P. Alberto Bastoni fam Novembre 2011
Fede ed Annuncio |
"… È ben noto come il mondo moderno, proteso verso mirabili conquiste nel dominio delle cose esteriori, e fiero d’una cresciuta coscienza di sé, sia incline alla dimenticanza e alla negazione di Dio, e sia tormentato dagli squilibri logici, morali e sociali, che la decadenza religiosa porta con sé, e si rassegni a vedere l’uomo agitato da torbide passioni e da implacabili angosce: dove manca Dio manca la ragione suprema delle cose, manca la luce prima del pensiero…" (Paolo VI, 1968).
Al mondo irrequieto che fa della protesta e della violenza la sola ragione di speranza, Benedetto XVI propone la completezza dell’annuncio di Gesù e l’immagine di Dio che è in ogni uomo e indice un’Anno della Fede.
La fede è sempre una sfida a quello che si crede e si sente perché esprime il mondo di Dio, talmente diverso dal nostro; la fede è l’atteggiamento di chi è forte e sa risalire la corrente, di chi sa guardare più in là; di chi sa cercare quello che non si vede. Ogni momento della giornata richiede un gesto di fede, è una continua contraddizione, si fonda e si illumina sulla parola di Dio, non sul nostro ragionare né sul nostro sentire.
La fede sarà sempre una scelta libera, un atto di amore e come ogni atto avrà tanti motivi ma quello più decisivo è che lo vogliamo e ci buttiamo nella grande avventura; si possono avere dubbi, sentirsi in crisi, in contestazione contro molte situazioni e affermazioni che si presentano sotto il nome di cristiano, ma la ragione del nostro credere, la spinta a dire a noi stessi prima che agli altri, che siamo cristiani, è unicamente il nostro voler accettare Dio, la sua Parola, il Cristo che ti garantisce il suo amore.
É un rapporto d’amore, e nasce quando capiamo che Dio ci ama come lui vuole amarci e lo accettiamo e ci fidiamo. Così saremo gli uomini e le donne della fede per tutti quelli che come noi fanno fatica e per quelli che ancora non credono. L’esperienza di fede si conquista continuamente e può essere per tanti un aiuto, una luce, un esempio che incoraggia a fare l’ultimo passo che diventa il primo nella vita nuova.
Sì, dobbiamo essere persone di fede perché Dio ce ne ha fatto dono, e ha dato a noi quello che altri ancora non hanno. Il nostro credere è un dono di Dio, ma il suo dono ci brucia tra le mani e dobbiamo trasmetterlo perché sia anche il nostro dono agli altri: Dio è fedele. ma un po’ della sua fedeltà l’ha messa nelle nostre mani perché noi la offriamo agli altri, come l’ha messa nelle mani di Maria quando l’ha resa madre di Cristo.
"Quando per i rami di un albero circola con abbondanza la linfa, l’albero è fresco e rigoglioso e dà ottimi frutti. Quando la linfa non circola più, le foglie diventano gialle, i frutti cadono, i rami si seccano e l’albero muore. La linfa divina, che trasmette a noi la fecondità di Dio e la sua vita, è lo spirito di fede. Quando ci anima la fede, tutte le nostre opere sono altrettanti frutti, che al sole della carità maturano per il Cielo"
Esercizi spirituali |
Il corso autunnale di esercizi spirituali, organizzato presso il santuario, ha visto quest’anno la partecipazione di una sessantina tra cardinali vescovi e presbiteri. La specificazione è d’obbligo perché tra i partecipanti vi era anche il Cardinal Sgreccia, di casa a Collevalenza e Mons. Mario Ceccobelli, vescovo di Gubbio. Le meditazioni, che hanno avuto per spunto la Prima Lettera ai Corinti, sono state proposte e guidate da Mons. Mario Meini, vescovo di Fiesole. L’ascolto della Parola di Dio e la riflessione, in un clima di raccoglimento e di fraternità, hanno dato la possibilità ai partecipanti di confrontarsi e far emergere le diverse esigenze spirituali e pastorali. Interessante l’aggiornamento proposto dal Cardinal Sgreccia sui temi della Bioetica e pastorale familiare.
Convegno annuale Sdfam |
Anche quest’anno si è tenuto l’incontro tra la delegazione italiana dei Figli dell’Amore Misericordioso e i sacerdoti diocesani con voti. Le giornate, scandite da momenti di preghiera, riflessioni, confronto e dialogo fraterno, hanno avuto tra i relatori don Ciro Galisi che ha parlato sul tema "Lo spirito di appartenenza dei Sdfam nel 60° della fondazione dei Fam", p. Enrique Arana che ha tenuto una riflessione su "La misericordia verso i fratelli sacerdoti". Il convegno si è concluso con l’assemblea finale, le indicazioni conclusive e le proposte operative. Durante la concelebrazione conclusiva, don Gino Morciano, don Paolo Enzo Zecca, don Giuseppe Alessi e don Ignazio Carrubba hanno rinnovato i voti nelle mani del superiore generale p. Aurelio Perez FAM, mentre don Antonino Pennisi e don Vincenzo Allegri hanno chiesto di iniziare il cammino formativo per entrare in Congregazione. Simile richiesta è stata presentata anche da due presbiteri dell’America Latina: don Edison de Jesus Mesa (Colombia) e don Fermin Rodriguez (Bolivia). A tutti loro i migliori auguri di perseverante santità!
