Il volontariato, come vocazione, è una delle strade per trovare in esso motivo di gioia autentica. In questo Santuario ci devono stare a cuore l’accoglienza dei pellegrini e il conforto di quanti hanno particolarmente bisogno di noi come ci raccomandava con tanta insistenza Madre Speranza. Nel volontariato di gioie ce ne sono e molte. Ne suggerisco alcune tra le più profonde: la gioia della chiamata ad essere e a rendere felici. Il Signore ci chiama perché sperimentiamo che piangere con chi piange, lavorare per chi soffre nel corpo e nell’anima, avere viscere di misericordia, manifestare tenerezza verso i poveri e i deboli ci rendono profondamente felici, ci fanno vivere la verità delle Beatitudini del Regno: "Beati i poveri... Beati i misericordiosi…!".

La gioia e la dinamica della carità domandano gratuità. La carità è dono, "è amore ricevuto e offerto": amore senza limiti, familiare, gioioso, concreto, delicato e appassionato, dettato dal cuore.

Il nostro servizio ai più deboli nasce dall’esperienza del dono ricevuto, dall’esserci sentiti gratuitamente amati da Dio. Questa esperienza ci fa vivere la gioia di dare gratuitamente ciò che gratuitamente abbiamo ricevuto e di sentire che la nostra vita può essere dono per gli altri. La gioia è di scoprire che il povero è il volto del Signore e voltare le spalle al povero significa perdere Dio stesso.

Il nostro servizio non è un compito solo individuale. L’amore è il motore che dinamizza e dà significato all’azione caritativa e sociale. Siamo chiamati a vivere la gioia di sentirci coinvolti nella spiritualità della Famiglia dell’Amore Misericordioso e da essa sollecitati nell’Anno della Misericordia. Come significato ultimo della nostra azione è che il povero si senta amato e redento dall’amore: dare e aiutare l’altro, soprattutto darsi e dare amore. Solo così il dono non umilia, riconosce la dignità della persona sia in chi dà sia in chi riceve.

Dal 7 al 10 luglio si sono tenuti presso il Santuario dell’Amore Misericordioso gli esercizi spirituali per laici. Le riflessioni, guidate dal nostro diacono permanente Roberto Lanza, si sono focalizzate sul tema: "Partì e si incamminò verso suo Padre - Chiamati ad essere figli…con il cuore del Padre" (Lc. 15,20).

Nell’anno del Giubileo si è voluto riflettere sulla nostra vocazione a diventare "padri e madri", ad amare e ad essere misericordiosi come il Padre della parabola del Figlio Prodigo. Si è cercato di comprendere che il nostro cammino spirituale e il nostro viaggio verso la santità non saranno mai completi se non tendiamo ad essere sempre più simili al Padre.

All’incontro, nelle 3 giornate ricche di spiritualità, hanno partecipato circa una quarantina di persone, tra cui appartenenti all’ALAM (Associazione Laici dell’Amore Misericordioso) in rappresentanza dei gruppi di Ravenna, Mantova, Roma-Spinaceto, Traspontina.

Oltre alle meditazioni e ai momenti di riflessione spirituale personale, assai sentiti, ci sono stati momenti liturgici quali le celebrazioni eucaristiche, l’adorazione e la recita delle lodi e dei vespri.

Dal 14 al 16 luglio ha avuto luogo a Collevalenza, presso il Santuario, il Giubileo dei Cursillos di Cristianità, movimento impegnato nella evangelizzazione degli ambienti. "Noi Misericordiae Vultus: Maria via e modello della misericordia di Dio" è stato il tema principale delle tre giornate, titolo anche della relazione di apertura affidata al Vescovo di Tortona Mons. Francesco Vittorio Viola. Un saluto è stato dato all’assemblea anche da Paola Dal Toso, segretaria generale della Consulta  nazionale delle aggregazioni laicali (Cnal), organismo del quale i Cursillos fanno parte. 

Venerdì è intervenuto il teologo Gianfranco Calabrese con due riflessioni: "Annunciare i colori trinitari della Misericordia di Dio: Il progetto d’Amore del Padre" (la prima) e "L’evento pasquale del Figlio incarnato. Il cammino nello Spirito e la chiamata alla comunione divina" (la seconda). A don Gianpaolo Muresu, membro del coordinamento nazionale dei Cursillos, è stata affidata la relazione di sabato: "Avremo la possibilità di vivere un tempo di tranquillità e meditazione". Oltre agli interventi del coordinatore laico del movimento Nino Monaco e dell’animatore spirituale don Giuseppe Alemanno ci sono stati momenti di preghiera e di celebrazione. Il culmine sabato 16 luglio con il passaggio della Porta Santa guidato dal Rettore del Santuario e la Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Benedetto Tuzia Vescovo di Orvieto-Todi.

