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Suor Angelica Riesco Cano eamAl secolo: Bernarda Nata a Pinilla de la Valderia, 10.7.1940 Deceduta a Collevalenza, 27.2.2012
Nata in Spagna nel 1940, a 15 anni ha lasciato la casa paterna per seguire l’Amore Misericordioso, sulle orme della venerabile Madre Speranza. Dopo pochi mesi è venuta in Italia dove, nel 1957, ha emesso la sua professione religiosa. Il suo esempio è stato di generoso servizio, senza far rumore, ovunque l’obbe dienza l’ha inviata. Diverse le comunità in cui è vissuta, anche solo per brevi periodi: Larrondo, Roma, Santa Vittoria, Todi, Rieti, Collevalenza, Spinaceto, Ludwigshafen, Mingolsheim. Proprio in Germania, è dove ha trascorso la maggior parte della sua vita; vi fu inviata per la prima volta nel 1961. Qui, con il suo sorriso aperto e cordiale, si è prodigata nei vari servizi a favore dei poveri, dei malati e dei portatori di handicap assistiti dalla Caritas. Lo scorso settembre, l’improvviso insorgere della malattia l’ha ricondotta all’ombra del Santuario per vivere i suoi ultimi mesi di vita. È stato allora che, nell’incontrare una consorella, le disse: "Quando meno te lo aspetti, il Signore ci riserva delle sorprese, ma Lui sa quello che fa". Suor Angelica avrebbe desiderato guarire, aveva tanta fiducia nella Madre e nell’Acqua del Santuario, per questo accompagnata dalle consorelle che con premura l’hanno assistita, ha desiderato fare una Novena di immersioni… e, il Signore che sa quello che fa, ha operato in lei il miracolo più grande: ha "empapado" (impregnato) il suo cuore di un fiducioso e pronto abbandono alla Sua volontà e l’ha preparata all’incontro con il Padre. Conosciuta anche come "Suor Sorriso", lascia un edificante e affettuoso ricordo tra le consorelle della comunità di Mingolsheim e tra quanti l’hanno conosciuta ed hanno collaborato con lei. Suor angelica, grazie per il tuo sguardo profondo e luminoso, in cui, fino all’ultimo istante abbiamo colto l’offerta totale all’unico Bene delle tua vita. |
D. Pasquale Corsi sdfam Tutto è gioia, tutto è Pasqua, tutto è risurrezione". Queste sono le parole che D. Pasquale, con voce flebile ma serena, accompagnata dal suo perenne sorriso, ripeteva gli ultimi giorni della sua vita a quanti lo visitavano (era una processione continua) e persino a quanti lo chiamavano per telefono. Traspariva dalla sua sembianza una gioia che faceva davvero onore al suo nome. Sacerdote della Diocesi di Fiesole, era nato il 3 dicembre 1939 a Castelfranco di Sopra (Arezzo). Ordinato sacerdote il 21 aprile 1963 era entrato a far parte dei Sacerdoti diocesani Figli dell’Amore Misericordioso, professando i voti il giorno 8 luglio 1980. Intelligente e dinamico, ha contribuito nel ramo dei SDFAM, fin che la salute glielo ha permesso, ad approfondire questa particolare vocazione, apportando agli incontri fraterni la sua esperienza ricca di umanità e di spirito sacerdotale. Ha ripetuto varie volte negli ultimi giorni della sua vita la sua profonda gratitudine all’Amore Misericordioso, a Madre Speranza e alle comunità di Collevalenza perché avevano salvato il suo sacerdozio in un momento molto difficile in cui diversi suoi compagni stavano abbandonando il ministero. Si è spento la sera di venerdì 23 marzo, circondato dall’affetto dei molti parrocchiani che ha servito nell’arco della sua vita, dei sacerdoti con cui è vissuto e che ha aiutato in molti modi, di vari Vescovi che lo stimavano. Il suo funerale è stato un trionfo: la Collegiata di S. Lorenzo, gremita all’inverosimile, così come la grande piazza antistante, la commozione e le lacrime su tanti volti, soprattutto di giovani. All’Eucaristia presieduta dal vescovo della diocesi di Fiesole, hanno concelebrato 3 Vescovi e molti sacerdoti. Erano ben visibili i due amori che ha attinto da Madre Speranza: i sacerdoti e i poveri. I primi con la presenza numerosissima dei presbiteri di Fiesole e tanti altri. I bisognosi ben rappresentati da tanta gente semplice commossa, e soprattutto dagli ospiti della casa-famiglia di Santa Maria del Giglio, che D. Pasquale ha accolto e amato con tenerezza fino alla fine. Riposa nella misericordia di Dio, carissimo Don Pasquale, e prega per tutti noi affinché impariamo a dare la vita per questi due amori. |
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ultimo aggiornamento
11 aprile, 2012