Gesù, Fonte di vita, fa’ che gustando di Te, io non abbia altra sete che di Te

Un ulteriore simbolo attribuito all’acqua è quello utilizzato dai Maestri di spirito per parlare della preghiera, che può zampillare e dissetare all’improvviso senza fatica, per puro dono di Dio o come ricompensa ad una lunga, faticosa e perseverante ricerca. Come l’acqua la preghiera è dono e insieme conquista, e poiché non si può improvvisare e necessita di tutta la nostra collaborazione, proveremo a imparare a pregare alla scuola di Madre Speranza

PREGHIERA DI UNIONE

Abbiamo imparato che preghiera di unione è sapersi allontanare dalla superficialità e dal rumore e scegliere il silenzio per poter incontrare Dio nel profondo di sé, in accordo con quanto dice la Scrittura "Se uno mi ama… il Padre mio lo amerà, e noi verremo a lui e porremo la nostra dimora in lui". (Gv 14,23)

Abbiamo imparato che la preghiera, per crescere e diventare sempre più vera, richiede la conversione quotidiana della vita. Ecco, quindi, come Madre Speranza ammonisce quanti sono arrivati a questo punto del cammino, perché non si illudano di non dover trovare più ostacoli, né si scoraggino o si scandalizzino delle nuove difficoltà.

"Quando Dio desidera purificare maggiormente un’anima per elevarla alle altezze della contemplazione, permette che subisca tentazioni terribili. La tentazione è una scuola di umiltà e di sfiducia in noi stessi; ci fa prendere coscienza della nostra debolezza e sperimentare che da soli non possiamo nulla. Avvertiamo più profondamente la necessità della grazia e la chiediamo con molta più fede. Comprendiamo meglio la necessità di mortificare l’attrattiva del piacere, causa delle tentazioni, e con minore sforzo facciamo penitenza per affievolire la violenza della concupiscenza. La tentazione è una scuola di amore a Dio, poiché, per resistere con maggiore certezza di vittoria, ci abbandoniamo nelle braccia del Signore, cercando in Lui forza e protezione e lo ringraziamo per i doni ricevuti. Ci comportiamo con Lui come figli affettuosi, che nelle difficoltà e necessità ricorrono al più buono dei papà."(El pan 9,254-55)

Chi ha sperimentato un anticipo di beatitudine potrebbe illudersi ingenuamente come Pietro durante la Trasfigurazione di Gesù, di aver raggiunto la meta. Ma è ancora necessaria una purificazione profonda, che avverrà anche passivamente attraverso le comuni prove della vita e attraverso quelle del cattivo spirito. Questi non si stanca mai e, interessato a fermare un’anima che col suo progresso può far molto bene a se stessa e a tanti altri, cercherà con tutte le forze di ingannarla e farle scegliere una via diversa. "La tentazione è molto utile e per questo Dio la permette. Quanto più noi restiamo uniti a Lui, con maggiore compiacenza Egli permette che siamo tentati. In ogni tentazione il demonio diventa debole con l’anima forte e molto forte con quella debole. Nella tentazione, per non offendere Dio, dobbiamo pregare e pregare molto, perché se abbiamo Dio dalla nostra parte Egli ci renderà invincibili. Dobbiamo però pregare soprattutto nei momenti di calma perché quando la tentazione ci assalirà, potremo vincerla più facilmente con una breve elevazione del cuore a Dio"(El pan 9, 256-57)

Maria Antonietta Sansone

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ultimo aggiornamento 10 febbraio, 2018