DAL SANTUARIO DI COLLEVALENZA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

P. Ireneo Martín fam

Ottobre 2012

 

Voce del Santuario

 

Solidali con i fratelli della Siria

Vorrei in questo momento così tragico per le sorti della Siria dedicare uno spazio della cronaca ad una situazione insostenibile. La guerra, una spirale sempre più cruenta. Decine di migliaia di morti, in gran parte civili. Centinaia di migliaia di sfollati e profughi. Non possiamo essere sordi al grido di tanta gente, soprattutto bambini che chiedono la nostra solidarietà.

Per situarci nel contesto di questo paese mi richiamo a un po’ di storia. Al centro del Medio Oriente, la Siria è parte integrante della storia e della civiltà fiorite nella regione lungo i secoli, dagli egiziani ai romani. La capitale, Damasco, è stata per molti secoli la sede del Califfato arabo, subito dopo l’avvento di Maometto. La Siria è diventa in seguito parte dell’impero ottomano dal 1517 al 1918 e solo nel 1946 ha ottenuto l’indipendenza.

Su circa 20 milioni di abitanti, la maggioranza della popolazione (74%) è musulmana sunnita, il 13% appartiene ad altre correnti musulmane come i drusi e gli alauiti, un ramo degli sciiti; questi ultimi con un ruolo politico particolare in quanto ad essi appartengono i comandi delle forze armate e lo stesso presidente Assad. Circa il 10% della popolazione è cristiana, presente soprattutto nel nord del Paese e aderente per metà alla Chiesa ortodossa e per il resto divisi fra Chiesa cattolica, con vari riti (melchiti, maroniti, siri, armeno-cattolici, caldei...) e alcuni gruppi protestanti.

Da un punto di vista politico, permane lo stato di guerra con Israele; il che ha motivato l’esistenza della legge razziale fin dal 1963 e quindi l’accentrarsi dei poteri nelle mani del presidente. Come è noto la situazione è precipitata nel corso del 2011, sull’onda della cosiddetta "primavera araba", provocando migliaia di morti e un ulteriore gravissimo focolaio di conflitto in Medio Oriente.

È passato più di un anno da quando è iniziata la rivolta contro il regime, nel corso della quale, secondo i dati delle Nazioni Unite, sono morte oltre 36.000 persone; tra esse centinaia di bambini, i quali purtroppo non sfuggono a torture e massacri. Ma le ferite fisiche non sono le uniche a segnare questi piccoli; la violenza li colpisce anche psicologicamente. A causa dei bombardamenti nel distretto di Hims, più di 200.000 persone continuano a cercare rifugio nei Paesi limitrofi, specialmente in Libano. Comprendendo a fatica quello che sta accadendo nella loro terra, i bambini siriani sono purtroppo diventati vittime di un conflitto che ha già lasciato segni indelebili.

In tale contesto, le autorità delle varie denominazioni cristiane manifestano dolore e impotenza. Governo e opposizione hanno finora rifiutato le proposte di cessare il fuoco e le migliaia di morti che si contano sembrano non sufficienti nemmeno per imporre una tregua.

Neppure si ascolta l’appello pressante del Papa Benedetto XVI: "Chiedo che sia garantita la necessaria assistenza umanitaria e l’aiuto solidale. Nel rinnovare la mia vicinanza alla popolazione sofferente ed il ricordo nella preghiera, rinnovo un pressante appello, perché si ponga fine ad ogni violenza e spargimento di sangue".

Anche il nostro Superiore generale P. Aurelio Peréz ha voluto sensibilizzare tutta la Famiglia dell’Amore Misericordioso e quanti ci sono vicini per aiutare gli abitanti di una parrocchia di un nostro confratello sacerdote del ramo sdfam, D. Joseph Bazouzou, ad Aleppo, in Siria: "Il Signore ci renda strumenti di bene verso i nostri fratelli che soffrono le terribili conseguenze di una guerra fratricida, dietro la quale si nascondono gli interessi delle cosiddette "grandi" potenze".

Il nostro sacerdote religioso, non volendo abbandonare i suoi fedeli, ha mandato al P. Generale questa mail:

"Reverendissimo P. Aurelio, eccomi di nuovo dopo un bel pò, a causa della mancanza di luce per lungo tempo ma soprattutto a causa della mancanza della rete Internet in Aleppo.

