I SANTUARI,

OASI DELLA FEDE

 

P. Ireneo Martín fam

 

 

In seguito alla lettera della Congregazione per il Clero rivolta ai Rettori dei Santuari di tutto il mondo, scritta il 15 Agosto 2011, per incentivare un rinnovato zelo dei sacerdoti incaricati della cura pastorale di questi luoghi, desidero presentare sinteticamente il documento. Il Cardinale Mauro Piacenza e l’arcivescovo Celso Morga Iruzubieta, presidente e segretario di suddetta Congregazione, fanno una breve premessa o preambolo al documento e poi sviluppano quattro punti, a mio avviso, molto importanti.

Osservano come "In un clima di diffuso secolarismo, il santuario continua, ancora oggi, a rappresentare un luogo privilegiato in cui l’uomo, pellegrino su questa terra, fa esperienza della presenza amorevole e salvifica di Dio"

Costatano come la devozione popolare, che si manifesta nei santuari, ha resistito in un primo momento alla contestazione degli anni Settanta ed ora sta resistendo alla invadente secolarizzazione. Benché le chiese in varie città e paesi si svuotano, i santuari non conoscono crisi e sono frequentati da persone spesso lontane da Dio e dalla comunità cristiana.

La Congregazione per il Clero conclude questa premessa dicendo che il pellegrino che giunge al Santuario: "…trova uno spazio fecondo, lontano dagli affanni quotidiani, ove potersi raccogliere e riacquistare vigore spirituale per riprendere il cammino di fede con maggiore ardore e cercare, trovare ed amare Cristo nella vita ordinaria, nel mezzo del mondo"

Letto il documento, dopo un approfondito studio nelle suoi temi essenziali, potremmo in un futuro prossimo presentare delle linee e delle proposte concrete per il nostro Santuario dell’Amore Misericordioso.

Sintesi della lettera per una pastorale specifica dei Santuari:

 

1. Annuncio della Parola, preghiera e pietà popolare

"Il santuario è il luogo in cui risuona con singolare potenza la Parola di Dio… I ministri sacri hanno pertanto il compito di preparare tale annuncio, nella preghiera e nella meditazione, filtrando il contenuto dell’annuncio con l’aiuto della Teologia spirituale, alla scuola del Magistero e dei Santi…

La risposta umana ad un fecondo annuncio della Parola di Dio è la preghiera. I Santuari, per i pellegrini che sono alla ricerca delle loro vive sorgenti, sono luoghi eccezionali per vivere "come Chiesa" le forme della preghiera cristiana. La vita di preghiera si sviluppa in diversi modi, tra i quali troviamo varie forme di pietà popolare che sempre devono lasciare spazio adeguato alla proclamazione e all’ascolto della Parola di Dio…

La pietà popolare è di grande rilievo per la fede, la cultura e l’identità cristiana di molti popoli. Essa è espressione della fede di un popolo, vero tesoro del popolo di Dio, nella e per la Chiesa: per capirlo, basti immaginare la povertà che ne risulterebbe per la storia della spiritualità cristiana d’Occidente l’assenza del "Rosario" o della "Via Crucis", come delle processioni. Sono soltanto esempi, ma sufficientemente evidenti per rilevarne l’imprescindibilità…

La pietà popolare, infatti, soltanto se radicata in un’originaria tradizione cattolica, potrà essere locus fidei, fecondo strumento di evangelizzazione, nel quale anche gli elementi della cultura ambientale indigena potranno sinergicamente trovare accoglienza e dignità.

Come responsabili della pastorale nei Santuari, quindi, è vostro compito istruire i pellegrini sul carattere assolutamente preminente che la celebrazione liturgica deve assumere nella vita di ogni credente. La pratica personale di forme di pietà popolare non va assolutamente ostacolata o rigettata, anzi va favorita, ma non può sostituirsi alla partecipazione al culto liturgico…"

 

2. Misericordia di Dio nel Sacramento della Penitenza

"La memoria dell’amore di Dio, che si fa presente in modo eminente nel santuario, conduce alla richiesta di perdono per i peccati e al desiderio di implorare il dono della fedeltà al deposito della fede. Il Santuario è pure il luogo della permanente attualizzazione della misericordia di Dio. È luogo ospitale in cui l’uomo può avere un incontro reale con Cristo, sperimentando la Verità del Suo insegnamento e del Suo perdono, per avvicinarsi degnamente, e quindi fruttuosamente, all’Eucarestia. Occorre a tale scopo favorire e dove sia possibile intensificare la presenza costante di sacerdoti che, con animo umile ed accogliente, si dedichino generosamente all’ascolto delle confessioni sacramentali… I confessori, che agiscono come il segno e lo strumento dell’amore misericordioso di Dio verso il peccatore, aiutino i penitenti a sperimentare la tenerezza di Dio, a percepire la bellezza e la grandezza della Sua bontà… I confessori, illuminando la coscienza dei penitenti, pongano pure in evidenza il vincolo stretto che lega la Confessione sacramentale ad un’esistenza nuova, orientata verso una decisa conversione…

