Un raggio di luce Filtra dai vetri colorati Della chiesa superiore: Limpida, calda e rassicurante L’iride armoniosa Pervade con gioia Gli intimi spazi Fino agli abissi più nascosti In cui giace il sepolcro. "Abbà, Papà mio, misericordia mia, mio tesoro, mia vita, mio amore, mio tutto!" Nell’aria ferma della cripta il silenzio misura i nostri passi che scivolano leggeri verso l’onda pietrificata posta sul fondo. Dove tu sei ancora fra di noi viva, radice nella roccia in una penombra serena di pace, per sempre fissa nell’acqua pura della tua fonte. Nata da seme morto hai spaccato la pietra per ridare la vita a una pianta ora carica di frutto. Un tesoro prezioso protetto con cura nell’intreccio sotterraneo tra colonne portanti e cunicoli serpeggianti nelle viscere, da là sotto irradia tutta l’energia dell’universo. Qui, viandante abbandona con fiducia il tuo cuore al soffio vitale dell’amore e del perdono.
Augusto Finesi |
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ultimo aggiornamento
16 gennaio, 2017