Di salute sto bene, ringrazio il Signore, ciò che mi sostiene per fare il mio dovere come sacerdote diocesano, ma anche e soprattutto come sdfam. (Ciò che ci ha fatto imparare la Madre). Sto cercando di non mancare ai miei doveri come sdfam.... soprattutto l’adorazione davanti al santissimo, mi dà molto sostegno...mai mi sento solo, neanche ho paura... Per la sincerità sento paura quando ogni notte mi fanno svegliare le bombe, come fanno svegliare tutta la gente.

Ti ringrazio, perché sempre con le tue parole di consolazione e sostegno, come pure di quelle di alcuni confratelli, mi sento incoraggiato, tutto ciò io la considero una grazia del Buon Gesù.

Ieri sono tornato dal Libano dopo aver passato qualche giorno con i miei che per ora si trovano lì per la sicurezza, a causa dei continui conflitti e bombardamenti. Stamattina alle 7,55 tre kamikaze hanno saltato in aria la più grande piazza della città ed hanno ridotto diversi palazzi in modo completo con decine di morti e un centinaio di feriti... Nelle nostre chiese ogni giorni abbiamo almeno un funerale a causa di questi conflitti e bombardamenti.

Il territorio della mia parrocchia semi vuoto, tantissime famiglie sono fuggite in altre quartieri meno pericolosi.

P. Aurelio, vorrei, con queste righe, rivolgere alla Congregazione, nella tua persona, in quanto possibile, per aiutare la mia parrocchia nel sostenere le famiglie più danneggiate, a causa della mancanza del lavoro da più di due mesi. Diverse parrocchie e Con­­gregazioni (Gesuiti, Salesiani, Francescani e Frer Mariste) stanno aiutando le famiglie, pure la mia parrocchia sta aiutando nel suo possibile. Già sei un po’ al corrente, ma a causa della mancanza del lavoro di tutti senza eccezioni, quasi tutti i negozi sono proprio chiusi, eccetto quelli che vendono vitto, come pure i ricchi della città sono andati fuori la Siria, non posso chiedere più i soldi da loro.

Non ho numero fisso delle famiglie che stiamo aiutando nella parrocchia, sempre c’è chi bussa alla nostra porta, conservo sempre da me qualcosa per non mandarli senza niente, cristiani che musulmani.

Ora ci stiamo organizzati un po’ più, abbiamo circa 50 famiglia che ha bisogno di vitto di circa 30 euro al mese, per poter avere l’essenziale di vitto (famiglia di 4 o 5 persone).

Sono riuscito ultimamente ad avere da parte di alcuni conoscenti in Libano un aiuto di 300 dollari per comprare latte per bambini di 2 e 3 anni, ho circa una trentina di bambini di quest’età, ogni bambino ha bisogno di 8 euro di latte al mese. Pure un aiuto di 350 dollari vitto per le famiglie.

Vedi tu nel modo che permette la Congregazione, se c’è possibilità di aiutare alcune famiglie o bambini, non so se è opportuno che io scriva pure alla Madre Generale.

Scusami perché mi sono permesso di chiedere cosa del genere. Quella che sia la risposta, ti ringrazio e ringrazio la Congregazione.

Salutami tutti i confratelli. Uniti nella preghiera

P. Joseph Bazouzou sdfam

Convegno Mondiale Radio Maria

Alla Casa del Pellegrino si è aperto il 7 ottobre alle ore 19,30 fino al 12 il Convegno Mondiale della Famiglia di Radio Maria. E’ stato vissuto come momento importante per le innumerevoli attività che le emittenti di tale particolarissima stazione-radio con l’Associazione collaterale ‘World Family of Radio Maria’ svolgono quotidianamente. Erano presenti rappresentanti di 70 nazioni dove Radio Maria sta tutt’oggi trasmettendo con un ascolto medio quotidiano in Italia di due milioni e nel mondo di 35-40 milioni.

Sono stati giorni di lavoro per il convegno della Famiglia di Radio Maria dal tema "Cammino di Fede, Missione d’Amore".

La manifestazione, che avviene ogni tre anni, ha visto il suo inizio con la messa inaugurale domenica 7 ottobre. Nella mattinata di lunedì ad aprire ufficialmente i lavori è stato Mons. Giuseppe Scotti, Segretario aggiunto del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, che ha rimarcato l’importanza del servizio che offre Radio Maria per la Chiesa mondiale: "Rappresenta una risposta al Vangelo, che è comunicazione, è Buona Notizia. Tutte quelle realtà che sono a servizio del Vangelo diventano una risposta positiva".

