Il 22 ottobre abbiamo ricordato con tanta gioia e venerazione nel Santuario dell’Amore Misericordioso la memoria del Papa S. Giovanni Paolo II. Una delle cronache del 1981 ricorda in questi termini la sua venuta al Santuario: "L’attentato a Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro, il 13 maggio 1981, e il superamento miracoloso di quel pericolo mortale, imponevano – per lui stesso e per la Chiesa – un atto pubblico di ringraziamento all’Amore Misericordioso del Signore: e quale luogo più opportuno del Santuario di Collevalenza?

E l’evento si compì la domenica 22 novembre 1981, solennità liturgica di Cristo Re. Per il convalescente Giovanni Paolo II si trattò della sua prima uscita da Roma dopo il suddetto attentato; per l’anziana Madre Speranza invece si trattò senza alcun dubbio del giorno più lungo e più bello di tutta la sua vita.

Il Papa giunse in elicottero sul piazzale del Santuario verso le 9 del mattino e ripartì in auto per Todi verso le 3 del pomeriggio: furono pertanto una manciata di ore, ma intensissime e stracolme di commozione per tutti quelli di Casa e per le oltre ventimila persone che erano accorse alla notizia. Ed ecco in rapida successione: l’arrivo, il saluto alle autorità, la preghiera davanti al Crocifisso, il discorso alla Famiglia Religiosa, l’ossequio a Madre Speranza, l’esortazione agli ammalati, la Santa Messa sulla Piazza, l’Angelus e il pranzo finale...

Nel corso dei suoi vari interventi, Giovanni Paolo II definì il Santuario di Collevalenza come un’opera insigne e provvidenziale e come un centro eletto di spiritualità e di pietà; spiegò che con questo pellegrinaggio egli intendeva ripresentare idealmente l’Enciclica "Dives in misericordia" ad un anno esatto dalla sua pubblicazione, e desiderava gridare con forza il suo grazie al Signore per essere scampato alla morte; esortò l’intera Famiglia Religiosa, raccolta attorno alla Madre Fondatrice, a perseverare nella sua specifica missione ecclesiale; e invocò più volte l’Amore Misericordioso del Signore, perché si mostrasse infinitamente più potente di ogni male che è nell’uomo e nel mondo contemporaneo.

E nei confronti della persona di Madre Speranza, egli ebbe gesti di venerazione così profonda e affettuosa, che furono più eloquenti di mille parole: più volte infatti si chinò benevolmente su di lei e la baciò sulla fronte.

Da parte sua, il Superiore generale dei Figli dell’AM, Padre Gino Capponi, gli chiese a nome di tutti che, a perenne ricordo di un giorno così memorando, il Santuario venisse insignito con il titolo onorifico di Basilica minore". Grazia immediatamente concessa dal Papa il 17 aprile 1982.

Dal 3 al 28 ottobre 2018, si è svolta la XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi su "I giovani, la fede e il discernimento vocazionale". Al Santuario dell’Amore Misericordioso l’abbiamo seguito con tanto interesse e trepidazione il Sinodo, elevando preghiere e suppliche al Buon Dio per il suo buon esito. Papa Francesco ha cominciato l’apertura del Sinodo con un "grazie", rivolto a tutti coloro che lo hanno preparato. Un grazie sentito e commosso rivolto anche, con un "caloroso benvenuto", ai due Vescovi cinesi presenti.

"Che lo Spirito ci dia la grazia di essere Padri sinodali unti col dono dei sogni e della speranza, perché possiamo, a nostra volta, ungere i nostri giovani col dono della profezia e della visione...". Il Papa ha iniziato, con questo auspicio, l’omelia della S. Messa di apertura del Sinodo la mattina del 3 ottobre in piazza San Pietro, alla presenza dei 267 padri sinodali.

"Vale la pena di avere la Chiesa come madre, come maestra, come casa, come famiglia, capace, nonostante le debolezze umane e le difficoltà, di brillare e trasmettere l’intramontabile messaggio di Cristo...". Sono state le parole rivolte dal Pontefice ai giovani, non solo quelli presenti in Aula, ma anche quelli collegati via Internet nei cinque continenti.

Una professione di fede insieme al Papa, davanti alla tomba di San Pietro, ha conclusola la giornata del 25 ottobre con un breve pellegrinaggio dei padri sinodali e dei giovani, impegnati nell’assemblea giunta ormai alla sua fase conclusiva dopo tre settimane di lavori. Preghiera e riflessione hanno segnato il cammino dei "singolari" pellegrini che all’arrivo nella Basilica vaticana hanno trovato ad attenderli il Papa. Ascoltare, farsi prossimi e testimoniare: i tre passi del cammino della fede sono stati il centro dell’omelia di Papa Francesco alla Messa, celebrata la Domenica mattina del 28 ottobre a S. Pietro. "Dio è giovane e ama i giovani": ha ricordato alla fine del Sinodo.

Dal 12 al 17 ottobre, a Collevalenza, presso il Santuario dell’Amore Misericordioso, si è tenuto il VII convegno mondiale di Radio Maria. Al Convegno hanno partecipato il Director Advisor Padre Livio Fanzaga, il Presidente della Famiglia mondiale di Radio Maria Vittorio Viccardi, il Presidente storico di Radio Maria Emanuele Ferrario e i Direttori delle 72 Radio Maria nel mondo e delle 19 stazioni radiofoniche in lingua locale, che sono tutti Sacerdoti della Chiesa cattolica. Sono 20.000 i volontari di Radio Maria al servizio di 30 milioni di ascoltatori nel mondo.

