Verso una cultura della misericordia
Donatella Pagliacci
La famiglia come luogo di testimonianza della Misericordia
La vicenda affettiva di due esseri umani che decidono di costruire, insieme a Cristo e alla chiesa, un progetto di vita mettendo in comune le loro storie e i loro sogni impegna ed occupa per intero la vita di ciascuno dei due. Quando due persone si amano in questo modo, il loro amore non conosce limiti l’investimento affettivo sotteso è totale e totalizzante. La famiglia cristiana nasce e si costruisce su un progetto d’amore che, pur vivendo nel tempo e nello spazio attuali, tiene sempre lo sguardo rivolto verso l’alto con questo impegno: prendersi cura del legame d’amore che unisce senza soffocare e fecondare i semi di bene presenti in ciascun membro del nucleo familiare. Donazione e rispetto, fiducia e impegno, coraggio e tenerezza queste sono alcune delle qualità necessarie per far nascere, crescere e mantenere il vincolo familiare. Di fronte alle molte sfide del tempo presente dobbiamo riconquistare uno sguardo sulla famiglia e sul suo essere luogo della misericordia, ossia luogo di accoglienza e di ascolto, di comprensione e aiuto reciproco, di fiducia e rispetto, di amore e condivisione, di comunione e di intimità. Il vigore e la bellezza della famiglia si scoprono proprio attraverso il nesso inscindibile che lega la famiglia al Vangelo e il Vangelo alla famiglia. L’esperienza di vita familiare richiede, infatti, cura e coraggio, due attitudini che hanno bisogno del respiro alto della speranza. Dobbiamo imparare ad abbandonare la via effimera e superficiale del tutto e subito, che conduce a scelte impulsive e immature, perché l’amore, come tutte le cose che contano davvero, ha bisogno di tempo per potersi realizzare e distendersi come l’attenzione vicendevole e il reciproco rispetto. Questi elementi sono essenziali per fortificare un legame che si rinsalda mediante la fedeltà e la pazienza. La solidarietà con cui la famiglia cresce si traduce nell’esperienza pratica della gratuità, cioè di uno stile e di un modo di essere e di pensare l’altro/a nel segno dell’accoglienza e dell’ascolto profondo. Spendersi per l’altro, donarsi, affinché possa realizzare il proprio bene, scoprire ogni giorno il mistero e la bellezza celati in ogni sguardo sono questi i motivi ispiratori che sostengono e aiutano ancora oggi molti giovani donne e uomini ad incontrarsi e a progettare in nome di Cristo e con Cristo, presente nello Spirito, il loro futuro insieme. Lasciare spazio all’altro, al progetto di vita che egli è ed ha vuol dire condividere con Cristo l’amore per la Chiesa e proseguire, nonostante i limiti di ciascuno, nell’azione di fiducia che il Padre ha espresso nel Figlio, vuol dire scoprirsi fragili ma eredi di un Amore che non conosce tramonto e che si arricchisce ogni giorno della speranza di essere uniti sempre con la Sorgente dell’Amore.
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ultimo aggiornamento
26 ottobre, 2017