DAL SANTUARIO DI COLLEVALENZA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

P. Ireneo Martín fam

Dicembre 2013

 

Voce del Santuario

 

 

Il sogno del Natale...

S. Giuseppe ha un sogno, ma non viene da lui. Il sogno è un dono del Signore che manda il suo angelo a parlargli al cuore.

Giuseppe ascolta: non si mette a discutere; non avanza nemmeno richieste, legittime, di spiegazioni. Ascolta e basta. Giuseppe ha accettato di essere sconvolto dall’invito dell’angelo a cambiare rotta per affidarsi al rischio di un progetto divino. Sceglie e tace, è umile. Giuseppe è l’uomo dell’ascolto. Fà suo un sogno che non gli appartiene. Questa è la sua grandezza. Lo fà perché ascolta sul serio. Ascolta e mette in pratica. Avrà la gioia di chiamare quel bambino Emmanuele, Dio con noi. Non basta non fare il male, nemmeno essere giusti, bisogna voler bene, amare. L’amore che ci è chiesto per Natale è che nasca qualcosa di nuovo nel nostro cuore e nel mondo.

Amore non è possesso. Solo chi ama comprende quanto è amato. Ma l’amore supera ogni misura ed ogni legge. Giuseppe inizia ad amare Maria e quel suo Figlio che fisicamente non veniva da lui. Non è suo eppure diventa suo, prima di vederlo. La speranza non inizia quando tutto è chiaro, ma quando ancora non si vede il futuro.

L’amore non si gusta se non si condivide con gli altri: S. Giuseppe fa spazio nel suo cuore a Maria e a colui che deve venire. "Non temere" gli aveva detto l’angelo.

Il Vangelo libera dalla paura e aiuta a fare nostro il sogno di Dio per il mondo. Si cambia nella nostra vita solo per amore. Questo è il Natale che vogliamo: una vita nuova che inizia, un cuore che cambia e lascia spazio al Dio con noi e ai fratelli.

Il Natale è Dio che non resta solo. Egli sta con noi, con i suoi, con chi gli apre la porta e lo fa entrare nel suo cuore. "Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa": sia così anche per noi.

Ti ringraziamo, Signore, perché la tua parola ci ha accompagnato fino alla soglia del Natale ed orienta il nostro cuore verso di te che vieni. Fa’ che sappiamo fare nostro il tuo sogno di amore. Il Natale è la festa di Colui che è venuto a sconvolgerci e ci invita a fare di più, perché più ti senti piccolo e più diventerai grande...come quel bimbo che nasce e dà valore ad ogni tuo gesto d’amore: è il sogno del Natale...

L’Immacolata

Tra gli avvenimenti che precedono l’8 dicembre, festa dell’Immacolata, che indubbiamente riveste un’importanza nel Santuario dell’Amore Misericordioso è la novena dell’Immacolata in cui di anno in anno si offre una riflessione sulla storia della salvezza. La novena dell’Immacolata è ben inserita nel tempo di Avvento perché guida il credente a riflettere sul peccato dei progenitori e sulla promessa da parte di Dio di una salvezza all’umanità.

In particolare la Chiesa attraverso la parola dei profeti riflette sulla preparazione a questo mistero di salvezza fino a giungere al momento della realizzazione del concepimento immacolato (immune da macchia di peccato) della Vergine Maria.

Ogni sera alle ore 17,45 recita del S. Rosario e alle ore 18,15 Vespri con la lettura biblica sul tema del giorno e la riflessione di un sacerdote o di un FAM. Introdotta dal Rettore, abbiamo celebrato l’Immacolata con particolare solennità.

L’Avvento-Natale

Nel mese di dicembre abbiamo vissuto il tempo di Avvento durante il quale si è intensificato l’incontro con la Parola di Dio. ‘E stata una grazia speciale per averlo fatto attraverso gli atteggiamenti interiori di ascolto e di accoglienza della Vergine Maria. L’incontro con la Parola è avvenuto partendo da Gesù, l’atteso dalle genti, Lui che si fà presenza, che camminava per le strade della Palestina sanando, guarendo annunciando il Regno di Dio. Grandi profeti hanno accompagnato questo tempo, Isaia, Geremia, Sofonia, Giovanni il Battista che hanno approfondito il mistero dell’attesa del Salvatore, l’annuncio di come questa promessa si sarebbe realizzata.

