pastorale familiare

Marina Berardi

Un passo dopo l’altro con Te

"Una vita di coppia come tante, una fede molto tiepida e poi la prova della malattia… Proprio questa croce, però, ha permesso a Francesca e Alexander di rivolgersi a Dio come unico e vero baluardo della loro vita, e Lui ha portato pace e serenità in tutto il cammino della malattia conclusasi con la vera nascita "al cielo" di Francesca. Da allora Alexander non ha mai smesso di testimoniare la loro storia, per condividere la speranza, l’amore e la forza che si apprendono nel dolore e che sono in grado di abbattere la paura per quel mistero che è la morte, che non è la fine di nulla, ma l’inizio di tutto".

È quanto si legge in quarta di copertina di quel libro tanto desiderato e scritto di getto da Alexander1 (Alessandro per gli amici), non appena Francesca è mancata. È una storia di vita che ho già raccontato alcuni anni fa, proprio in questa rubrica2, e che per una speciale provvidenza si è intrecciata con altre intense e meravigliose esistenze come quella di Roberto e Roberta e di Santa e Andrea3, da cui è nato un nuovo cammino per Roberto e Gabriella4, "nulla è impossibile a Dio" (Lc 1,37). Dall’amore nasce amore e l’amore si contagia!

Alessandro ha fortemente voluto diffondere la storia della loro vita di coppia, certo che Francesca, anche dal Cielo, continuerà ad evangelizzare e a fare del bene a quanti avranno il dono di "incontrarla". In effetti, non è stato facile per Alessandro trovare un editore disponibile a pubblicare e diffondere il libro, tanto che, in questi anni, diverse volte mi sono ritrovata a pensare che se i loro passi avessero portato a macabri scenari di cronaca nera la loro vita sarebbe stata minuziosamente scandagliata, vivisezionata, come avviene in quelle morbose e – purtroppo! – seguitissime trasmissioni rosso sangue.

Anche in questa storia c’è un filo rosso ma è quello tracciato dall’Amore con la "A" maiuscola, che non uccide ma abbraccia, rimane, dona e salva. Non dobbiamo mai stancarci, come ci suggerisce Papa Francesco, di parlare dei "santi della porta accanto"5, di quelli che non fanno rumore e non finiscono sui giornali solo perché la loro vita ordinaria non ha nulla a che fare con l’apparenza e il sensazionalismo imperanti, che obbligano a parlare di storie gonfiate e forti per assicurarsi gli ascolti.

Vi propongo uno stralcio della prefazione che lo stesso Alessandro mi ha chiesto di scrivere.

"La vita è fatta di incontri e ci sono degli incontri che ti toccano e ti cambiano la vita. […]

Queste righe, promesse ad Alexander, non vogliono presentare solo un libro sgorgato dal suo cuore ma il viaggio della Vita, attraverso l’ultimo "Sì" al­l’Amore pronunciato da Francesca Letizia, ma anche da lui. Un sì al quale, in particolare lei, si è preparata giorno dopo giorno, accettando la fatica di un cammino che la invitava a percorrere con Gesù la salita del Golgota, quando umanamente i medici non avevano più mezzi.

L’incontro con Francesca Letizia aprirà il lettore allo stupore nel vedere come lei, fino all’ultimo, continuerà a donare largamente e con gratuità i suoi ultimi spiccioli, ad intessere relazioni capaci di nutrire e scaldare il cuore. Lungo il viaggio della nostra esistenza, in fondo, andiamo sempre incontro a qualcuno, a qualcosa, passo dopo passo, secondo quel passo possibile di ogni oggi che ci avvicina alla meta: il Paradiso.

La storia di questa coppia ci ricorda che non siamo viaggiatori solitari ma uomini e donne in cammino, segno di un Dio, Padre buono e tenera Madre, che ci ha disegnati a sua immagine. Alexander non sarebbe stato ciò che oggi è senza Francesca Letizia, senza il significativo tratto di strada percorso insieme, sia pur breve: un passo dopo l’altrocon Te. È quanto ripeterebbe anche lei a lui.

Ci lasciamo idealmente prendere per mano da loro che ci introducono non solo nella loro storia ma nell’intimità della loro casa. Alexander ci apre la porta del cuore, partecipandoci dolori, speranze, delusioni, paure, l’andare e il tornare sui propri passi, un cercare la volontà di Dio che, nella fede, si fa abbandono.

