Associazione Laici Amore Misericordioso Federico Antonucci
Laici misericordiosi, umili, responsabili. Per una Chiesa in uscita
Convegno dell’Associazione Laici Amore Misericordioso
L’Associazione Laici Amore Misericordioso ha celebrato quest’anno i venti anni dalla fondazione. Appare quanto mai provvidenziale questa ricorrenza, che cade all’interno del Giubileo della Misericordia. Nei giorni 21-23 ottobre si sono riuniti a Collevalenza, per il consueto Convegno annuale, tutti i membri dell’Associazione che hanno riflettuto sul tema: "Laici misericordiosi, umili, responsabili. Per una Chiesa in uscita".
Laici misericordiosi, umili, responsabili
Nella riflessione, proposta dal Prof. Luigi Alici, è stato delineato il profilo e l’atteggiamento del laico di fronte alle sfide e alle miserie del mondo contemporaneo. Il Prof. Alici ha sottolineato come la misericordia è l’esagerazione infinita dell’amore di Dio, che risponde così alle miserie dell’uomo e che deve spingere ciascuno di noi ad operare, come ci esorta il Papa nella Misericordiae vultus: "Quante situazioni di precarietà e sofferenza sono presenti nel mondo di oggi! Quante ferite sono impresse nella carne di tanti che non hanno più voce perché il loro grido si è affievolito e spento a causa dell’indifferenza dei popoli ricchi. In questo Giubileo ancora di più la Chiesa sarà chiamata a curare queste ferite, a lenirle con l’olio della consolazione, fasciarle con la misericordia e curarle con la solidarietà e l’attenzione dovuta. Non cadiamo nell’indifferenza che umilia, nell’abitudinarietà che anestetizza l’animo e impedisce di scoprire la novità, nel cinismo che distrugge. Apriamo i nostri occhi per guardare le miserie del mondo, le ferite di tanti fratelli e sorelle privati della dignità, e sentiamoci provocati ad ascoltare il loro grido di aiuto. Le nostre mani stringano le loro mani, e tiriamoli a noi perché sentano il calore della nostra presenza, dell’amicizia e della fraternità. Che il loro grido diventi il nostro e insieme possiamo spezzare la barriera di indifferenza che spesso regna sovrana per nascondere l’ipocrisia e l’egoismo"1.
Di fronte alla continua opera di Dio, i cristiani devono recuperare la capacità di lasciarsi sorprendere!
Inoltre, i laici cristiani sono chiamati a saper leggere la storia come profeti. Il profeta infatti è colui che denuncia ma che sa anche vedere il germe di bene sotto un cumulo di macerie. È colui che sa trasfigurare la ferialità e che riesce, quindi, a sublimare anche le piccole cose di cui è intessuta la nostra vita quotidiana. I cristiani, perciò, devono essere profeti di speranza e non di sventura!
Le riflessioni di Alici hanno fatto breccia nel cuore dei partecipanti tant’è che i vari interventi, come pure le testimonianze di alcuni membri dell’Associazione, sono stati particolarmente significativi. Abbiamo ascoltato delle bellissime storie di riconciliazione, di perdono, di solidarietà, ..., che testimoniano il cammino di fede fatto dai Laici dell’Amore Misericordioso in questi venti anni.
Proprio nell’ottica di allargare ancora di più lo sguardo al mondo intero, è stata invitata a partecipare al Convegno anche l’Equipe di Coordinamento Internazionale con i suoi membri provenienti da Italia, Spagna, Brasile e Cile.
Dobbiamo imparare ad uscire dai nostri ambienti protetti e diventare missionari della misericordia. L’Associazione, raggiunti ormai i venti anni, può cominciare a guardare oltre i propri confini e allargare lo sguardo al mondo intero, in modo da portare il messaggio dell’Amore Misericordioso fino agli estremi confini della terra.
È questo l’augurio che facciamo a tutti i Laici dell’Amore Misericordioso, ...e che la Beata Speranza di Gesù li guidi e li protegga.
1 Papa Francesco, Misericordiae vultus, 15
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ultimo aggiornamento
10 novembre, 2016