio ebbe una crisi più lieve del solito e da allora, a distanza di più di un anno, ogni disturbo è completamente scomparso.

 

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ultimo aggiornamento 09 novembre, 2011