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Un augurio e un saluto al caro don Antonio, sacerdote siriano della diocesi di Aleppo, che dopo essere stato ordinato sacerdote il 18 settembre, ha compiuto un viaggio di saluto e ringraziamento in Italia, in particolare a Roma dove aveva seguito i corsi teologici e conseguito la licenza in teologia biblica presso la Pontificia Università Gregoriana. Domenica 13 novembre, p. Alessandro Bocchini lo affidava alla preghiera dei numerosi pellegrini accorsi in basilica per la messa domenicale. A lui l’augurio di un fecondo ministero e l’assicurazione di un costante ricordo nella preghiera da parte della nostra Famiglia Religiosa.
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Gaetano Storace, conosciuto da tutti come il presidente della Associazione Laici Amore Misericordioso, ha voluto celebrare, insieme alla moglie Africa, ai figli e ai nipoti, il suo cinquantesimo di nozze. Durante la santa messa, presieduta da p. Giovanni Ferrotti FAM, la famiglia Storace ha ringraziato l’Amore Misericordioso per le abbondanti benedizioni e i favori celesti avuti in questi lunghi anni. Agli sposi è stata fatta pervenire anche la benedizione del Santo Padre che, come si leggeva, volentieri invocava su tutta la famiglia il dono della pace e della grazia celeste.
Giardino "Ave Maria" |
Domenica 20 novembre, festa di Cristo Re, titolare della Famiglia Religiosa, è stata inaugurata l’area verde denominata "Giardino Ave Maria". Sono intervenuti l’arcivescovo Giovanni Marra, amministratore apostolico della diocesi, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, il sindaco di Todi, Antonino Ruggiano, il vice presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia Giuseppe Depretis, padre Aurelio Perez superiore generale FAM, suor Mediatrice Berdini, in rappresentanza della madre generale EAM in missione in Spagna, e suor Lucia Lisci superiora locale. Il progetto per la sistemazione del verde e la realizzazione di una rampa per disabili, cofinanziato dalla Fondazione Cassa di risparmio di Perugia, consente oggi alle suore anziane ospiti della struttura "La casa della giovane", di poter accedere ad uno spazio verde privo di barriere architettoniche e di potersi così meglio relazionare con il mondo esterno.
Cursillo uomini |
«Parlare di un’esperienza spirituale come un Cursillo non è facile; non si possono scrivere una serie di orari o un riassunto degli interventi, a chi non ha partecipato non dice molto. Invece si può focalizzare il centro di quest’incontro, avvenuto da giovedì 17 a domenica 20 novembre (22° Corso uomini della diocesi) presso il santuario. Il corso è la riscoperta di Gesù Cristo come contemporaneo alla vita; spesso dimentichiamo l’attualità della presenza del Signore e ne facciamo un personaggio remoto. Il Cursillo attraverso l’annuncio, il clima di fraternità, la gioia e la preghiera, aiuta le persone a riconsiderare il Cristo presente nei sacramenti e nella vita. Questo è avvenuto durante il corso: fermare il proprio ritmo di vita per cercare "il tesoro nascosto nel campo". Durante la chiusura, avvenuta domenica 20 nella casa del Pellegrino, è emerso soprattutto questo, la gioia di una riscoperta e la preghiera per vivere bene il famoso "quarto giorno" che è la vita quotidiana con le sue difficoltà ma con la certezza di non essere soli. Infatti il corso è terminato con questo dialogo: "Cristo conta su di te". E si risponde: "Ed io sulla sua grazia"». M.C.
Convegno Cism |
Dal 21 al 25 novembre si è svolto il tradizionale convegno autunnale della Cism, animato dall’area della vita consacrata. Il tema di quest’anno è stato Attraversare le ferite della comunione. Riscoprire il piacere del corpo consegnato all’amore. Il convegno ha voluto sottolineare come la vita fraterna debba diventare scuola e casa di comunione e a far ritrovare il gusto e la passione per la vita fraterna nella riscoperta della corporeità in relazione, del piacere del corpo donato in fraternità.