Il 16 dicembre ha iniziato la seconda parte del Tempo di Avvento, quella che ci orienta a celebrare la prima venuta del Nostro Signore Gesù Cristo nel Natale. Questo periodo liturgico particolare è contraddistinto dalla preghiera della novena di Natale, con il Canto delle profezie e da sette antifone (erano state aggiunte altre due), da cantare come antifone al Magnificat dei vespri fino alla vigilia di Natale. Si tratta di invocazioni al nostro Redentore che sta per venire: hanno la particolarità di cominciare tutte con l’esclamazione "O", per questo sono conosciute anche come "antifone in O", seguite da un titolo del Salvatore.

I giorni del Natale hanno visto una numerosa e significativa partecipazione di pellegrini, soprattutto alle celebrazioni eucaristiche. Al Santuario durante questo tempo natalizio sono molti quelli che si sono avvicinati al sacramento della Penitenza; da rilevare anche la presenza di molte famiglie "giovani" con i loro bimbi.

Il 26 dicembre, festa di Santo Stefano, Fratel Celestin Mate, fam della Romania con voti temporanei, durante la Celebrazione Eucaristica delle ore 17,30 presieduta dal Superiore generale P. Aurelio Pérez, ha ricevuto i ministeri del Lettorato e dell’ Accolitato. A Fr. Celestin auguriamo che tali doni che il Signore gli ha concesso siano per il bene della Chiesa e dell’intera Famiglia dell’Amore Misericordioso.

Il 31 dicembre alle ore 18,30 abbiamo concluso l’anno con i primi Vespri solenni di Maria Santissima Madre di Dio e con il canto del Te Deum presieduti dal P. Ireneo Martin, il quale ha spronato tutti con queste parole: "Questa sera vogliamo porre nelle mani della celeste Madre di Dio il nostro corale inno di ringraziamento al Signore per i benefici che lungo dodici mesi ci ha concessi.

Ora, guardando ai giorni trascorsi, ricchi dei tuoi doni e della tua grazia, ti ringraziamo per la nostra M. Speranza, per il sua Beatificazione il prossimo 31 maggio 2014. Ancora risuona nei nostri orecchi il 5 luglio l’annuncio, per questo felice evento, fatto da P. Mario Gialletti sulla scalinata del Santuario ad nutrito gruppo di pellegrini: "finalmente e grazie..." che P. Mario ripeté più volte mentre le campane del Santuario suonavano a distesa esprimendo così la gioia della Famiglia dell’Amore Misericordioso: a quelli che sono in cielo e a quelli sulla terra" . A conclusione ci siamo congedati dal 2013 molto lieti di accogliere con fede e fiducia nell’Amore Misericordioso del Padre il felice anno 2014 cantando il Te Deum: "Tu, Signore, sei la nostra speranza, non saremo confusi in eterno!". Amen".

L’incontro dei volontari

Sabato 9 dicembre si è svolto l’incontro con i volontari che prestano il servizio nelle Piscine e in altri settori del grande complesso del Santuario. La loro fattiva collaborazione ci permette di rispondere alla domanda sempre più crescente di tanti pellegrini che desiderano immergersi nelle Acque dell’Amore Misericordioso aiutando i Padri e le Suore nei vari servizi del Santuario. All’inizio il Rettore ha rivolto loro la parola ringraziando e sottolineando la bella vocazione che hanno scelto. A questo punto c’è stato un intervento di P. Vittorio che ci ha raccontato esperienze da lui vissute con la Madre Speranza mentre si scavava "il pozzo della sofferenza". Ci ha colpito per la sua vivacità e spontaneità mentre raccontava la sua testimonianza mai uscita dalle sue labbra fino allora. L’assemblea ha applaudito il suo racconto. Si sono trattati vari temi come la medicheria...e in fine il tema del volontariato in vista della Beatificazione della Madre.

L’incontro si è concluso con la preghiera dei Vespri nel Santuario e la cena fraterna dove ci siamo scambiati gli auguri di Natale.

La Madonna della Speranza

Il 18 dicembre, festa della Madonna della Speranza, abbiamo ricordato la nostra amata Madre nel suo giorno onomastico. Nelle varie celebrazioni, in particolare quella delle ore 06.30 presieduta da P. Ireneo Martin fam, che nell’omelia ha sottolineato come Maria ha sempre tenuto viva la speranza, come una ragazzina che porta per mano le altre due sorelle più grandi: la fede e la carità permettendole di dimenticare se stessa per donare e per donarsi agli altri. Nel parallelismo con la figura di Madre Speranza si è potuto scorgere una somiglianza luminosa tra lei e la Madonna in cui la Madre ha sempre confidato e a cui si è sempre affidata come Mediatrice della Sua grande Misericordia.

