Il mese di settembre vive ogni anno un momento di singolare di bellezza, di gaudio, di gratitudine perché si celebra la Festa dell’Amore Misericordioso. Quest’anno tale celebrazione è arricchita dall’Anniversario del 50° di Dedicazione della Basilica. La parola, che maggiormente dà un tono a queste due ricorrenze, è "festa". Trascrivo un pensiero suggestivo di Papa Francesco nell’udienza generale del 12 agosto scorso sul tema "festa": "...la festa è un’invenzione di Dio. Ricordiamo la conclusione del racconto della creazione, nel Libro della Genesi: «Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli aveva fatto creando» (Gn 2,2-3)… la festa non è la pigrizia di starsene in poltrona, o l’ebbrezza di una sciocca evasione, no, la festa è anzitutto uno sguardo amorevole e grato sul lavoro ben fatto; festeggiamo un lavoro … È il tempo per guardare i figli, o i nipoti, che stanno crescendo, e pensare: che bello! E’ il tempo per guardare la nostra casa, gli amici che ospitiamo, la comunità che ci circonda, e pensare: che cosa buona! Dio ha fatto così quando ha creato il mondo. Ma il vero tempo della festa sospende il lavoro professionale, ed è sacro, perché ricorda all’uomo e alla donna che sono fatti ad immagine di Dio, il quale non è schiavo del lavoro, ma Signore, e dunque anche noi non dobbiamo mai essere schiavi del lavoro, ma "signori". Il tempo del riposo, soprattutto quello domenicale, è destinato a noi perché possiamo godere di ciò che non si produce e non si consuma, non si compra e non si vende. Infine, il tempo della festa è sacro perché Dio lo abita in un modo speciale. L’Eucaristia domenicale porta alla festa tutta la grazia di Gesù Cristo: la sua presenza, il suo amore, il suo sacrificio, il suo farci comunità, il suo stare con noi … La famiglia è dotata di una competenza straordinaria per capire, indirizzare e sostenere l’autentico valore del tempo della festa. Ma che belle sono le feste in famiglia, sono bellissime! E in particolare della domenica … Ci appare come una cosa "molto buona", come Dio disse al termine della creazione dell’uomo e della donna (cfr Gen 1,31). Dunque, la festa è un prezioso regalo di Dio; un prezioso regalo che Dio ha fatto alla famiglia umana: non roviniamolo". (Papa Francesco)

Dal 10 al 12 luglio si sono tenuti presso il Santuario dell’Amore Misericordioso gli esercizi spirituali per laici. Le riflessioni, guidate da D. Ruggero Ramella sdfam, si sono focalizzate sul tema: "Non vivo più io, ma Cristo vive in me" (Gal 2,20); si è cercato un filo rosso nell’esperienza spirituale di San Paolo attraverso le sue lettere, per conoscere il suo rapporto con la persona di Gesù, in modo da trarne una guida perché ognuno potesse trovare il suo itinerario di unione sempre più intima con il Signore, fino a identificarsi con Lui, il suo amore e la sua missione salvifica nei confronti di tutti gli uomini.

All’incontro, nelle due intense e ricche giornate di spiritualità, hanno partecipato persone diverse, una sessantina, appartenenti all’ALAM (Associazione Laici dell’Amore Misericordioso), tra cui gruppi di Ravenna, Mantova, Roma-Spinaceto, Traspontina e Casilino e persone appartenenti ad altri movimenti nonché famiglie laiche e singoli interessati all’evento.

Le giornate hanno permesso di poter condividere momenti di profonda spiritualità, alternati a momenti di preghiera con la recita del Santo Rosario, infine culminate con la Santa Messa in Basilica nella giornata di domenica e con il pranzo conviviale presso la Casa del Pellegrino.

Dal 14 al 18 luglio si è svolto a Collevalenza, presso la struttura di accoglienza del Santuario dell’Amore Misericordioso, un incontro internazionale di pastorale giovanile e vocazionale. Padri e Ancelle provenienti da Spagna, Italia, Brasile, Bolivia, Messico, Cile, Romania, Germania hanno riflettuto sul senso di identità e di appartenenza per essere sempre più icona dell’Amore Misericordioso, capaci di mostrare ai giovani la bellezza dell’Amore Misericordioso.