Europalombiadi |
Nel bel mezzo del programma dell’ennesima edizione della festa delle "Europalombiadi" c’è stato un momento particolarmente umano, civile e religioso per non dimenticare quanti nell’ultimo secolo hanno lasciato, sono emigrati dal territorio dei sei Castelli (Collevalenza, Chioano, Monticello, Ficareto, Rosceto e Torrececcona) che da alcuni anni costituiscono un’Unità pastorale. Mons. Giovanni Marra, amministratore apostolico della diocesi Orvieto-Todi, ha aderito di tutto cuore all’iniziativa delle Acli e sabato 26 alle ore 17.30, nella basilica dell’Amore Misericordioso, ha presieduto una solenne celebrazione eucaristica che gli amici delle Acli, organizzatori delle Europalombiadi, hanno appunto voluto dedicare, come ogni anno, agli emigrati dal territorio. Al momento religioso ha fatto seguito presso il salone del Centro Informazioni del santuario una approfondita riflessione su "Linee della politica agricola comunitaria 2014-2020: handicap e/o opportunità per lo sviluppo sociale di un territorio?"
Virgo fidelis |
I carabinieri della Compagnia di Todi, sotto la guida del capitano Marcello Egidio, e alla presenza del generale Sergio Siracusa, già comandante dell’Arma, hanno celebrato, partecipando alla messa delle 11,30 presieduta dall’Arcivescovo Mons. Marra, la ricorrenza della "Virgo Fidelis", patrona dell’Arma, nel settantesimo anniversario della battaglia di Culqualber. Ampia la partecipazione di cittadini e pellegrini, da sempre stretti attorno ai "suoi" militi ed ai valori di abnegazione, fedeltà al dovere, vicinanza a chi ha bisogno, che essi rappresentano. Prima della celebrazione, il rettore, in un’ampia monizione introduttiva, spiegava il senso della celebrazione sottolineando coincidenza con l’inizio del tempo d’avvento, in cui i cristiani con Maria, la vergine fedele, attendono il Natale del Signore, ma anche la sua venuta alla fine dei tempi e del "nostro tempo", quello consegnato a tutti e a ciascuno. Un cordiale ringraziamento al volontario AVSAM, Nando Fettuccia e alla gentile consorte, nonché alacre volontaria, Luisa, per l’organizzazione e la preparazione della commemorazione.
Pellegrini |
Ancora numeri da record di presenze e di partecipazioni, registrate in questo mese al santuario. Mi piace descrivere un fenomeno curioso. Collevalenza, si sa, è sul tratto italiano E45, una strada europea, ad alta ed intensa circolazione. All’uscita "Colvalenza", vi è la segnalazione del santuario. Molti dei numerosi pullman in transito con altre destinazioni, ne approfittano per una sosta (più per iniziativa degli autisti che altro!!). Dopa la fugace visita, è immancabile la promessa di un prossimo ritorno non più però transitorio o all’insegna della fretta bensì come meta di pellegrinaggio giornaliero. Questo, grazie anche al nostro infaticabile e inossidabile Pietro Iacobini, zelante operatore, testimone della prima ora di tutto ciò che riguarda la Madre, il santuario e l’Acqua, nonché fotografo ufficiale del roccolo della misericordia, che, non perde occasione per pubblicizzare questa meravigliosa opera e decantarne le sue meraviglie. Tanta riconoscenza a lui e al suo costante impegno. Un grazie particolare a don Francesco Saverio Bazzoffi, che con i suoi 700 e oltre pellegrini ha trascorso qui, un intero sabato di intensa spiritualità. Segnalo infine due pellegrini illustri: la veggente di Mediugorje, Ivanka Ivankovic e il noto conduttore televisivo Paolo Brosio, che prossimamente… Inoltre pellegrini proveneienti da:
Aprilia, Ariano Irpino, Bologna, Caserta, Castellammare (NA), Colleferro (RM), Diocesi Roma-Tivoli, Fermo, Firenze, Foligno, Forlì, FRANCIA, Frignano, Isola Scala (Sergio), Milano, Modena, Monteruscello, Napoli, Olevano romano (RM), Ostia, Pomigliano d’Arco, Portici (NA), Prato, Priverno-Sperlonga, Ravenna, Roma, Ronco, S. Benedetto del Tronto, Sassoferrato, Torre del Greco, Verona, Vigevano, Villa Musone (Loreto), Viterbo.
Augurio Natalizio
"Oggi tutto ci è stato dato, poiché il nostro quotidiano è abitato da Dio stesso. Non chiediamo altro, se non la docilità al tuo progetto di salvezza, non contempliamo altro che te, bambino in una mangiatoia, capace di dare nuovi lineamenti alla nostra umanità e di rinnovare nei nostri cuori l’amore e lo slancio alla danza della Vita, che oggi celebriamo in te, Emmanuele, Dio con noi! ".
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ultimo aggiornamento
15 dicembre, 2011