Struttura importante questa, che da poco ha festeggiato i 25 anni di attività in Italia. Diffusa in tutto il globo, si muove con slancio e vigore verso le sfide future. Molti infatti sono i Paesi, dove questa realtà rappresenta colonna portante per le persone, specialmente in quelle zone in cui la gente ha perso la speranza.

Uno dei punti fondamentali di questa emittente è la preghiera, presente nel 30% del palinsesto. Essa rende un servizio significativo alla Chiesa, anche in virtù del periodo storico che sta attraversando il mondo con la sua crisi economica, che secondo Padre Livio "può rappresentare un’opportunità per svegliarci". Insistente però in tali emittenti è l’invito a tenere sempre presenti due luci per crescere nella fede: la Madonna il Papa.

Momento culminante è stato l’incontro, mercoledì 10 ottobre, con il Santo Padre che li ha accolti, incoraggiati e benedetto tutta l’Opera tesa a promuovere la diffusione del Vangelo.

Alla fine dell’udienza generale, il Pontefice Benedetto XVI ha salutato la delegazione di Radio Maria per il lavoro proficuo che va svolgendo.

L’Anno della Fede

L’inizio solenne dell’Anno della Fede nel Santuario ha avuto luogo il 14 ottobre alle ore 11,30 con una Celebrazione eucaristica presieduta dal Superiore generale P. Aurelio Pérez, presentando come esempio e modello due gradi testimoni e maestri della fede il Papa Benedetto XVI e Madre Speranza.

"L’anno della fede", voluto dal Papa con il Motu Proprio "Porta Fidei", è iniziato l’11 ottobre 2012, nel 50° dall’apertura del Concilio Vaticano II e terminerà con la Solennità di Cristo Re, il 24 novembre 2013. È invito ad una più decisa conversione al Signore: "Fin dall’inizio del mio ministero come Successore di Pietro ho ricordato l’esigenza di riscoprire il cammino della fede per mettere in luce con sempre maggiore evidenza la gioia ed il rinnovato entusiasmo dell’incontro con Cristo".

L’anno della Fede è dono prezioso per riscoprire la Buona Novella che è Cristo, che dà alla vita l’orizzonte vero perché illuminato dalla Sua Pasqua.

Nel Santuario dell’Amore Misericordioso esso vada vissuto come tempo di grazia e di misericordia e celebrato nei sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucaristia.

Nel testamento della Venerabile Madre Speranza c’è in proposito un’indicazione appropriata: "Desidero lasciare ai miei figli e figlie la preziosa eredità che gratuitamente e senza alcun mio merito ho ricevuto dal Buon Gesù. Questi beni sono: una fede viva nell’Eterno Padre, nel suo Divin Figlio, nello Spirito Santo, nel Santo Vangelo, nella Santa Eucaristia, nel trionfo della Resurrezione e Gloria del Buon Gesù e in tutto quanto insegna la nostra Santa Madre, la Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana;…"

In questo anno facciamo nostra la sua preghiera al Buon Gesù: "Dammi, Gesù mio, una fede viva, fa che io osservi fedelmente i tuoi divini comandamenti… e corra sulla via dei tuoi precetti".

50 anni della "Casa della Giovane"

La "Casa della Giovane", voluta dal Signore fin dal lontano maggio 1949, iniziata dalla nostra Madre il 30 settembre 1960 e terminata nell’ottobre del 1962, quest’anno festeggia 50 anni. Si mantiene "Giovane" non solo nel nome ma soprattutto nel cuore!
In questi anni si è sperimentato, giorno dopo giorno, quanto siano vere le parole del Salmo: "Se il Signore non costruisce la sua casa, invano vi faticano i costruttori". (Sl 126,1).
Ultimamente la Casa, accusando il peso degli anni, ha avuto bisogno di qualche lavoro di manutenzione e di consolidamento, di lavori di ampliamento per accogliere le sorelle non più "Giovani".

Con il salmista allora vogliamo cantare in eterno l’amore del Signore, di generazione in generazione, per far conoscere la sua fedeltà perché il suo è un amore "edificato per sempre" (Sl 88).

I pellegrini

È continuato ininterrottamente anche in questo mese di ottobre un afflusso notevolissimo di pellegrini. Sempre più viene scelto il Santuario dell’Amore Misericordioso come luogo di pellegrinaggio e di spiritualità.