A guidare i lavori Padre Livio, instancabile promotore di questa impegnativa iniziativa. Intervistato in un momento di pausa dei lavori, nella quiete della hall della Casa del Pellegrino, Padre Livio, alla domanda: perché proprio qui a Collevalenza?, ha risposto: "Innanzitutto perché questo è un luogo meraviglioso, ideale per la riflessione spirituale. Un altro motivo è logistico: qui vi sono strutture, spazi e servizi di ospitalità di grande livello ed efficienza, capaci di far sentire tutti a casa propria".

Ogni giorno ci sono stati collegamenti in diretta dal Santuario. Martedì 16 ottobre, alle ore 21.15, il Coro "Madre Speranza" diretto dal Maestro Marco Venturi, ha offerto un concerto mariano a tutti i convegnisti, al pubblico presente e a quanti si sono sintonizzati sulle frequenze di Radio Maria. Il concerto nella basilica del Santuario dell’Amore Misericordioso ha salutato la conclusione del convegno internazionale di Radio Maria, appuntamento con cadenza triennale giunto alla sua settima edizione, sei delle quali tenutesi sempre a Collevalenza.

L’abbraccio delle Radio Maria del mondo a Papa Francesco si è consumato mercoledì mattina, 17 ottobre, in Piazza San Pietro. Nell’udienza generale erano presenti 85 delegazioni in rappresentanza di 72 nazioni: oltre trecento tra direttori e volontari che hanno voluto ribadire il proprio amore e la propria fedeltà alla Chiesa. L’incontro con il Santo Padre è servito a suggellare il convegno.

Si è celebrata a Collevalenza nei giorni 22-26 scorso, la XIX Assemblea SDFAM e Delegazione FAM d’Italia, avente per tema "Da ricco che era, si è fatto povero per farci ricchi con la sua povertà". Le giornate sono state articolate da momenti di preghiera e di riflessione, insieme a momenti di dialogo e condivisione sul tema proposto nella giornata. Toccante la riflessione proposta da P. Massimo Reschiglian OFM, "Ci ha fatti ricchi con la sua povertà", seguire Gesù povero oggi, insieme alla seconda riflessione su "il voto di povertà, secondo la testimonianza di Madre Speranza e le Costituzioni" di Fr. Alessandro di Gerio FAM. La giornata si è conclusa con la visita al cimitero e la recita del Santo Rosario ricordando i defunti della nostra Famiglia. Particolarmente intensa la seconda giornata e ricco il dialogo alla luce delle riflessioni proposte da D. Angelo Spilla e da D. Ciro Galisi SDFAM, sullo spirito e l’oggetto giuridico del voto di povertà dei SDFAM secondo lo statuto ed anche la povertà personale nella sua dimensione "comunitaria a servizio della Chiesa povera per e tra i poveri". La giornata si è conclusa con i vespri insieme alle EAM a Fratta Todina e con la cena in famiglia.

Il terzo giorno è stato dedicato alle testimonianze di D. Beniamino Nuzzo e D. Giuseppe Alessi SDFAM, sulla povertà come condivisione e senso di appartenenza alla Diocesi e alla Congregazione e le povertà di oggi nell’esperienza con i carcerati. L’assemblea pomeridiana conclusiva è servita per dare qualche spunto per la programmazione futura in vista del prossimo Capitolo Generale. Durante la celebrazione Eucaristica si sono ricordati in particolare i 25° di ordinazione sacerdotale di D. Nino Pennisi SDFAM e D. Piergiorgio Belloni, novizio SDFAM.

Nel mese di ottobre, si è registrato un numero elevatissimo di presenze. Il Santuario dell’Amore Misericordioso sta diventando un punto di riferimento sempre più rilevante in Umbria, in Italia e nel mondo come meta di pellegrinaggi per il forte richiamo del messaggio dell’Amore Misericordioso. L’Opera di M. Speranza invita sempre più a sostare qui per celebrare la Misericordia, per contemplare il Crocifisso e cantare il Suo Amore perenne. Vedere tanti gruppi da varie parti d’Italia, famiglie con i loro malati che per la prima volta vengono a trascorrere una giornata intera o un fine settimana, sono motivo di gioia e di gratitudine al Signore. Suggestiva la presenza di molti giovani e di coppie giovani.

Da Jesi, sabato 27 ottobre, tra i tantissimi pellegrini, è venuto un gruppo di 55 persone organizzato da Sandro Marinelli con il Vescovo Mons. Gerardo Rocconi, che ha presieduto la S. Messa del Pellegrino, incoraggiando tutti col lieto messaggio dell’Amore Misericordioso e la figura straordinaria della Beata Speranza di Gesù. In questa stessa giornata è da rilevare anche il gruppo di pellegrini dell’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento della Basilica di S. Pietro con la singolare presenza della signora Gianfranca, sorella di S. Em.za il Cardinal Angelo Comastri, Arciprete di San Pietro. D’altra parte nemmeno possiamo passare sotto silenzio in questa giornata i gruppi: Associazione Campo delle Stelle (Malati e volontari) fondato da Cau Michela di Bergamo/Milano e l’UNITALSI di Ancona.

Dal 29 al 31 ottobre, la Comunità FAM-SDFAM ha avuto la visita canonica del Superiore generale, P. Aurelio Pérez. Il 31 ottobre, alle ore 17,00, si è ricordata la lieta ricorrenza del 53° Anniversario della Dedicazione della Basilica con una Solenne Celebrazione Eucaristica, presieduta dal Superiore generale con la partecipazione delle nostre Consorelle e dei pellegrini. "Che questo Santuario voluto da Dio tramite Madre Speranza irradi sempre più nel mondo il messaggio dell’Amore Misericordioso": è stato l’augurio di P. Aurelio Pérez durante l’omelia.

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ultimo aggiornamento 16 novembre, 2018