Attualità di Antonio Colasanto
Collevalenza, Domenica 13 novembre, ore 16
Mons. Benedetto Tuzia ha chiuso la Porta Santa
dell’anno Giubilare nella Diocesi di Orvieto-Todi
Dura sempre, il tempo della Misericordia
Il rito della chiusura della porta santa diocesana presso il Santuario di Collevalenza
D
omenica 13 novembre con la chiusura in Collevalenza della Porta Santa ha avuto termine nella Diocesi di Orvieto-Todi l’anno giubilare della Misericordia voluto da Papa Francesco.Alle ore 16,00 nella Cripta del santuario dell’Amore Misericordioso ha avuto inizio la solenne processione introitale che ha visto sfilare i ministranti, i diaconi, i presbiteri per raggiungere l’altare maggiore della Basilica dove è stata celebrata la Santa Eucaristica presieduta da Mons. Benedetto Tuzia, Vescovo di Orvieto-Todi.
All’omelia il Vescovo ha detto: "Il perdono di Dio è eterno, il tempo della misericordia è sempre. Eterna è la sua misericordia. E questo dono fatto alla Chiesa, di cui tutti ne sentiamo così forte necessità, senza che ce ne rendessimo conto, è servito proprio per farci accorgere di questo. Senza misericordia non si può vivere; senza perdonare ed essere perdonati nessun rapporto avrebbe la possibilità di durare. Senza l’abbraccio di Cristo , che scende e ci incontra in ogni nostro limite, caduta e tradimento, semplicemente non potremmo continuare. Ed allora avvertiamo e manifestiamo una gratitudine sconfinata per la misericordia di Dio sperimentata lungo tutto questo anno.
L’anno giubilare - ha soggiunto il Vescovo - ci ha aiutato a capire cosa significa ricevere e dare misericordia nei fatti e con la vita. E’ servito a scuoterci, a spalancarci finalmente gli occhi su questa fondamentale verità del Vangelo: che solo la carità e la Misericordia sono segni distintivi del cristiano, suo inconfondibile identikit. Alla fine, anche quest’anno è passato, tutto il resto passerà – ha ricordato Mons. Tuzia - e rimarrà soltanto la Misericordia che fluisce attraverso quei famosi 14 canali delle opere di misericordia che dobbiamo impegnarci a non permettere che vengano ostruiti dalla nostra indifferenza e pigrizia".
Dopo l’orazione postcommunio il Vescovo ha detto:
"Fratelli e sorelle,
lodiamo e glorifichiamo il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo
per l’Eucarestia ora celebrata
e per gli straordinari doni ricevuti in questo Anno giubilare.
Invito tutti alla lode:
"diventiamo noi stessi canto di lode.
Riparti da Cristo, tu che hai trovato misericordia …
Riparti da Cristo, Chiesa di Orvieto-Todi.
Canta e cammina".
A questo punto si è intonato l’Inno del Giubileo della Misericordia e si è ordinata la solenne processione che ha portato l’intera assemblea, dietro la Croce, al di fuori della Basilica, passando per la Porta Santa.
Una volta giunti sulla piazza, i fedeli si sono schierati in due parti per permettere poi il passaggio al clero.
Il Vescovo rivolto all’Assemblea:
Fratelli e sorelle,
Chiesa pellegrina nel tempo verso l’eterno,
dopo aver celebrato il Giubileo straordinario della Misericordia,
uniamo ancora le nostre voci a quella di tutta la Chiesa.
Alle voci dei pellegrini
che in gran numero hanno varcato la porta santa.
Resi forti dalla presenza vivificante dello Spirito Consolatore,
camminiamo fiduciosi in questo nuovo tempo di grazia,
lodando e ringraziando il Signore,
colui che era, che è e che viene per portare tutto a compimento".
Tutti pregano per qualche tempo in silenzio.
Il Vescovo:
"Padre Santo, amante della vita e vita delle creature, ricco in misericordia e grande nell’amore, guarda benigno la tua Chiesa di Orvieto-Todi in preghiera, che con animo grato partecipa al rito di chiusura del Giubileo straordinario della Misericordia …
A te, Padre onnipotente, per Cristo nostro Signore, nello Spirito Santo Amore, ogni onore e gloria, nei secoli dei secoli".
Assemblea: Amen.
Il Vescovo si avvia verso la porta santa e, davanti ad essa, proclama:
O chiave di Davide, scettro della casa d’Israele, che apri, e nessuno può chiudere, chiudi, e nessuno può aprire: vieni, libera l’uomo prigioniero, che giace nelle tenebre e nell’ombra di morte.
Il Vescovo in silenzio raggiunge la Porta Santa, si inginocchia sulla soglia e vi sosta in preghiera; quindi si rialza e chiude la porta santa.
Il Vescovo si rivolge allora ai presenti per impartire la solenne benedizione:
Il Signore sia con voi. Assemblea: E con il tuo spirito. Vescovo: Dio, che dalle tenebre vi ha chiamati alla sua luce mirabile, effonda su di voi la sua benedizione. Assemblea: Amen. Vescovo: Dio vi faccia veri discepoli del Cristo Signore, annunziatori della sua verità, testimoni della sua pace. Assemblea: Amen. Vescovo: Come i santi padri, al termine del vostro cammino, possiate trovare con immensa gioia, Cristo, luce dell’eterna gloria. Assemblea: Amen. Vescovo: E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre. Assemblea: Amen. Diacono: Siate misericordiosi come il padre vostro è misericordioso. Andate in pace. Assemblea: Rendiamo grazie a Dio.
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ultimo aggiornamento
20 dicembre, 2016