L’UNITALSI di Fano a Collevalenza
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opo quasi 80 anni in cui, come Unitalsi, abbiamo organizzato pellegrinaggi e portato malati pressoché esclusivamente a Lourdes e Loreto, per la prima volta siamo andati a Collevalenza. Siamo arrivati in 160, provenienti dalle Sottosezioni Unitalsi delle Diocesi di Fano e Urbino, con un convoglio di due autobus, una corriera attrezzata, due pulmini per disabili, alcune auto ed un camion per il materiale, ma soprattutto con grande spirito di amicizia, comunione e fratellanza.È stata un’esperienza nuova, importante, impegnativa, che ha dato una scossa al più o meno tranquillo trascorrere della vita di Sottosezione. È stato rinsaldare antichi e nuovi legami di amicizia e collaborazione fra le due Sottosezioni e fra gli stessi appartenenti alle singole Sottosezioni. È stato riaffermare la nostra fede cristiana e la nostra fiducia in Dio e nel Suo Amore Misericordioso che continuamente ed abbondantemente ci viene donato. È stato irrigare con l’acqua del Pozzo voluto da Madre Speranza le nostre radici cristiane perché portino nuova linfa alla Chiesa e nuovi ed abbondanti frutti alla nostra Associazione.
Siamo partiti portando un bagaglio personale di peccati da confessare, di preghiere da recitare, di grazie da implorare. Ma anche un bagaglio collettivo di preoccupazione per la salute di persone a noi care o di chi aveva chiesto la nostra preghiera. Fra i quali il Vescovo di Fano Mons. Trasarti, che doveva partecipare al pellegrinaggio ma che era stato ricoverato in ospedale, i coniugi Maria Pia e Vincenzo, la piccola Chiara, il marito della Presidente di Urbino Maria Luisa… e tanti altri.
Siamo stati a Collevalenza tre giorni, perché il Vangelo ci insegna che tre sono i giorni che Cristo fu nel sepolcro e che precedettero la festa della Pasqua: Il primo giorno (venerdì) per fare penitenza (liturgia penitenziale e via crucis), il secondo giorno (sabato) per purificarci e prepararci (liturgia delle acque, processione mariana), il terzo giorno (domenica) per far festa (Santa Messa).
Ci siamo radunati e siamo stati assieme come una grande famiglia: da ogni paese delle due Diocesi, dai bambini ai nonni, dal personale ai malati, ognuno portando il suo contributo di gioia, di competenza, di aiuto. Una grande famiglia che ha avuto in questi giorni il dono della presenza dall’Arcivescovo di Urbino Mons. Giovanni Tani a cui va il nostro ringraziamento per la guida spirituale e per le meditazioni tenute, e dell’Assistente Ecclesiastico dell’Unitalsi Fano Don Luigi Spallacci per la costanza con cui accompagna e sta vicino agli anziani e ai malati. Un ringraziamento sentito anche al Cardinale Elio Sgreccia, che ha celebrato con noi la Santa Messa domenicale nella cripta dove riposa il corpo della Beata Madre Speranza.
Abbiamo sentito le parole di Madre Speranza nelle toccanti esperienze personali di Marina (che ci ha edotto sulla vita e sulle opere di Madre Speranza, ma soprattutto sulla sua spiritualità e di come l’incontro con tale esperienza abbia cambiato la sua vita) e del Prof. Pietro (che ha raccontato con dovizia di particolari i suoi anni a fianco della Madre)
Abbiamo visto la mano di Madre Speranza nella grande disponibilità del Rettore del Santuario, Padre Ireneo, che ci ha dato anche utili consigli e (poiché non presente in quei giorni) validi sacerdoti per sostituirlo.
Abbiamo capito il pensiero di Madre Speranza nelle Ancelle dell’Amore Misericordioso (che gestiscono) e in Suor Mediatrice (che dirige) la Casa del Pellegrino (immensa, pulita, ordinata, multimediale e con l’aria condizionata… che di questi tempi di canicola non è poco!!!!) a cui abbiamo creato mille problemi e fatto mille richieste: tutto risolto, tutto esaudito… una grande e precisa organizzazione con un cuore ancora più grande.
Piergiuseppe Manenti
Presiedente UNITALSI Fano
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ultimo aggiornamento
08 settembre, 2017