Gesù, Fonte di vita, fa’ che gustando di Te, io non abbia altra sete che di Te
Un ulteriore simbolo attribuito all’acqua è quello utilizzato dai Maestri di spirito per parlare della preghiera, che può zampillare e dissetare all’improvviso senza fatica, per puro dono di Dio o come ricompensa ad una lunga, faticosa e perseverante ricerca. Come l’acqua la preghiera è dono e insieme conquista, e poiché non si può improvvisare e necessita di tutta la nostra collaborazione, proveremo a
imparare a pregare alla scuola di Madre SperanzaPREGHIERA AFFETTIVA
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ell’esperienza di Madre Speranza, crescere nella preghiera e avanzare nella vita spirituale equivale a custodire una fede molto viva nell’incredibile amore del Padre per ognuno di noi. Fede da mantenere nella prova delle tribolazioni e soprattutto quando queste sembreranno assurde e saranno prolungate.Il punto fondamentale è che Dio è un Padre buono che cerca i suoi figli con amore instancabile (cfr. El pan 18, 2). Abbandonarsi per fede a questa certezza renderà possibile il cammino.
"Fra tutti i sentimenti, quello che può rimanere più impresso nel cuore e nella mente, al punto da diventarne quasi un’idea fissa, è poter chiamare Dio «Padre» e il ricordo della Passione del buon Gesù per le tenerezze d’amore e il sacrificio con cui ci ha riscattati". (El pan 9,107)
Se Dio ci ama, nessuna difficoltà potrà essere insopportabile. Ma nei momenti di oscurità bisognerà mantenere viva questa fede nell’amore personale del Padre per ciascuno di noi. Un mezzo efficace sarà quello di ricordare la prova che di questo amore ci ha lasciato Gesù con la sua Passione.
Avere il cuore e la mente fissi in Lui, per Madre Speranza significava contemplare l’Amore Misericordioso Crocifisso e dedicare lungo tempo alla meditazione della Passione di Gesù anche attraverso il pio esercizio della "Via crucis".
"Basta uno sguardo alla croce per comprendere il linguaggio di Gesù: è il linguaggio dell’amore che tutti capiamo subito." (El pan 7, 375)
Per proseguire nella preghiera affettiva bisognerà allora mettere al centro Dio, più che i problemi; sforzarsi dolcemente di restare in silenzio alla Sua presenza per farsi avvolgere dal Suo amore, arrendersi a Lui e alla Sua volontà e desiderare di corrispondere al Suo amore grande compiendo in ogni momento il Suo volere, costi quel che costi, per diventare la gioia di Dio e dimostrargli l’amore attraverso l’accettazione di ogni sacrificio.
"Vi sarà di aiuto avere viva fede e piena fiducia nella preghiera, con la certezza che il buon Gesù prega insieme a noi e non si allontana un solo istante dal nostro fianco. Nella preghiera chiedete al buon Gesù che vi aiuti a vivere con pazienza, o meglio, con gioia, i dispiaceri, le preoccupazioni o i soprusi prepotenti, se con tutto ciò vuole purificare le vostre anime".
(El pan 9, 290).Maria Antonietta Sansone
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ultimo aggiornamento
22 giugno, 2016