Gesù mio, lavami con l’acqua del tuo santissimo costato

"L’effetto della contrizione è la riparazione del male commesso. Detestare il male è l’unica azione efficace e indispensabile per riparare... Se non si verifica questo cambiamento della volontà, il peccato rimane nell’anima e continuerà ad esercitare le sue mortali conseguenze." (El pan 8,455)

Il pentimento genuino è accoglienza dell’azione dello Spirito Santo, che continuamente convince, cioè illumina, riguardo al peccato (cfr Gv16,8) e invita alla conversione. Quando c’è questa apertura all’azione dello Spirito, generalmente, piuttosto che ripugnanza ad accusarsi, ne consegue un bisogno fortissimo ad aprirsi con sincerità e confessare il proprio peccato per cominciare, da quel momento in poi, con l’aiuto della grazia ricevuta, un’esistenza nuova.

Si tratta, insomma, non solo di vedere il peccato commesso, ma anche di rinnegarlo; di crescere nel riconoscere e accettare la propria condizione di creatura limitata e povera, grazie ad una sempre più lucida consapevolezza della propria innata tendenza a peccare; di smettere progressivamente di ascoltare il proprio orgoglio che pretende ogni supremazia, per cominciare ad attribuire la Signoria a Dio, sottomettersi e affidarsi ogni volta di più a Lui, alla Sua Grazia e alla Sua Misericordia.

Così vissuta, ogni confessione sacramentale non sarà più come una formalità burocratica, una specie di obbligo da assolvere una volta all’anno, e neppure un’occasione periodica per sfogarsi, lamentarsi o liberarsi magicamente da sensi di colpa.

Ogni confessione sacramentale diventerà, piuttosto, una vera e propria tappa di conversione nel cammino verso la santità, un salto di qualità e un ulteriore acquisto di grazia per ripartire con energie rinnovate.

"Dove hanno imparato i santi a detestare il peccato? a quale fonte hanno bevuto la sapienza ed hanno imparato ad essere puri, sinceri, caritatevoli, sacrificati, abnegati, pazienti? alla scuola dell’umiltà dove si impara a conoscere se stessi e a conoscere Dio. Per essere santi … basta uscire da se stessi per entrare in Dio, rinnegare se stessi e amare Dio…Non c’è santo che non abbia posto all’inizio del suo cammino, l’odio acerrimo al peccato. Infatti, il primo passo nella vita spirituale è l’orrore al peccato che in concreto significa allontanarsi dal male, condizione indispensabile per praticare il bene e ottenere la pace". (El pan 8, 921, 923)

Maria Antonietta Sansone

Annegami nell'abisso della tua misericordia

Nel mese di agosto mi accorgo di avere come un fagiolo sotto il braccio sinistro. Vado dal medico e gli accertamenti evidenziano un linfonodo che viene tolto e analizzato. La diagnosi istologica e quella immuno-istochimica concordano per "metastasi di carcinoma scarsamente differenziato a partenza ignota". Essendo devota dell’Amore Misericordioso, vado a Collevalenza per pregare Madre Speranza e poter fare l’immersione nell’Acqua del Santuario.

Nel mese di novembre mi sottopongono al completo svuotamento ascellare sx ma non si trova nessuna traccia del carcinoma. Da allora eseguo solo controlli trimestrali, sempre negativi.

 

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ultimo aggiornamento 16 ottobre, 2014