Dopo il messaggio introduttivo su "il senso di appartenenza come fondamento della pastorale giovanile e vocazionale" reso da M. Speranza Montecchiani, superiora generale delle Ancelle e da P. Aurelio Pérez, superiore generale dei Fam, i partecipanti all’incontro hanno ascoltato le relazioni di Don Fabio Attard, salesiano, consigliere generale per la pastorale giovanile, di P. Francesco Piloni, ofm, responsabile del servizio orientamento giovani di Assisi e di P. Andrea Arvalli, ofm. responsabile del progetto "Portico francescano".

Don Fabio Attard ha tracciato un dettagliato e prezioso quadro di riferimento della pastorale giovanile a livello internazionale.

P. Pilone ha illustrato il metodo che i Frati minori hanno sperimentato in più di trenta anni la cui idea centrale è "lasciarsi restaurare da Gesù Cristo" tenendo presente il mandato di Gesù a Francesco d’Assisi "ripara la mia Chiesa". Per la Famiglia dell’Amore Misericordioso diventa centrale nella Pastorale vocazionale un cammino di riconciliazione con Dio Padre con attenzione alla formazione e al linguaggio delle nuove generazioni mai perdendo di vista la misura alta della vita cristiana.

Cinquanta ragazzi dai 16 ai 25 anni provenienti dal Veneto, dalle Marche, dalla Puglia, dalla Sicilia, da Roma e da Napoli si sono dati appuntamento dal 27 luglio al 5 agosto a Collevalenza per partecipare ad un Campo-servizi promosso dalla Famiglia dell’Amore Misericordioso.

"Servire con gioia" è stato il tema del Campo-servizi a cui hanno fatto eco le parabole della misericordia. Il Campo-servizi è stato per loro occasione straordinaria per confrontarsi con se stessi e con gli altri.

I giovani hanno prestato servizio al "Centro Speranza per disabili" di Fratta Todina; al Santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza; all’Istituto per anziani Veralli-Cortesi di Todi; alla residenza di Collevalenza delle suore anziane EAM.

In particolare va segnalato un loro pellegrinaggio all’Abbazia di San Faustino di Massa Martana ove hanno potuto vivere un’esperienza di servizio e di accoglienza rivolti alla realtà giovanile e alle sue problematiche di recupero. Giornate intense che sempre ricorderanno questi bravi ragazzi che lasciavano trasparire con la loro esuberante età entusiasmo e disponibilità a crescere e sentire la vita come servizio.

Non sono mancati appuntamenti importanti che hanno vivacizzato e animato le giornate caldissime di questa estate. Ne cito, di seguito, alcuni:

- In primo luogo la notizia della morte di Suor Pietà Puertas, EAM. Una vita esemplare là dove si è trovata, di costante laboriosità e di una umanità grande alla scuola di Madre Speranza. Gli ultimi anni all’ombra del Santuario di Collevalenza dove ha realizzato il Presepio poliscenico. Grazie! Dal cielo continui a pregare per noi.

- D. Luigi Valentini SDFAM ha celebrato a Porto S. Giorgio il 18 luglio i suoi 80 anni di vita e 55 di Ordinazione sacerdotale. Due giorni dopo è venuto pellegrino al Santuario di Collevalenza a ringraziare l’Amore Misericordioso e la Beata Madre Speranza. Lunga vita a te. Auguri!

- Nel Santuario e presso la Casa del Pellegrino dal 30 luglio al 7 agosto un gruppo di Consorelle provenienti dalle diverse comunità ha partecipato a un corso di esercizi spirituali predicato da Mons. Domenico Cancian FAM, Vescovo di Città di Castello.

- L’estate è segnata dalla festa mariana ferragostana dell’Assunta, venerata e celebrata in tantissimi luoghi. Dal 6 al 14 agosto ci siamo preparati alla Solennità con la novena di preghiera dove Padri e Ancelle dell’Amore Misericordioso hanno aiutato a riflettere sul compito materno di Maria fino alla sua missione, che più le sta a cuore, di essere Porta del Cielo.