l’Elemosiniere di Sua Santità al "Centro Speranza" di Fratta Todina

Fratta Todina, 20 dicembre 2013. Sulla soglia di questo Natale giunge inaspettata una visita speciale: Mons. Konrad Krajewski, l’Elemosiniere di Sua Santità, questa mattina si è recato nella parrocchia di Fratta Todina (vicino a Collevalenza) in particolare per far visita agli ospiti del Centro Speranza, bambini e ragazzi con gravi cerebropatie e alle loro famiglie. Padre Andrea, parroco della Chiesa di San Savino, ha lasciato gli onori di casa a Mons. Benedetto Tuzia, Vescovo della Diocesi di Orvieto Todi il quale, presentando Mons. Konrad Krajewski ai fedeli, ha definito l’ospite, il "portafoglio del Papa". L’Elemosiniere è la "mano tenera" della Chiesa che va dove c’è bisogno. "Oggi, la mano di Sua Eccellenza Rev. Mons. Krajewski giunge a Fratta Todina per donare la sua tenera carezza ai bambini e ai ragazzi disabili del Centro Speranza, e in particolare alle famiglie di questi ospiti, per un gesto d’attenzione da parte della Chiesa che possa dar loro un po’ di coraggio nell’affrontare le difficoltà della vita».

Madre Maria Elvira Gonzalez, Superiora Provinciale E.A.M, ha accolto l’Elemosiniere in questo "piccolo Santuario", il Centro Speranza così definito dalla Madre, aggiungendo poi: «Il protagonista di questa opera è certamente il Padre Misericordioso con Madre Speranza, fondatrice della struttura".

"Padre Corrado", così preferisce farsi chiamare, è stato nominato da Bergoglio per essere letteralmente la sua ‘longa manus’ in aiuto dei più deboli.

L’Elemosiniere ha terminato l’incontro con un’ultima battuta, raccontando delle tante volte in cui per tornare a casa in Polonia sceglieva di guidare la sua macchina e, percorrendo la E45 la superstrada che attraversa l’Umbria, si fermava a Collevalenza (Pg) facendo tappa al Santuario di Madre Speranza «dove, ha raccontato, lasciavo i miei peccati. Questo è il regalo più grande che possiamo fare al Signore, condividere con lui le nostre paure e sofferenze».

Natale con Madre Speranza

Sull’esempio di Madre Speranza, che per Natale apriva il suo cuore materno ai più poveri, in occasione dell’evento prossimo della sua Beatificazione del 31 maggio 2014, a Collevalenza, nel cuore dell’Umbria, in circostanze diverse dal suo tempo ma con lo stesso spirito di accoglienza, sabato 21 dicembre il Santuario ha aperto le sue porte alle persone sole, sofferenti e disabili con le loro famiglie per celebrare, insieme al nostro vescovo Mons. Benedetto Tuzia e alla Famiglia dell’Amore Misericordioso, il Natale con Madre Speranza. Si è vissuto un momento di serena e fraterna condivisione alla mensa del Santuario, "roccolo della Misericordia di Dio". Alle ore 17,30 Mons. Tuzia ha presieduto la S. Messa festiva animata dalla Corale "Madre Speranza" di Collevalenza-Todi. Ore 19,30 Cena di Natale allietata da canti tradizionali con una adesione sorprendente per numero di presenze in un clima di famiglia dove note dominanti sono state spontaneità, gioia e vivacità.

La Veglia e la S. Messa di Natale delle ore 23,30 sono state presiedute dal Superiore generale P. Aurelio Pérez fam e animate dal Coro di voci bianche della scuola primaria di S. Fortunato-S. Prassede di Todi. La Celebrazione si è aperta con il canto dei bambini che ci hanno introdotto con il loro sorriso nello splendore della Luce di Cristo, quasi a ricordarci con la loro innocenza e semplicità che in quella stessa notte 83 anni prima, nel 1930, nella più squallida povertà ma con tanta tenerezza ed entusiasmo, nasceva la Congregazione delle Ancelle dell’Amore Misericordioso, fondata da Madre Speranza.

Alla fine della S. Messa, di nuovo i bambini, stanchi per la tarda ora ma ancora con occhi brillanti, hanno eseguito una coreografia con lumi accesi consegnandoli ad alcuni dei presenti per significare il dono che la Madre Speranza ha fatto a noi con la testimonianza luminosa della sua vita.

Famiglia, bottega di santi!

