P A S T O R A L E |
g i o v a n i l e |
p a s t o r a l e g i o v a n i l e |
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Sr. Erika di Gesù, eam |
Cuore fiorito
Cuore ferito
Tu-tun… Tu-tun… Tu-tun…
Caro Cuore,
sei sotto sforzo. Niente pace.
Si ricomincia a correre da un gruppo all’altro.
A bordo della Atos, o a piedi… regolarmente in ritardo.
Anche l’aereo, da Catania, giunge a Roma in ritardo.
Provi a tenere il tempo, con le gambe e con le mani, come canta Max Pezzali, ma ti sfugge. Inesorabile.
Tic-tac-tic-tac-tic-tac…
Sono i conti che fai con te stesso, ogni minuto che passa.
Non vedevi l’ora di battere al ritmo di nuove canzoni, quest’anno.
Quelle che i giovani ascoltano e ti fanno sentire già vecchio.
Tunz-tunz-tunz, para-para, tunz-tunz-tunz...
Pulsi meglio e ti riposi quando sullo sfondo echeggiano altre melodie.
Quando ascolti e canti il gregoriano.
Ma ti piace anche il chiasso dei ragazzi: amplifica la tua inquietudine.
Il fuoco che li divora entra nelle ossa, anzi nei tuoi atri… e non fa dormire.
Quando ti addormenti, che incubi!
Vedi te stesso in fiamme, bruciato, lacerato, aperto.
Povero mio cuore ferito!
Nessun cardiologo al mondo potrà mai curarti, guarirti!
Cuore amico
Tu-tun… Tu-tun… Tu-tun…
Caro Cuore,
senti? La stessa musica.
Il cuore dell’altro: sorella, fratello, amico, nemico… è come il tuo.
È il tuo. Il nostro.
Eppure quante volte non riusciamo ad accordarci!
Le parole ci dividono. Ci dividono i silenzi. Gli sguardi.
I ritardi. Siamo facilmente irritabili. Irascibili.
Giovani e adulti.
Per questo sei più stanco del solito.
Invece, ti rinfranca una telefonata inaspettata. Ti rilassi, finalmente, e vai a trovare un amico.
Lo guardi negli occhi. Faccia a faccia. Senza intermediari.
Sei uscito da Facebook, infine.
E la vita ritorna. Il sangue scorre. Rosso come la passione. Nobile come sangue reale.
Il corpo prende vigore. Ha nuove forze per ricominciare.
La musica cresce. Irresistibilmente. Balliamo?
CUORE TRAFITTO
Tu-tun… Tu-tun… Tu-tun…
Caro Cuore,
ascolta… Stavolta non sei tu, né un amico qualunque, né un fratello qualunque.
Hai ceduto il passo a Dio.
Anzi, Lui ha ceduto il passo a te. Si è messo a danzare con te.
Scende dalle nubi e ti circuisce. Non puoi certo dirgli di no!
Lama a doppio taglio, parla e ferisce. Penetra fino in fondo ai tuoi pensieri, ragionamenti.
Atterra le difese.
Non c’è scampo per te.
Eppure, le sue ferite sono carezze.
Il suo cuore è anch’esso così simile al tuo!
Una cosa cambia: quando la rabbia ti spaventa o ti divora, mite è il Cuore di Dio.
Quando sei malato di tristezza, il cuore di Dio è afflitto per te, ma in pace.
Quando sei esasperato dai tuoi vizi nascosti, il cuore di Dio è puro.
In una cosa è uguale a te. È di carne.
Si innamora pazzamente, è fragile e non può vivere senza di te.
I battiti sono accelerati, ora.
Nasce un Bambino. Bussa alla porta e ti chiede asilo.
Vuole che diventi, proprio tu, la sua culla prediletta.
Esiti e ti domandi se ne sei capace.
Forse sì… forse no… Ora sì… ora no… Trovi mille scuse!
Se resisti, ti domanderà se vuoi abitare la sua culla. Si offrirà di preparare una culla per te.
La sua tenda dentro di te.
Se non vuoi, puoi sempre rifiutare l’offerta.
Resterai solo, come vaso vuoto, senza fiori.
Pieno soltanto della terra arida della tua presunzione.
Ma Lui, infine, si lascerà trafiggere da una lancia, si consegnerà alla morte, perché tu viva!
Cuore fiorito
Caro Cuore,
scendi dalla roccaforte, e lasciati visitare! Apri la terra al seme che è stato piantato in te!
Svegliati! Non vedi che già germoglia?
Il Cuore ferito è fiorito, finalmente!
Il tuo, quello dell’altro, quello di Dio.
Un unico cuore.
Non sentirti più solo.
La spada che si abbatterà su di te, si è già abbattuta sul Cuore di Dio
ed è stata vinta per sempre. Perché il suo Cuore non si è tirato indietro.
Niente schermi, armature. Nessuna legione di angeli.
Fai come Lui, non opporre resistenza. Sii mite, arrendevole, puro!
E anche tu, un mattino, fiorirai...
Ferito-fiorito… Felice!
Con amore,
Tua, Erika di Gesù
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ultimo aggiornamento
15 dicembre, 2011