Una testimonianza non si giudica ma la si accoglie come storia di vita, al tempo fragile e sacra, segno del passaggio e della presenza di Dio.

L’autore, che è tutt’altro che uno scrittore, ha una sola referenza che lo rende unico e speciale: è il marito di Francesca Letizia e lo è rimasto soprattutto ai piedi della croce, così come si erano detti: "Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita".

Entrambi hanno onorato il Signore e il loro amore: Francesca Letizia nel vivere la malattia e il dono di sé per la Gloria a Dio, Alexander nel custodire quel fragile corpo che rimandava ad altro e, oggi, nel narrare sua moglie. Raccontare Francesca Letizia è far conoscere la Gloria di Dio.

Ogni vita può diventare una pagina di Vangelo vivente perché, nel progetto di Dio, ogni vita è una sua Parola per il mondo. […]

A Collevalenza, sul muro di quelle Piscine in cui Francesca Letizia si è immersa, è scolpita una frase di Madre Speranza: "Ti ringrazio, Signore, perché mi hai dato un cuore per amare e un corpo per soffrire". Pensai a questa frase quando vidi Alexander baciare per l’ultima volta Francesca Letizia, chinato su quel corpo consumato dalla sofferenza: lui non stava baciando un corpo sfigurato dalla malattia, bensì un cuore trasfigurato dall’Amore!

Questo libro ci insegna ad entrare nelle profondità del dolore, ma con uno sguardo di speranza. Il dolore fa parte della vita e tutti, prima o poi, siamo chiamati ad attraversarlo. In fondo, solo chi sa assumere il proprio dolore saprà poi guardare negli occhi quello dell’altro per prenderlo su di sé.

Ricordo come se fosse ora una pellegrina, incontrata accanto ai confessionali, che mi disse: "Credi che queste stampelle siano il dolore più grande? No. Il dolore più grande è che tanta gente quando ha saputo che ero malata se n’è andata". È vero, è un’esperienza di molti. Vorrei però dire che, generalmente, non lo si fa per cattiveria ma piuttosto per paura, perché il dolore dell’altro è lì a ricordarmi che potrebbe diventare il mio. Eppure non c’è solo questo".

Questa storia, intrecciandosi con altre storie di vita ce lo testimonia.

"Francesca Letizia è una perla che ha arricchito di umanità il nostro tempo.

Questo libro la rende ancora nostra compagna di viaggio, anche per chi non l’avesse conosciuta personalmente; ricalcare le sue orme vuol dire avvicinarsi a Gesù. Lei e Alexander hanno saputo alzare lo sguardo "alle altezze del Cielo" e hanno creduto che "la meta del nostro cammino è il Padre", come ha ricordato Papa Francesco in Piazza San Pietro, all’indomani della beatificazione di Madre Speranza.

L’amore genera amore, si dilata, si propaga e aumenta. La luce dell’Amore apre i nostri occhi, la luce vera non si spegne mai e ci spinge oltre. L’Amore è eterno ed è una fiamma destinata a brillare per sempre.

Non ci rimane che ringraziare tutti coloro che credendo in questa Parola ci hanno lasciato un esempio ed augurare ad ogni coppia cristiana un fecondo cammino di santità sulle orme del Maestro che invita a non vivere per se stessi ma per Lui, per la Sua gloria, facendosi servi gli uni degli altri.

L’augurio di Madre Speranza accompagni ogni lettore: "Figli, a farvi santi! Figli, siate luce!".


1 CAMOLETTO A.T., Un passo dopo l’altro con Te, Edizioni Segno (UD), 2018.

2 Creati per la Gloria di Dio, Rivista L’Amore Misericordioso, maggio 2014.

3 L’ultimo chiodo… è l’Amore, Ibidem, settembre 2013.
   Luci di Speranza, Ibidem, settembre 2014.

4 Le strade dell’educare: Via del Servire, Ibidem, giugno 2015.

5 PAPA FRANCESCO, Esortazione Apostolica Gaudete et Exultate, n. 6-9

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ultimo aggiornamento 29 ottobre, 2018