Il forte richiamo del suo messaggio e dell’Acqua del Santuario invita i pellegrini ad arrivare qui per rimanerci tutta la giornata "impigliati" nella rete del "roccolo della sua misericordia", dove un Padre Buono accoglie con le braccia aperte e avvolge con il suo Grande Amore.

Ci fa piacere vedere soprattutto l’attenzione, il raccoglimento, la fede dei pellegrini che arrivano al Santuario ben motivati: pregano, ascoltano la Parola di Dio, si riconciliano con il Padre Buono e partecipano al banchetto dell’Eucaristia. Queste non sono parole ma fatti concreti. Atteggiamenti di vera accoglienza non mancano grazie al Signore e all’aiuto encomiabile dei capigruppo, all’organizzazione dell’Equipe degli operatori del Centro Informazioni e alla dedizione e generosità dei volontari, che diventano gli angeli custodi di quanti soffrono nell’anima e nel corpo. I Figli e le Ancelle dell’Amore Misericordioso cercano di essere padri e madri, fratelli e sorelle di tutti come in una famiglia, perché così ci voleva Madre Speranza.

Gruppi

Afragola, Agnone Cilento (SA), Ancona, Andria (BA), Aprilia , Artena (RM), Arzano(NA), Ascoli Piceno, Avellino, Aversa (CE), Avezzano, Badia Polesine, Barletta (BT), Bisceglie, Bologna, Buonvicino (CS), Caivano(NA), Capalbio (GR), Carditello (NA), Casalnuovo di Napoli (NA), Caserta, Casoria (NA), Castelfidardo, Castellammare (NA), Castellaneta (TA), Castel Madama (RM), Castiglione di Ravenna (RA), Catanzaro, Cava dei Tirreni (NA), Cerea, Cesena, Chieti, Città di Castello (PG), Civitanova Marche, Civitavecchia, Colleferro (RM), Cologna Veneta (VR), Como, Crecchio (CH), Fano, Ferentino (FR), Fermo, Ferrara, Firenze, Focene (RM), Fontanarosa (AV), Fossato di Vico (PG), Fratta Maggiore (NA), Frosinone, Giugliano (NA), Isola della Scala, Lanciano, L’Aquila, Latina, Linaro e Mezzo Colle (BO), Lonate Pozzolo, Gallarate, Marano (NA), Marcianise (CE), Margherita di Savoia (LE), Marigliano (NA), Merlara (PD), Messina, Miano (NA), Mondragone - Sessa Aurunca, Monteleone di Spoleto, Napoli, Orta di Atella (CE), Ottaviano (NA), Pagani, Perù, Perugia, Pescara, Piove di Sacco (PD), Pistoia, Pomezia, Ponticelli (NA), Ponticino (AR), Porto San Giorgio, Pozzuoli, Prato, Priverno (LT), Ragusa, Reggio Emilia, Ripatransone (AP), Rocca Priora (RM), Rodi Garganico, Roma, Ronco, S. Martino in Campo (PG), S. Pietro in Gru (PD), S. Sebastiano al Vesuvio, S. Terenziano (PG), S. Benedetto del Tronto, S. Egidio (TE), S. Elpidio a Mare, Saione (AR), Salerno, San Bonifacio, San Marino, San Pelino di Avezzano (AQ), San Salvo (CH), Sarno (Sa), Solesino (PD), Svizzera, Teora (AV), Teramo, Terni, Tivoli Terme, Tivoli, Valmontone, Varese, Vasto, Vazzola, Veroli (FR), Verona, Vigevano.

Foto di gruppo

Da Vazzola

Da Latina

Da Lonate Pozzolo (VA)

Da Roma

Da Ancona

Da Avellino

Da Badia Polesine (Treviso)

Da Barletta

Da Caserta

Da Cerignola

Da Chieti

Da Lione (Francia)

Da Cosenza

Da Merlara (PD)

Convegno Radio Maria

Convegno Radio Maria

Da Napoli

La Casa della Giovane dal pazzale delle Piscine

Da Pompei

Da Trento

Da Prato

Da Roma

Vescovo delle Filippine con Mons. Benedetto Tuzia Vescovo di Orvieto-Todi insieme con alcuni Sacerdoti della Diocesi.

Da Porto S. Elpidio (FM)

 

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ultimo aggiornamento 29 novembre, 2012