Per rispettare la libertà di ogni fedele ed anche per favorire la propria piena sincerità nel foro sacramentale, è opportuno che siano, in luoghi adatti (ad esempio, possibilmente, cappella della Riconciliazione), disponibili dei confessionali provvisti di una grata fissa… Può essere opportuno che sia potenziata la formazione dei confessori per la cura pastorale di chi non ha rispettato la vita umana dal concepimento fino al naturale suo termine.

I sacerdoti, poi, nel dispensare la misericordia divina, adempiano debitamente questo peculiare ministero aderendo con fedeltà all’insegnamento genuino della Chiesa. Siano ben formati nella dottrina e non trascurino di aggiornarsi periodicamente su questioni attinenti soprattutto all’ambito morale e bioetico. Anche nel campo matrimoniale, rispettino quanto autorevolmente insegna il Magistero ecclesiale. Evitino quindi di manifestare in sede sacramentale dottrine private, opinioni personali o valutazioni arbitrarie non conformi a ciò che la Chiesa crede ed insegna…"

 

3. L’Eucarestia, fonte e culmine della vita cristiana

"La Parola di Dio e la celebrazione della Penitenza sono intimamente unite alla Santa Eucarestia, mistero centrale in cui è racchiuso tutto il bene spirituale della Chiesa, cioè lo stesso Cristo, nostra Pasqua. La celebrazione Eucaristica costituisce il cuore della vita sacramentale del Santuario. In essa il Signore si dona a noi. I pellegrini che visitano i santuari siano allora resi consapevoli che, se accolgono fiduciosamente il Cristo eucaristico nel proprio intimo, Egli offre loro la possibilità di una reale trasformazione dell’esistenza.

La dignità della celebrazione Eucaristica venga anche opportunamente messa in risalto… Il sacerdote che presiede l’Eucaristia non è, però, neppure un mero esecutore di rubriche rituali. Piuttosto, l’intensa e devota partecipazione interiore con la quale celebrerà i divini misteri, accompagnata dall’opportuna valorizzazione dei segni e gesti liturgici stabiliti, plasmerà non solo il suo spirito orante, ma si rivelerà feconda anche per la fede eucaristica dei credenti…

Si attribuisca notevolissima importanza al luogo del tabernacolo nel Santuario (o anche di una cappella destinata esclusivamente all’adorazione del Santissimo) poiché è in sé "calamita", invito e stimolo alla preghiera, all’adorazione, alla meditazione, all’intimità con il Signore…"

 

4. Un nuovo dinamismo per l’evangelizzazione

"Oggi i Santuari conservano uno straordinario fascino, testimoniato dal numero crescente di pellegrini che vi si recano. Non raramente si tratta di uomini e donne di tutte le età e condizioni, con situazioni umane e spirituali complesse, alquanto lontani da una vita di fede solida, o con un fragile senso di appartenenza ecclesiale. Fare visita ad un Santuario può rivelarsi per essi una preziosa opportunità per incontrare Cristo e per riscoprire il senso profondo della propria vocazione battesimale o per sentirne un richiamo salutare.

Esorto perciò ciascuno di voi a rivolgere a queste persone uno sguardo particolarmente accogliente e premuroso… sotto la guida della Vergine Maria, Stella della nuova evangelizzazione mediante la quale la Grazia stessa si comunica all’umanità bisognosa di redenzione…I Santuari, luoghi nei quali ci si reca per cercare, per ascoltare, per pregare, diventeranno misteriosamente i luoghi nei quali si sarà veramente toccati da Dio attraverso la Sua Parola, il sacramento della Riconciliazione e dell’Eucarestia, l’intercessione della Madre di Dio e dei Santi.

Soltanto in questo modo, tra i marosi e le tempeste della storia, sfidando il pervicace senso di relativismo imperante, i santuari saranno fautori di un rinnovato dinamismo in vista della tanto desiderata nuova evangelizzazione…"

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ultimo aggiornamento 11 maggio, 2012