Il 15 agosto, Solennità dell’Assunzione di Maria in Cielo e anniversario di fondazione dei FAM, alle ore 17,00 con la Concelebrazione presieduta da Mons. Domenico Cancian, insieme ai Confratelli P. Antonio Bocchetta, P. Alessandro Bocchini, P. Quinto Tomassi, Fr. Pietro Dall’Acqua, (P. Vittorio Moroni momentaneamente assente perché operante in Bolivia) e le Consorelle EAM M. Elvira González, M. Susana Gómez, ha ricordato il 50° di vita religiosa. Altri confratelli (P. Pablo Del Prado, P. Giulio Monti, P. Javier Martínez, P. Carlo Andreassi, P. Aurelio Del Prado, Fr. Francisco Valbuena) e consorelle (M. Ana Maria Gómez e M. Coral Matéos) hanno celebrato tale evento nelle loro rispettive comunità religiose.

Ringraziamo il Buon Gesù, insieme alla Beata Madre Speranza, per l’esempio generoso di amore alla Chiesa e alla Famiglia e di servizio quotidiano che questi nostri fratelli e sorelle ci hanno testimoniato e continuano a testimoniare.

- Il 18 agosto, 64 anni fa, Madre Speranza arrivava a Collevalenza 3 giorni dopo aver fondato a Roma la Congregazione dei Figli dell’Amore Misericordioso. Alle ore 17,00 in Santuario Concelebrazione Eucaristica presieduta da Don Luca Castrica, prete novello della Diocesi di Orvieto-Todi. Per ricordare l’evento della venuta di M. Speranza a Collevalenza P. Giovanni Ferrotti FAM ha celebrato i Vespri solenni essendone stato testimone insieme a Suor Esther EAM presente anche lei. Le sue parole erano l’eco di un momento memorabile da cui sarebbe scaturita la storia del Santuario sempre più meta di pellegrinaggi.

- Dal 23 al 27 agosto si è tenuto a Collevalenza un corso di esercizi spirituali per sacerdoti guidato da Mons. Agostino Superbo, Arcivescovo di Potenza. Le riflessioni profonde e concrete sono state incentrate sul tema: "La speranza non delude perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori " (Rm5,5). Vi hanno partecipato alcuni teologi del Seminario internazionale di Spinaceto con il loro formatore P. Ottavio Bianchini.

Nonostante il caldo torrido di questi mesi e le tradizionali vacanze gruppi di pellegrini ,un notevole flusso di famiglie, coppie, singoli, sacerdoti sono venuti al Santuario a cercare refrigerio all’anima e al corpo dove, passando soprattutto per il sacramento della Riconciliazione, è data la grazia di vivere l’esperienza straordinaria dell’Amore Misericordioso.

Da rilevare il giorno 5 di luglio domenica la presenza di un gruppo dell’UNITALSI venuto da Bologna, Ravenna e Imola guidato da Mons. Lorenzo Ghizzoni, Arcivescovo di Ravenna-Cervia, che ha presieduto la S. Messa delle ore 11,30.

Durante il periodo estivo abbiamo accolto famiglie da tutta Italia e anche dall’Estero arrivate per ristorare il corpo e l’anima con l’acqua del Santuario, acqua della misericordia.

Tanto è stato l’impegno dei volontari considerando il periodo in cui ci si avvicenda per le vacanze. Grazie altresì alla disponibilità dei sacerdoti diocesani e FAM ospiti e ai Seminaristi della Comunità di Spinaceto che trascorrono l’estate al Santuario con il loro formatore P. Ottavio Bianchini per favorire l’accoglienza e curare le varie celebrazioni. Colgo l’occasione per esprimere riconoscenza ai sacerdoti che, di passaggio o di soggiorno presso il Santuario, si sono lasciati coinvolgere misericordiosamente dalla nostra attività pastorale.

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ultimo aggiornamento 06 aprile, 2016