Dal 30 luglio al 7 agosto si è svolto il Campo-servizio di pastorale giovanile promosso dalla Famiglia dell’Amore Misericordioso presso il Roccolo di Collevalenza. Hanno partecipato 30 ragazzi provenienti da varie regioni d’Italia : Veneto, Umbria, Marche, Sicilia, Puglia. Durante il Campo c’è stata una serie di attività manuali dalla tinteggiatura di infissi alla pulizia dei cortili, al restauro di porte.

In particolare si sono svolti anche servizi ai ragazzi disabili del Centro Speranza di Fratta Todina e attività di volontariato alle vasche del Santuario e agli anziani dell’Istituto Veralli-Cortesi di Todi.

I ragazzi ospiti al Roccolo, oltre ad esperienze di condivisione, hanno partecipato ad attività di catechesi sul tema della Misericordia. Giornate intense che sempre ricorderanno questi bravi giovani che con la loro esuberante età lasciano ben sperare di sentire la vita come servizio.

L’estate è segnata dalla festa mariana ferragostana dell’Assunta, venerata e celebrata in tantissimi luoghi. Dal 6 al 14 agosto ci siamo preparati alla Solennità con la Novena conclusasi con la fiaccolata mariana aux flambeaux.

Il 15 agosto, solennità dell’Assunzione, abbiamo ricordato durante le S. Messe il 65° di fondazione dei FAM: "In questo giorno, disse Madre Speranza, ho visto come Gesù piantava la vigna della Congregazione dei FAM che, crescendo, dava abbondanti frutti" (14-08-1951). P. Aurelio Pèrez ha presieduto la S. Messa delle ore 17,00 nel corso della quale ha emesso i voti perpetui Fr. Paulo Freitas FAM. Ha avuto parole di riconoscenza e profonda gratitudine al Signore per tutti i benefici ricevuti nell’Anno Giubilare, particolarmente per il dono del nuovo consacrato Paulo.

Il 18 agosto ricorreva il 65° dell’arrivo a Collevalenza di Madre Speranza con le Suore e i primi Figli dell’Amore Misericordioso. Tale data è stata resa solenne dalla Concelebrazione, ore 17,00, in Basilica presieduta da P. Aurelio Pérez, Superiore Generale, con diversi sacerdoti; ne è seguita la processione verso la Chiesa della Madonna delle Grazie, ove era avvenuto il primo incontro con il Vescovo della Diocesi e la comunità di Collevalenza. Lungo il percorso la recita del Rosario è stata scandita da brani tratti dal Diario di Madre Speranza.

Alcuni appuntamenti importanti dell’estate:

- Dal 27 giugno al 30 luglio, nel contesto del Giubileo della Misericordia, c’è stato un mese di preparazione ai voti perpetui dei FAM Thiago Lougon, Paulo Freitas, Celestin Mate, al sacerdozio del diacono Nicolas Condori con delle tappe: Collevalenza e Trentino-Alto Adige, Fermo e Matrice. L’obiettivo è stato: fare memoria e verifica della chiamata in una vita comunitaria e del cammino come FAM fino alla soglia dei voti perpetui. Fr. Nicolas Condori riceverà l’Ordinazione presbiterale nella sua terra natale di Bolivia, il 1 ottobre p.v., nella Parrocchia della SS.ma Trinità di Quillacollo. Faranno i Voti perpetui: Fr. Paulo Freitas Lindo il 15 agosto al Santuario di Collevalenza; Fr. Thiago Lougon da Silva il 10 settembre nel Santuario; Fr. Celestin Mate il 18 settembre nella Chiesa parrocchiale di Luizi Calugara in Romania. Dal 17 al 25 luglio, in un clima di silenzio, preghiera e gratitudine, hanno partecipato insieme ad altri confratelli e consorelle ad un corso di Esercizi Spirituali in spagnolo predicato da P. Enrique Arana FAM.

- Dal 29 luglio al 6 agosto un gruppo di consorelle e confratelli provenienti dalle diverse comunità ha partecipato a un corso di Esercizi spirituali predicato dal Superiore della Comunità di Fermo P. Sante Pessot FAM.

– Diversi campo-scuola sono stati organizzati presso il Roccolo cui hanno partecipato numerosi ragazzi da diverse parrocchie d’Italia.

I mesi di luglio-agosto, tradizionalmente legati alla mobilità delle vacanze, hanno visto nel nostro Santuario un notevolissimo afflusso non tanto di gruppi di pellegrini ma di famiglie, anche giovani, mosse da tanta fede e fiducia ma anche da non pochi seri problemi. Possiamo dire - e ne siamo particolarmente lieti - che alla fine dell’esperienza fatta hanno incontrato e conosciuto la tenerezza dell’Amore Misericordioso nel Sacramento del perdono, nell’Eucarestia, nel passaggio della Porta Santa e nell’esperienza del bagno nelle Vasche del Santuario.

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ultimo aggiornamento 06 settembre, 2016