Dal 27 al 29 si è tenuto alla Casa del Pellegrino l’Incontro con le famiglie sui passi di Madre Speranza, in vista della sua Beatificazione: Famiglia, bottega di santi! La chiamata universale alla santità ci deve scuotere tutti sull’esempio della Santa Famiglia di Nazareth. Condividere con tutti, senza giudicare chi per vari motivi vive diversamente da questo ideale, che la famiglia è il dono grande per il futuro dei figli e delle future generazioni. Famiglie di Speranza che si impegnano nella formazione delle coppie, degli educatori, dei formatori, dei ragazzi nella promozione e nello sviluppo dei valori umani e cristiani. A conclusione di queste ben riuscite giornate tutte le famiglie di Speranza sono ripartite con la gioia e la pace del Natale nel cuore... e con un mestiere in mano: accendere... l’Amore!

Madre Speranza Montecchiani rieletta Superiora generale

Dal giorno 28 novembre al 14 dicembre 2013 ha avuto luogo presso il Santuario di Collevalenza lo speciale evento di grazia del XII Capitolo generale ordinario elettivo della Congregazione delle Ancelle dell’Amore Misericordioso.

Il giorno 10 dicembre, dopo la S. Messa allo Spirito Santo presieduta da P. Aurelio Pérez, Superiore generale dei FAM, è stata rieletta Madre Speranza Montecchiani Superiora generale delle EAM. Vicaria generale: Madre Maria Stella Bordacchini. Consigliere: Madre Damiana Innocenti, Madre Concepción Caballero, Madre Maria Lucia Lisci. Segretaria generale: Madre Maria Gabriella Ildebrando. Economa generale: Madre Isabel Arana. Ringraziamo l’Amore Misericordioso per le nostre consorelle elette per servire la Congregazione EAM, assicurando loro la nostra preghiera e il nostro affetto fraterno e su di esse imploriamo la benedizione del Signore.

50° dell’apertura della prima casa in Spagna

Madre Speranza il 24 settembre del 1963 aprì a Lujua (Bilbao) la prima casa dei FAM. La casa, opera dell’architetto Don Jùan Carlos De Smith, aveva una capienza di 500 posti-letto per 500 ragazzi, divisi in due padiglioni: uno per gli artigianelli e uno per gli aspiranti alla vita religiosa e al sacerdozio. La cerimonia dell’inaugurazione è stata presieduta dall’Ecc.mo Vescovo di Bilbao Mons. Pablo Gùrpide Beope, presenti S.E. Mons. Norberto Perini, Arcivescovo di Fermo e il Superiore Generale P. Alfredo Di Penta con quasi tutti i Figli dell’Amore Misericordioso. La Madre Ascensione, Vicaria generale delle EAM, rappresentava la Madre impossibilitata ad essere presente. Tra gli invitati all’inaugurazione c’era la Signorina Carmen Gandarias. Attualmente la Provincia della Spagna è costituita da 4 comunità più quella del Messico (Leòn). Il Superiore provinciale P. Maximiano Lucas e il suo Consiglio hanno organizzato un incontro a La Nora (Leòn) dal 26 al 28 dicembre per festeggiare tale evento. La Famiglia dell’Amore Misericordioso gode per tale ricorrenza e benedice il Signore "perché eterna è la sua misericordia".

Gruppi di pellegrini

Bari, Capranica (VT), Castel del Piano (PG), Cava de Tirreni, Cosenza, Forte dei Marmi, Frascati (RM), Frosinone, Gabelletta (TR), Lubriano (VT), Montopoli di Sabina, Napoli, Perugia, Pescara, Potenza, Roma, Ronco, Salerno, Spello (PG), Stallavena (VR), Sticciano (Gr),Tarquinia, Terni, Todi, Perugia.

Foto di gruppo

Da Frosinone

Da Isernia

Da Napoli

Fratel Celestin Mate riceve i ministeri del Lettorato e dell’ Accolitato

Fratel Celestin Mate con la mamma davanti al Crocifisso

Da Pescara

Volontari che fanno servizio al Santuarrio

Da Nocera Inferiore

Natale con Madre Speranza: serata di fraternità e condivisione con il nostro Vescovo Mons. Benedetto Tuzia

Natale con Madre Speranza: serata di fraternità e condivisione con il nostro Vescovo Mons. Benedetto Tuzia

Da Potenza

S. Messa di Natale presieduta da P. Aurelio Pérez animata dal Coro di voci bianche di Todi

S. Messa di Natale presieduta da P. Aurelio Pérez animata dal Coro di voci bianche di Todi

Da Perugia, Prof. Franca Piselli

Capitolo Generale delle EAM

Paolo Brosio in pellegrinaggio da Forte dei Marmi

Paolo Brosio con un gruppo di volontari

 

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ultimo aggiornamento 15 gennaio, 2014